martedì 4 luglio 2017

[Recensione] "Il gatto che insegnava a essere felici" di Rachel Wells

Eccoci qui alle prese con la recensione di uno dei miei regali di Natale - ehi, non guardatemi così! Se vi dicessi che ho libri che aspettano ancora dai compleanni oppure dai Natali di tre o quattro anni fa? 

Comunque oggi vi porto la recensione del sequel di Il gatto che aggiustava i cuori - e sì, anche questo me l'ero fatto regalare per Natale. Dell'anno prima, però. 


Titolo: Il gatto che insegnava a essere felici
Titolo originale: A Cat Called Alfie
Autrice: Rachel Wells
Data di uscita: 3 novembre 2016
Data di uscita originale: 5 novembre 2015
Pagine: 336 (copertina rigida)
Editore: Garzanti

Collana: Narratori Moderni

Trama: Per un gatto come Alfie non esiste niente di meglio che scorrazzare per i giardini di Edgar Road. Solo lì si sente a casa. Gli abitanti del quartiere lo accudiscono come una vera famiglia. Hanno imparato ad amarlo e non possono più fare a meno di lui. Perché Alfie ha un dono unico: è in grado di ascoltare i bisogni inconfessati. Solo lui ha capito che Claire vorrebbe tanto avere un figlio e che il piccolo Alesky ha problemi a scuola. Alfie è lì per aiutarli e insegnare loro a cercare di nuovo la felicità.
Ma all’improvviso nella via arrivano dei nuovi vicini i cui movimenti appaiono sospetti: hanno traslocato di notte e non fanno amicizia con nessuno. L’armonia del quartiere è in pericolo e Alfie deve fare qualcosa. Eppure loro provano di tutto per tenerlo lontano. Soprattutto Snowball, la loro affascinante gatta diffidente e dispettosa, blocca ogni suo tentativo di capire cosa sta succedendo. E ogni suo tentativo di avvicinarsi a lei.
Alfie è convinto che dietro quegli strani atteggiamenti si nasconda solo una richiesta di aiuto, dietro quelle facce tristi solo la voglia di trovare conforto. E piano piano la nuova famiglia si accorge di quanto lui sia prezioso per la loro vita. È l’unico che può accendere il loro futuro di nuova speranza. Perché Alfie sa che si deve lasciare il cuore aperto a nuovi amici, nuove avventure, nuovi incontri inaspettati. E anche all’amore, che arriva sempre quando si crede di averlo perduto per sempre.


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La storia comincia tre anni dopo la fine del volume precedente, con Alfie amato e coccolato dalle sue tre famiglie. Quando però la villetta accanto viene presa in affitto, i nuovi vicini sembrano essere assai poco inclini a farsi conoscere e il piano di Alfie di aggiungere una nuova famiglia nella sua vita subisce una battuta di arresto quando scopre che i vicini hanno già una gatta: un bellissima, ma assolutamente scontrosa e ostile, micia dal pelo bianco di nome Palla di Neve.
Alfie è però determinato a portare serenità anche in questa nuova famiglia e non si farà certo fermare da bulli, vicini di casa (umani e felini) impiccioni e colpi di coda aggressivi. 

Devo ammettere che il primo volume mi era piaciuto di più; qui invece ho trovato gli atteggiamenti e di pensieri di Alfie e dei suoi amici "poco felini" - secondo me l'autrice li ha umanizzati un po' troppo. 
È comunque un bel romanzo, scorrevole e ben scritto, capace di mettere in luce l'amore e il conforto che i gatti sanno dare agli umani - sebbene a volte siano ritenuti incapaci di tale affetto e lealtà. 
È un romanzo pieno di ottimismo, positività e buone intenzioni e di rivalsa verso i tradimenti - tanto che forse a volte può risultare stucchevole se non ci si è abituati. Alla fine, nonostante le difficoltà, l'atmosfera è molto da famiglia della Mulino Bianco

Ho spesso pensato che Palla di Neve fosse assai antipatica e mi arrabbiavo con Alfie per tutti i suoi sforzi mai ripagati e per quell'amore cieco davanti ad ogni rifiuto. 
Poi pensavo al senso di tradimento e ai sentimenti della famiglia Snell, pensavo alle somiglianze tra Palla di Neve e la mia Alaska e allora mettevo a tacere i pensieri. 

Se però siete amanti dei gatti, Alfie si dimostra il solito gatto coraggioso, intuitivo e amorevole - e sì, a volte anche un po' incosciente pur di rendere tutti felici. 
E anche se per caso avete una gatta come la mia piccola Alaska che ogni tanto vi guarda di traverso, sapete anche che nei momenti più inaspettati i nostri amici felini sanno dimostrare un romanticismo e un amore come pochi. 

2 commenti:

  1. "l'atmosfera è molto da famiglia della Mulino Bianco".... ahahahaha!!
    Non ho ancora letto nulla di altissima ma mi sarebbe piaciuto perché conosco il potere dei gatti avendo vissuto con loro gran parte della mia vita! Poi la tua recensione mi è piaciuta molto quindi devo ricordarmi di prendere il primo libro in biblioteca 😉

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    1. Grazie Nik, secondo me troverai il primo libro molto carino! :)

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