martedì 29 agosto 2023

[Recensione] "The Surface Breaks" di Louise O'Neill

La storia è sempre la stessa: compro i libri in inglese quando sono ancora inediti in italiano, ma poi aspetto così tanto che questi fanno in tempo ad arrivare e ad essere tradotti - in questo caso dalla HotSpot con il titolo Il silenzio dell'acqua.
 
 
Titolo: The Surface Breaks
Autrice: Louise O'Neill
Data di uscita: 3 maggio 2018
Pagine: 7H 42Min (Audible Edition)
Editore: Scholastic Press
Link Amazon: https://amzn.to/47FyDm3

Trama [italiana della HotSpot]: Negli abissi del mare, la sirenetta Gaia sembra destinata al successo: è bellissima, ha una voce incantevole e sta per fidanzarsi con il partito più ambito del regno, il generale Zale. Che importa se è violento e molto più vecchio di lei? È il re suo padre a decidere, e Gaia deve solo essere bella e accondiscendente. Ma da quando ha salvato un giovane affascinante da un naufragio, Gaia coltiva un solo desiderio: vivere con lui nel suo mondo spensierato. Quanto è disposta a sacrificare? Conoscete la storia: il patto con la strega, la perdita della voce, le gambe al posto della coda... Ma la bellezza senza voce di Gaia ha un prezzo molto alto, e il mondo che scopre in superficie è prepotente, violento e patriarcale quanto quello lasciato negli abissi. Gaia dovrà compiere molti passi dolorosi per fare i conti con la verità della sua storia. E per riscoprire tutta la potenza della sua voce.

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Ci ho messo dieci giorni per leggerlo/ascoltarlo - quella che credevo sarebbe stata una lettura veloce è stata invece stroncata praticamente sul nascere dalla nuova ondata di caldo che forse ora sta finalmente passando, ma che nei giorni scorsi mi ha lasciata di pessimo umore e con l'unica voglia di vegetare e dormire davanti al ventilatore. Ormai ho capito che il caldo mi rende impossibile leggere. 

Tornando a noi, questa rivisitazione femminista della Sirenetta ci ha comunque messo un po' a prendermi - caldo o meno. E per fortuna che avevo anche il cartaceo sottomano perché nell'audiolibro spesso venivano saltate addirittura frasi intere. 


Gaia è la figlia più giovane del Re del Mare, a quattordici anni già promessa sposa di un generale che ha l'età di suo padre. Ciò che dice e ordina il Re del Mare è legge, tutti devono obbedirgli - figlie comprese, tanto che spesso vengono addirittura messe in competizione tra di loro. Ogni domanda su sua madre viene stroncata sul nascere perché non si deve nominare la sirena che ha abbandonato le figlie e il regno a causa dell'amore verso il mondo umano - anzi, ogni domanda in generale, ogni lamento, ogni sussurro, ogni idea vengono stroncate sul nascere perché le sirenette devono essere solamente belle da vedere e non necessitano di una personalità. 

Ma Gaia è più simile a sua madre di quanto tutti immaginino e al compimento dei suoi quindici anni ha il permesso di salire in superficie e vedere cosa c'è oltre il mare e la sua superficie - è qui che vede per la prima volta Oliver, che si innamora a prima vista di un umano e che rischia di scatenare una guerra per salvarlo quando una tempesta fa affondare la sua barca e le Rusalka vengono a reclamare gli uomini dell'imbarcazione. Perché se le sirenette devono solo essere belle da vedere, le Rusalka invece hanno capelli verdi, artigli al posto di unghie e denti affilati così affilati che sembrano rasoi e cantano per far affogare gli uomini e cibarsi dei loro cuori e delle loro carni - le Rusalka sono sirene che prima erano donne dal cuore spezzato, torturate e lasciate morire perché diverse, punite per motivi religiosi o sessuali. C'è chi le chiama mostri, c'è chi invece ha pietà di loro - per come erano in vita e per come sono state condannate tra i dolori più atroci.

Con l'avvicinarsi del suo sedicesimo compleanno e della conferma della sua unione con Zale, Gaia si rende conto di non poter più vivere così: vuole sapere se sua madre è ancora viva, vuole vivere nel mondo umano, vuole due gambe al posto di una coda da sirena, vuole trovare Oliver e avere il suo lieto fine. E solo la Strega del Mare, che comanda le Rusalka, può aiutarla ad ottenere ciò che vuole - ma il prezzo sarà altissimo e il finale non poi così scontato. 


Non è Gaia ad essere femminista - perlomeno non subito e neanche nel mezzo, ma solo verso la fine. Vive in un mondo in cui le femmine non vengono valorizzate, vengono considerate come meno di niente, buone solo a fare da moglie e poi da madri senza che debbano fornire un'opinione su qualcosa. Lei e le sue sorelle vengono sempre messe in competizione dal loro stesso padre, che stabilisce chi è la più bella tra loro e quindi la più "meritevole", mentre le altre vengono bacchettate e umiliate di fronte a tutti per le loro mancanze. Le domande non sono bene accette, così come la curiosità o l'avere un'opinione in merito a qualcosa, solo il silenzio e l'obbedienza devono regnare. 

La Strega del Mare - Ceto - pur rappresentando in qualche modo il "villain" della storia come nella fiaba originale così come nel cartone, è di fatto la vera femminista del libro e la portatrice del messaggio che vuole trasmettere il libro. 
 
Gaia sacrificherà la cosa più importante di se stessa, ciò che la distingue da tutte le altre sirene e ciò che la rende veramente se stessa per basare tutto solo sulla sua bellezza per far innamorare di sé Oliver - perché così le è sempre stato insegnato, ovvero che le sirene non hanno altro da offrire se non un bel corpo e un bel viso. Ma Gaia scoprirà ben presto che il mondo umano non è poi così diverso da quello marino e che le stesse dinamiche non fanno altro che ripetersi e perpetrarsi - e più di una volta Gaia si pentirà delle sue azioni e di ciò che ha fatto solo per poter impressionare un ragazzo che in fondo non la conoscerà mai davvero. 

A volte è difficile seguire Gaia nelle sue scelte e nel suo percorso, ma è solo una ragazzina di quindici anni che si crede innamorata e che non ha mai avuto la libertà di scegliere qualcosa unicamente per se stessa - noi adulti invece la sappiamo più lunga, noi donne specialmente, ed è sempre un colpo al cuore vedere che in fondo non cambia mai niente. Questo libro è stato pubblicato nel 2018, ma possiamo davvero dire che cinque anni dopo le cose siano diverse? 

Concetti e manifestazioni di patriarcato, mansplaining, gaslighting, violenza e abusi sono gli stessi sia nel mondo marino che in quello umano, sia nel 2018 che oggi. E se è difficile capire Gaia ma soffrire per ciò che perde e che non potrà mai più riavere, così è difficile accettare le azioni e le condizioni di Ceto per permettere a Gaia di fare quello che vuole - la sua sembra cattiveria, ma è solo l'esperienza che ha maturato negli anni e la consapevolezza di cosa le femmine subiscono giorno dopo giorno per mano degli uomini. Ceto pertanto non è crudele, è solo realista - e quando alla fine Gaia raggiunge la stessa consapevolezza, è inevitabile che cada qualche lacrima.

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