martedì 25 aprile 2023

[Recensione] "Lucky Caller" di Emma Mills

Se continuo con questo ritmo, credo proprio che aprile finirà per essere un mese povero di letture - e soprattutto di post.
 
 
Titolo: Lucky Caller
Autrice: Emma Mills
Data di uscita: 14 gennaio 2020
Durata: 8H 29Min (Audible Edition)
Editore: Henry Holt and Co.
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Trama [tradotta da me]: Quando Nina decide di frequentare un corso di trasmissione radio il suo ultimo anno di superiori, crede proprio che sarà semplice quanto farsi una passeggiata nel parco. Invece si rivela un completo disastro.

I membri dell'alquanto raffazzonato gruppo della radio di Nina hanno pressoché nulla in comune e tanto per aumentare l'imbarazzo, il suo gruppo include Jamie - un vecchio amico d'infanzia che praticamente lei sperava di poter evitare per il resto della sua vita.

Lo show è un casino, i pettegolezzi su internet minacciano di portare su di loro l'ira funesta di due interi fandom e, ciliegina sulla torta, la famiglia di Nina è sull'orlo di un radicale cambiamento.

Tutto sembra sfuggire al suo controllo―ma forse il controllo è sopravvalutato?

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Questo è il primo libro di Emma Mills che leggo - ma devo dire che ho un suo pseudo-retelling moderno di Orgoglio e Pregiudizio (e forse anche primo romanzo che ha scritto) che mi aspetta su uno scaffale della libreria da tempo immemore. 

E vi dirò... da questo romanzo con cui ho iniziato mi aspettavo di meglio. 

Se devo essere sincera, la prima parte del romanzo mi ha un po' annoiata e non mi faceva per niente venire voglia di proseguire con l'ascolto. Per carità, Nina è una protagonista realistica - una ragazza al suo ultimo anno di liceo, che se la cava, ma che non ha per niente idea di cosa fare "da grande". Per l'amor del cielo, non ce l'ho nemmeno io che di anni ne ho appena compiuti trentaquattro. Per quello dico che è una protagonista piuttosto realistica - non ha già un piano stilato e un percorso ben chiaro nella mente e anzi, è lei a confortare la sorella maggiore Rose dicendole che i sogni possono cambiare e/o rivelarsi qualcosa che non sentiamo più nostro. 

La prima parte del romanzo è tutta così: Nina che va a scuola, che inizia il corso di radio e si trova a condividere il gruppo con due studenti che non conosce e uno che vorrebbe assolutamente evitare. E forse ero io che mi aspettavo qualcosa di "spettacolare" da queste trasmissioni radio create e condotte dagli studenti - ci sta che non siano subito bravi e che siano impacciati (e, diciamoci la verità, i loro primi show sono un disastro assolutamente imbarazzante), ma occupano anche meno spazio di quanto mi sarei aspettata e non sono quel qualcosa di rivoluzionario che mi ero immaginata. Direte voi: è una trasmissione radio condotta da ragazzi di diciotto anni, cosa ti aspetti? Boh, non lo so - qualcosa di più di quello che ho letto. Joydeep poi - il conduttore dello show - inizialmente è qualcosa di veramente insopportabile e ci si mette davvero un bel po' ad imparare ad apprezzarlo e a trovarlo divertente. 

Il perché Nina abbia dei "problemi" con Jamie viene rivelato solo nella seconda metà del romanzo - e io intanto spasimavo per capire il perché. Che poi ci sono un sacco di momenti in cui Nina ricorda la loro infanzia insieme - anche grazie al fatto che vivono tuttora nello stesso palazzo - e in qualche modo riusciamo a capire il fascino di Jamie, ma allo stesso tempo tutto il loro rapporto e le loro interazioni risultano... piatti. Anche nei personaggi in se stessi manca un po' di tridimensionalità, qualcosa che faccia scattare davvero la scintilla nel lettore e lo faccia sentire coinvolto nella loro storia. 

La seconda parte è più dinamica, più interessante - finalmente iniziano a succedere cose, le relazioni si approfondiscono e ci sono dei confronti. Ho apprezzato vedere Nina con le sue sorelle e la costruzione  - per quel poco che si vede - del suo rapporto con Dan, il suo futuro patrigno. Ci sono però anche dei "buchi di trama", se così vogliamo chiamarli: il rapporto delle sorelle con il padre è poco approfondito e mi è mancato un chiarimento finale dopo il comportamento codardo avuto da quest'ultimo e anche di Jamie di fatto non si sa nulla, se non che vive con i nonni da sempre e nemmeno si sa perché. 

Diciamo che ho apprezzato l'idea di base di questo romanzo, ma la sua esecuzione poteva essere più riuscita. O forse erano le mie aspettative ad essere troppo alte.

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