Throwback Thursday è ideata da The Housework Can Wait e Never Too Fond of Books.
Rubrica del giovedì in cui parlo di libri che ho recensito solo su Goodreads o altrove, in quanto ancora non avevo un blog in cui parlarne.
Primo appuntamento di questa rubrica che so già capiterà.. quando capiterà.
Sempre di giovedì, ma non è detto che sia il giovedì di tutte le settimane.
Che novità, eh?
Oggi voglio parlare di un libro a cui sono stata dietro per mesi, sin dalla prima volta che l'ho visto e ho letto la sua trama.
Lo chiedevo in ogni libreria nella quale entravo, ma non c'era mai e così mi sono decisa a comprarlo online.
Oggi voglio parlare di un libro che secondo me non conoscono in tanti.
Titolo: Shotgun Lovesongs
Titolo originale: Shotgun Lovesongs
Autore: Nickolas Butler
Data di uscita: 17 settembre 2014
Data di uscita originale: 11 marzo 2014
Pagine: 317 (copertina flessibile)
Editore: Marsilio
Trama: Henry, Lee, Kip e Ronny sono cresciuti insieme a Little Wing, una cittadina rurale del Wisconsin. Amici fin dall'infanzia, hanno poi preso strade diverse. Henry è rimasto nella fattoria di famiglia e ha sposato il suo primo amore, mentre gli altri se ne sono andati altrove in cerca di fortuna. Ronny è diventato una star del rodeo, Kip ha fatto i soldi in città e il musicista Lee ha trovato la fama ma ha avuto il cuore spezzato. Ora tutti e quattro sono tornati in paese per un matrimonio. Ma vecchie rivalità si insinuano nel clima di festa e nella felicità del ritrovarsi, e il segreto di una moglie minaccia di distruggere un matrimonio e un'amicizia. "Shotgun Lovesongs" è un vibrante inno alle cose che contano davvero nella vita, l'amore e la lealtà, il potere della musica e la bellezza della natura.
Cosa mi ha attratta innanzitutto di questo libro?
Sicuramente il titolo.
E poi si parlava di musica, di un piccolo paesino, di amici che sono cresciuti e un po' si sono allontanati e un po' sono rimasti gli stessi.
Ci sono quattro punti di vista, ma non sono tutti spartiti in maniera uguale e Henry e Lee ne hanno il maggior numero.
Henry, Lee, Kip e Ronny sono quattro amici - ognuno preso dalle proprie vicende personali, dai ricordi che li legano sin da quando erano ragazzini, dai problemi che sono sorti con l'età adulta e alcuni segreti che ad un certo punto vengono allo scoperto.
Questo libro l'ho letto tra maggio e giugno dell'anno scorso e vi riporto la mia recensione esattamente come la potete leggere su Goodreads, quindi non vi straniate se a lato vedete scritto che ho 27 anni e nel testo invece trovate il numero 26 - è il numero di anni che avevo quando l'ho scritta.
Mi aspettavo altro quando smaniavo dietro a questo libro, sarò sincera.
Mi aspettavo sì quattro amici, ma mi aspettavo qualcosa di diverso - non so cosa esattamente.
Ma non ne sono rimasta delusa.
Ho 26 anni, inizio ad avvicinarmi alla fascia d'età in cui sono i protagonisti anche se mi rifiuto di ammetterlo, vivo in un piccolo paese di campagna e ricordo ancora fin troppo bene come sono stata d'adolescente.
Ecco, forse mi aspettavo più "drammi" da questi protagonisti, più situazioni irrisolte da parte di persone che pur conoscendosi da sempre non hanno potuto fare a meno di allontanarsi a causa di quella cosa chiamata "vita".
La verità è che forse sto ancora cercando qualcosa di "illuminante" per superare la rottura con la mia ex-migliore amica.
Questo libro però illuminante lo è stato lo stesso, con il suo descrivere la vita forse lenta di un piccolo paese dove si conoscono tutti e come certe volte alcuni segreti possono separare inevitabilmente qualcuno, spezzare qualcosa che si credeva indistruttibile ma anche come qualcosa come un proiettile può creare un ponte tra quella frattura.
A volte si riesce a scappare dai piccoli paesi, a volte si decide di restare o se ne resta intrappolati.
Questo libro è stato un po' come una vecchia canzone, una di quelle che saprai sempre a memoria - una di quelle che ti ricorderà davvero "casa", non importa dove sia ora il tuo posto nel mondo.
Questo libro non è stato come me lo immagivano all'inizio, ma mi è piaciuto ugualmente tantissimo. È malinconico e nostalgico e sulla quarta di copertina c'è persino trascritto un apprezzamento di Matthew Quick, uno dei miei autori preferiti. Henry, Lee, Kip e Ronny sono personaggi che sbagliano, che ci riprovano, che chiedono scusa e che provano a rimediare. È un libro che fa riflettere sulle seconde possibilità, su cosa è davvero importante a fine giornata, su come a volte ti basta la tua casa in mezzo al nulla per essere davvero felice perché la fama e la notorietà ti allontanano sempre di più dal tuo rifugio sicuro e dalle persone alle quali non potrai mai mentire.
Titolo originale: Shotgun Lovesongs
Autore: Nickolas Butler
Data di uscita: 17 settembre 2014
Data di uscita originale: 11 marzo 2014
Pagine: 317 (copertina flessibile)
Editore: Marsilio
Trama: Henry, Lee, Kip e Ronny sono cresciuti insieme a Little Wing, una cittadina rurale del Wisconsin. Amici fin dall'infanzia, hanno poi preso strade diverse. Henry è rimasto nella fattoria di famiglia e ha sposato il suo primo amore, mentre gli altri se ne sono andati altrove in cerca di fortuna. Ronny è diventato una star del rodeo, Kip ha fatto i soldi in città e il musicista Lee ha trovato la fama ma ha avuto il cuore spezzato. Ora tutti e quattro sono tornati in paese per un matrimonio. Ma vecchie rivalità si insinuano nel clima di festa e nella felicità del ritrovarsi, e il segreto di una moglie minaccia di distruggere un matrimonio e un'amicizia. "Shotgun Lovesongs" è un vibrante inno alle cose che contano davvero nella vita, l'amore e la lealtà, il potere della musica e la bellezza della natura.
Cosa mi ha attratta innanzitutto di questo libro?
Sicuramente il titolo.
E poi si parlava di musica, di un piccolo paesino, di amici che sono cresciuti e un po' si sono allontanati e un po' sono rimasti gli stessi.
Ci sono quattro punti di vista, ma non sono tutti spartiti in maniera uguale e Henry e Lee ne hanno il maggior numero.
Henry, Lee, Kip e Ronny sono quattro amici - ognuno preso dalle proprie vicende personali, dai ricordi che li legano sin da quando erano ragazzini, dai problemi che sono sorti con l'età adulta e alcuni segreti che ad un certo punto vengono allo scoperto.
Questo libro l'ho letto tra maggio e giugno dell'anno scorso e vi riporto la mia recensione esattamente come la potete leggere su Goodreads, quindi non vi straniate se a lato vedete scritto che ho 27 anni e nel testo invece trovate il numero 26 - è il numero di anni che avevo quando l'ho scritta.
Strano, pensai in quel momento, quanto la sua vita fosse simile alla mia eppure totalmente diversa, anche se venivamo dallo stesso buco insignificante nel mondo. E perché questo? Come si erano divisi i nostri percorsi, e perché erano ancora collegati in qualche modo?
Mi aspettavo altro quando smaniavo dietro a questo libro, sarò sincera.
Mi aspettavo sì quattro amici, ma mi aspettavo qualcosa di diverso - non so cosa esattamente.
Ma non ne sono rimasta delusa.
Ho 26 anni, inizio ad avvicinarmi alla fascia d'età in cui sono i protagonisti anche se mi rifiuto di ammetterlo, vivo in un piccolo paese di campagna e ricordo ancora fin troppo bene come sono stata d'adolescente.
Ecco, forse mi aspettavo più "drammi" da questi protagonisti, più situazioni irrisolte da parte di persone che pur conoscendosi da sempre non hanno potuto fare a meno di allontanarsi a causa di quella cosa chiamata "vita".
La verità è che forse sto ancora cercando qualcosa di "illuminante" per superare la rottura con la mia ex-migliore amica.
Questo libro però illuminante lo è stato lo stesso, con il suo descrivere la vita forse lenta di un piccolo paese dove si conoscono tutti e come certe volte alcuni segreti possono separare inevitabilmente qualcuno, spezzare qualcosa che si credeva indistruttibile ma anche come qualcosa come un proiettile può creare un ponte tra quella frattura.
A volte si riesce a scappare dai piccoli paesi, a volte si decide di restare o se ne resta intrappolati.
Questo libro è stato un po' come una vecchia canzone, una di quelle che saprai sempre a memoria - una di quelle che ti ricorderà davvero "casa", non importa dove sia ora il tuo posto nel mondo.
Sospirai. Perché non c'era nient'altro da fare, e comunque a volte il perdono non è che quello, un sospiro profondo.
Questo libro non è stato come me lo immagivano all'inizio, ma mi è piaciuto ugualmente tantissimo. È malinconico e nostalgico e sulla quarta di copertina c'è persino trascritto un apprezzamento di Matthew Quick, uno dei miei autori preferiti. Henry, Lee, Kip e Ronny sono personaggi che sbagliano, che ci riprovano, che chiedono scusa e che provano a rimediare. È un libro che fa riflettere sulle seconde possibilità, su cosa è davvero importante a fine giornata, su come a volte ti basta la tua casa in mezzo al nulla per essere davvero felice perché la fama e la notorietà ti allontanano sempre di più dal tuo rifugio sicuro e dalle persone alle quali non potrai mai mentire.
Sing like you've got no audience, sing like you don't know what a critic is, sing about your hometown, sing about your prom, sing about deer, sing about the seasons, sing about your mother, sing about chainsaws, sing about the thaw, sing about the rivers, sing about forests, sing about the prairies. But whatever you do, start singing early in the morning, if only just to keep warm. And if you happen to live in a warm beautiful place… Move to Wisconsin. Buy a wood stove, and spend a week splitting wood. It worked for me.
Non lo conoscevo assolutamente Alice che bella questa rubrica sei grande! ❤️❤️
RispondiEliminaGrazie Ely, sei sempre gentilissima! ♥
EliminaNon conoscevo questo libro, ma sembra davvero interessante! Me lo segno!
RispondiEliminaSe poi lo leggerai, fammi sapere come l'hai trovato! :)
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