Ultima recensione di settembre e voglio ringraziare l'agenzia letteraria Saper Scrivere per aver portato alla mia attenzione qualche settimana fa questo libro che, ve lo dico già adesso, mi è piaciuto tanto.
Titolo: Un giorno qualunque
Autore: Alessandro Dainotti
Data di uscita: 10 marzo 2017
Pagine: 174 (Kindle edition)
Editore: Astro Edizioni
Trama: Adriano è uno dei tanti italiani emigrati a Londra. È un giorno qualunque della sua vita eppure, quando vede un bambino e una donna seduti in un bar, riaffiorano potenti i ricordi. L’infanzia dentro la libreria Pizzuto, le discriminazioni a scuola, l’insoddisfazione del lavoro, l’addio alla Sicilia per trasferirsi a Roma, l’amore per Tiziano.
La vita attuale e le vite del passato si alternano tra riflessioni e ricordi felici, fino a quando Adriano incontra Giacomo, che gli offre il suo aiuto. Per il ragazzo comincia una vita fatta di menzogne, poi Tiziano scopre il tradimento e decide di lasciarlo. È allora che Adriano parte per il Regno Unito.
Passato e presente collimano, a fine giornata, in un ultimo e fatale incontro. Solo in quel momento Adriano sarà costretto a fare i conti con il passato e accettare la realtà.
A chi non è mai capitato di dire, della giornata appena vissuta, che è stata un giorno qualunque?
Uno di quelli che si ripetono tutti uguali, uno di quelli in cui non ci sono variazioni significative e degne di nota?
Quello che vive Adriano è "un giorno qualunque".
E in questo giorno qualunque ha dormito troppo e, avendo dormito dal ragazzo che frequenta da tre mesi, lo aspetta un viaggio abbastanza lungo tra treno e metropolitana per raggiungere il suo luogo di lavoro a Londra.
Ma oggi ogni cosa sembra distrarre Adriano e per ogni cosa che lo distrae in una città che è in continuo movimento, un ricordo affiora alla sua mente.
E mentre noi viviamo il suo "giorno qualunque" tra i mezzi pubblici e il lavoro al ristorante e la palestra e l'organizzazione della serata del venerdì, Adriano ci racconta la sua vita.
Ci racconta della sua infanzia e della sua adolescenza in Sicilia con i suoi genitori, ci racconta del trasferimento a Roma per studiare all'università e diventare scrittore - in una città dove poi ha conosciuto il suo migliore amico Bruno e si è innamorato di Tiziano non appena l'ha visto.
È un romanzo che parte lentamente, ma che poi accelera sempre di più nell'alternanza tra passato e presente fino a scoprire il motivo - e quelli che forse possiamo chiamare errori oppure opportunità sprecate - per il quale Adriano è finito a vivere a Londra lontano da tutti quelli che ha amato.
Non sempre ho condiviso le decisioni di Adriano, specialmente in un determinato frangente - e se lo leggerete e sapete anche come la penso su un certo argomento, non farete fatica a capire di cosa si tratta. È però innegabile che questa storia mi sia piaciuta e mi abbia emozionata.
Nella sua brevità di pagine e di svolgimento - a malapena ventiquattro ore - è capace di scendere in profondità e commuovere.
E alla fine del suo "giorno qualunque", Adriano capirà che persino il giorno che sulla carta può sembrare assolutamente insignificante è stato caratterizzato da qualcosa che vale la pena di essere ricordato: un sorriso, una telefonata da parte di qualcuno che non sentivamo da molto tempo, un incontro inaspettato.
Perché, a guardare bene, nessun giorno è mai davvero uguale ad un altro.
Perché tendiamo a distrarci, a pensare troppo alle ambizioni e ai sogni e agli obiettivi e ci dimentichiamo della realtà e delle persone che ne fanno parte - a volte anche trascurandole.
Perché tendiamo a focalizzarci sempre sui pensieri negativi, sugli errori che abbiamo fatto e che siamo convinti non abbiano un rimedio invece di pensare che abbiamo anche dei pregi e che le persone sono anche in grado di perdonare.
Alla fine di un "giorno qualunque" nel quale Adriano non si è mai fermato un attimo con la scusa che tanto ci sarà tempo più avanti per fare tutto quello che al momento sta lasciando indietro, Adriano sarà invece costretto a prendere in esame la sua vita e a prendere coscienza del fatto che nessun giorno è davvero "un giorno qualunque" perché le sorprese e gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo e non puoi mai sapere quando te ne troverai davanti uno.
Bello, emozionante, profondo e riflessivo - lo consiglio davvero.
È impossibile non restarne coinvolti perché Adriano è reale e la sua storia può essere quella di chiunque di noi.
Autore: Alessandro Dainotti
Data di uscita: 10 marzo 2017
Pagine: 174 (Kindle edition)
Editore: Astro Edizioni
Trama: Adriano è uno dei tanti italiani emigrati a Londra. È un giorno qualunque della sua vita eppure, quando vede un bambino e una donna seduti in un bar, riaffiorano potenti i ricordi. L’infanzia dentro la libreria Pizzuto, le discriminazioni a scuola, l’insoddisfazione del lavoro, l’addio alla Sicilia per trasferirsi a Roma, l’amore per Tiziano.
La vita attuale e le vite del passato si alternano tra riflessioni e ricordi felici, fino a quando Adriano incontra Giacomo, che gli offre il suo aiuto. Per il ragazzo comincia una vita fatta di menzogne, poi Tiziano scopre il tradimento e decide di lasciarlo. È allora che Adriano parte per il Regno Unito.
Passato e presente collimano, a fine giornata, in un ultimo e fatale incontro. Solo in quel momento Adriano sarà costretto a fare i conti con il passato e accettare la realtà.
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A chi non è mai capitato di dire, della giornata appena vissuta, che è stata un giorno qualunque?
Uno di quelli che si ripetono tutti uguali, uno di quelli in cui non ci sono variazioni significative e degne di nota?
Quello che vive Adriano è "un giorno qualunque".
E in questo giorno qualunque ha dormito troppo e, avendo dormito dal ragazzo che frequenta da tre mesi, lo aspetta un viaggio abbastanza lungo tra treno e metropolitana per raggiungere il suo luogo di lavoro a Londra.
Ma oggi ogni cosa sembra distrarre Adriano e per ogni cosa che lo distrae in una città che è in continuo movimento, un ricordo affiora alla sua mente.
E mentre noi viviamo il suo "giorno qualunque" tra i mezzi pubblici e il lavoro al ristorante e la palestra e l'organizzazione della serata del venerdì, Adriano ci racconta la sua vita.
Ci racconta della sua infanzia e della sua adolescenza in Sicilia con i suoi genitori, ci racconta del trasferimento a Roma per studiare all'università e diventare scrittore - in una città dove poi ha conosciuto il suo migliore amico Bruno e si è innamorato di Tiziano non appena l'ha visto.
È un romanzo che parte lentamente, ma che poi accelera sempre di più nell'alternanza tra passato e presente fino a scoprire il motivo - e quelli che forse possiamo chiamare errori oppure opportunità sprecate - per il quale Adriano è finito a vivere a Londra lontano da tutti quelli che ha amato.
Non sempre ho condiviso le decisioni di Adriano, specialmente in un determinato frangente - e se lo leggerete e sapete anche come la penso su un certo argomento, non farete fatica a capire di cosa si tratta. È però innegabile che questa storia mi sia piaciuta e mi abbia emozionata.
Nella sua brevità di pagine e di svolgimento - a malapena ventiquattro ore - è capace di scendere in profondità e commuovere.
E alla fine del suo "giorno qualunque", Adriano capirà che persino il giorno che sulla carta può sembrare assolutamente insignificante è stato caratterizzato da qualcosa che vale la pena di essere ricordato: un sorriso, una telefonata da parte di qualcuno che non sentivamo da molto tempo, un incontro inaspettato.
Perché, a guardare bene, nessun giorno è mai davvero uguale ad un altro.
Perché tendiamo a distrarci, a pensare troppo alle ambizioni e ai sogni e agli obiettivi e ci dimentichiamo della realtà e delle persone che ne fanno parte - a volte anche trascurandole.
Perché tendiamo a focalizzarci sempre sui pensieri negativi, sugli errori che abbiamo fatto e che siamo convinti non abbiano un rimedio invece di pensare che abbiamo anche dei pregi e che le persone sono anche in grado di perdonare.
Alla fine di un "giorno qualunque" nel quale Adriano non si è mai fermato un attimo con la scusa che tanto ci sarà tempo più avanti per fare tutto quello che al momento sta lasciando indietro, Adriano sarà invece costretto a prendere in esame la sua vita e a prendere coscienza del fatto che nessun giorno è davvero "un giorno qualunque" perché le sorprese e gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo e non puoi mai sapere quando te ne troverai davanti uno.
Bello, emozionante, profondo e riflessivo - lo consiglio davvero.
È impossibile non restarne coinvolti perché Adriano è reale e la sua storia può essere quella di chiunque di noi.
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