venerdì 14 giugno 2024

[Recensione] "A Lie for a Lie" di Jane Buckingham

Sono a casa da lavorare, ma sto andando più in giro adesso di quanto abbia fatto negli ultimi nove mesi e sto patendo più ansia adesso di quanto abbia fatto negli ultimi anni.
 
 
Grazie a NetGalley e alla Greenleaf Book Group Press per la copia digitale in anteprima.


Titolo: A Lie for a Lie
Autrice: Jane Buckingham
Data di uscita: 18 giugno 2024
Pagine: 256 (Kindle Edition)
Editore: Greenleaf Book Group Press
Link Amazon: https://amzn.to/3UmlGHM

Trama [tradotta da me]: Il tuo ragazzo ti tradisce? Un bullo crea il caos? Un compagno di classe copia? Non ti arrabbiare. Ottieni @Vendetta. Alla Milford High, se hai un problema, scrivi a @Vendetta e chi c'è dietro l'account si occuperà della cosa con una imbarazzante e pubblica punizione. Ma quando la stella del basketball della scuola cade vittima di un pericoloso scherzo orchestrato da Vendetta, le conseguenze sono quasi fatali.

Sabrina Richards, ambiziosa studentessa della Milford all'ultimo anno e complice inconsapevole in questo gioco letale, deve svelare il mistero riguardante la vera identità di Vendetta. Con il proprio futuro in bilico, Sabrina si imbarca in una ricerca senza sosta per svelare la mente dietro a questi scherzi pericolosi. Scavando a fondo nei segreti e nelle bugie che circondano Vendetta, Sabrina scopre che persino i suoi alleati più vicini potrebbero nascondere sinistre verità. E mentre Sabrina diventa sempre più vicina all'esporre il colpevole dietro Vendetta e il tentato omicidio, si accorgerà presto che anche la sua vita è sul filo del rasoio.

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CONTENT WARNING: attacchi di panico, bullismo, vendetta, ricatto, tentato omicidio.


Immaginatevi una storia un po' alla Pretty Little Liars - segreti, ricatti, cellulari che suonano tutti contemporaneamente quando viene postato qualcosa... l'autrice stessa nelle note finali dice di essere ispirata alla famosa serie televisiva. 


Sabrina Richards attende con impazienza di sapere se è stata ammessa ad Harvard oppure no - Harvard era il college dei sogni di sua madre, che Sabrina ha purtroppo perso sette anni fa, e da allora ha studiato sodo e si è impegnata all'inverosimile per essere ammessa e coronare quindi quel sogno per entrambe. Pertanto non sono mai esistite feste o uscite, attività che fossero puro divertimento e che quindi non servissero a fare bella figura sulla domanda di ammissione - lei e la sua migliore amica Emily, specialmente da quando Brooke le ha mollate all'inizio delle superiori dopo essersi messa con il ragazzo più popolare del loro anno e ora della loro scuola, sono sempre state sole contro tutti. 

Ma poco dopo aver assistito ad uno scherzo di Vendetta ai danni di una delle coppie più famose del loro anno, Sabrina riceve la notizia che la sua domanda di ammissione anticipata è stata respinta - a cosa sono servite tutte quelle ore di studio ed impegno, la sua mania di controllo e gli attacchi di panico da quando è morta sua madre per poi fallire in questo modo, non essere brava a sufficienza e deludere quindi se stessa, suo padre, ma soprattutto sua madre?

La beffa arriva quando per caso scopre per puro caso e oltretutto da altre persone che invece Emily è stata ammessa - Emily, che sapeva che Harvard era la scuola dei suoi sogni e che le aveva detto che non le interessava e che non avrebbe fatto domande per lo stesso college perché Harvard era di Sabrina. Quindi perché non godersi finalmente l'adolescenza perduta e andare ad una festa e ubriacarsi? Perché non dire finalmente a Brooke e Finn cosa pensa veramente di loro? Perché non svegliarsi la mattina dopo e scoprire di aver fatto qualcosa di terribile? Perché non rendersi conto di aver scritto a Vendetta e di aver quindi appena rovinato la vita a qualcuno?

E la vendetta viene quindi servita su un piatto d'argento, peccato che ora Vendetta ha in mano la vita di Sabrina - e i suoi segreti e le sue bugie. Pertanto Sabrina non può rifiutarsi quando Vendetta le chiede solo un "piccolo favore" in cambio del silenzio su ciò che ha fatto per lei - peccato che questo favore si riveli essere quasi fatale per qualcun altro e che ora la posta in gioco sia molto più alta. 


Gli è mancato forse un po' di mordente per coinvolgermi davvero a fondo e tenermi sulle spine perché, sebbene l'account di Vendetta nasca come forse un atto di giustizia sociale, si trasforma poi in qualcosa di sempre più personale e pericoloso e avrei voluto vedere quindi più escalation - ma resta comunque un buon thriller young adult. 

Sabrina è un personaggio che forse un po' insopportabile man mano che si va avanti con la lettura perché il lettore si rende conto di quanto sia egocentrica, concentrata su stessa e sui propri bisogni e su quello che vuole lei, mettendo se stessa su un piedistallo pensando di essere la migliore e la più intelligente, giudicando sempre tutti gli altri e incasellandoli negli stereotipi che gli affibbia e che poi non gli leva più di dosso. Ma Sabrina è anche un personaggio che si può capire - ha perso la mamma troppo giovane e da allora, per non soffrire, si è rinchiusa nella sua bolla composta da lei e da Emily (e una volta anche da Brooke) e rifiutandosi di far entrare qualcun altro. Ha quindi un bisogno estremo di controllare sempre tutto, non ama i cambiamenti e soffre spesso di attacchi di panico. 

Non è cattiva - qui in fondo nessuno lo è davvero - pertanto la decisione di svelare chi sia Vendetta non è solo una questione di salvarsi la faccia, ma anche genuino senso di colpa per ciò che le sue azioni, la sua rabbia, la sua invidia e la sua frustrazione hanno causato. 

Non ci sono scene al cardiopalma, non ci sono capitoli che finiscono con un cliffhanger, non ci sono momenti di forte tensione salvo nel confronto finale, ma riesce comunque ad intrattenere e a mantenere viva la curiosità del lettore. 

I personaggi presentati e coinvolti nella storia non sono tanti - data anche la bolla in cui Sabrina vive - pertanto da una parte ci si può anche immaginare che Vendetta possa essere una delle persone con cui lei interagisce e non un completo sconosciuto qualsiasi che salti fuori dal nulla. Se da una parte forse il numero esiguo di sospettati può non piacere e portare a pensare che la soluzione sia troppo facile, penso che pure l'altra opzione non sia stellare. E quindi, sebbene i sospettati non siano tanti, con il fatto che la faccenda ci mette parecchio a mettersi in moto, nessuno risalta più di qualcun altro e per tre quarti buoni del libro non sapevo su chi puntare il dito. Poi un indizio qui, una conversazione lì e mi sono detta: ma vuoi vedere che alla fine Vendetta è...

E ci ho preso. 

Sabrina invece ha dovuto sbatterci la faccia, ma credo sia anche comprensibile viste le circostanze e credibile viste le premesse della storia e i caratteri delle persone coinvolte. L'identità di Vendetta mi ha in parte sorpresa perché ho trovato le motivazioni dietro alla scelta dell'autrice per questo personaggio ben costruite, ma posso dire che però non mi ha neanche colpita come un calcio nello stomaco come mi sarei aspettata?

A Lie for a Lie è un romanzo che dipinge degli adolescenti normalissimi, alle prese con famiglie più o meno allargate, genitori che hanno scelto di abbandonare la famiglia e altri che invece non hanno avuto possibilità di scelta e come questo influenzi il carattere e la crescita di un figlio, i pericoli di un uso sconsiderato e poco consapevole dei social media, la pressione sociale derivante dal dover essere ammessi ad un college dell'Ivy League per essere considerati una persona veramente di successo e non un fallimento.

E potrebbe anche essere il primo di una serie perché resta un interrogativo - Vendetta dice di non aver fatto una certa cosa in prima persona e neanche di averla fatta fare a chi pensava di averla effettivamente fatta. Poi, sorpresa, finisce con quello che non è un vero e proprio cliffhanger, ma che lascia intendere che ci sia spazio per altro... o per qualcun altro. D'altronde, Pretty Little Liars ci ha sempre insegnato che A. non è mai stata una persona sola... 

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