sabato 30 luglio 2016

Liebster Award 2016 | Parte #2

A sorpresa, l'altro giorno sono stata nominata per la terza volta e ringrazio immensamente per la fiducia e l'apprezzamento! :)



Il ringraziamento per la nomina oggi va a Cristina di Il mondo di Cry e per le precedenti nominations vi rimando alla prima parte

Cominciamo! 


1. Perché hai creato il tuo blog? 
Sono online con questo nickname ormai da dieci anni, ma questo blog è nato solo qualche mese fa quando mi sono accorta che parlavo molto spesso dei libri che leggevo nel mio blog personale. Così ho pensato di aprirne uno dedicato esclusivamente a quello e cercare di essere il più "seria" possibile. 
Quando però un libro "sveglia" certe cose, capita ancora che io ne parli in maniera più personale sull'altro blog in termini che non mi sembra il caso di condividere qui per privacy e perché a voi interessa sapere se il libro è bello oppure no e non tutti i casini legati alla mia vita che ci stanno dietro. 

2. Quali sono i libri che ti porti nel cuore? 
Più che a libri recenti, penso ai libri che mi hanno segnata da piccola. 
La mia bibliotecaria Luisa mi faceva leggere libri anche al di sopra della mia età perché sono sempre stata più "matura" dei miei coetanei e quindi ricordo benissimo In attesa della prossima estate di Tormond Haugen quando ero alle medie perché la protagonista era esclusa e vittima di bullismo da parte delle sue "amiche" come succedeva a me. Ricordo Io sono Judith di Anke de Vries nella collana Junior Gaia della Mondadori che parlava di Judith che veniva picchiata dalla madre. Ricordo Emily di Christa Laas che parlava della fine della prima storia d'amore. Sono tre dei libri di quando ero poco più di una bambina che ho ancora sugli scaffali in camera mia. 
Se parliamo dell'età più adulta, indubbiamente Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen - anche se a voler essere precisi ero ancora in seconda media quindi tecnicamente ero una ragazzina - e The Silver Linings Playbook di Matthew Quick e High Fidelity di Nick Hornby. 

3. Il tuo genere preferito. 
Sperando di non dire un'immensa cavolata perché con i generi faccio sempre casino, direi narrativa contemporanea. 
Tutto quello che riguarda bullismo, amicizie fallite, problemi interpersonali e crisi esistenziali è pane per i miei denti. 
I thriller ogni tanto non mi dispiacciono per niente e preferisco quelli psicologici - non perché lo splatter mi dia fastidio, ma l'aspetto psicologico e mentale dei protagonisti è quello che trovo sempre più affascinante. 

4. Un personaggio a cui sei legato/a.
Il primo che mi viene in mente è Rob Fleming di High Fidelity scritto da Nick Hornby. Con lui ho sentito immediatamente una connessione perché siamo estremamente simili, anche nei peggiori difetti - e per la cronaca, questo è uno di quei libri strettamente connessi con la mia vita personale che non so se sarei mai in grado di parlarne senza tirare fuori tutti i dettagli più scomodi
Il punto è che come ho "incontrato" Rob Fleming, ho capito che io e lui eravamo due facce della stessa medaglia - eravamo due anime gemelle e allo stesso tempo fratello e sorella separati alla nascita. E poi Rob mi ha fatta arrabbiare e verso la fine di High Fidelity sono tornata a fare pace con lui perché le persone possono cambiare, ma di fatto nel profondo restano sempre le stesse. 

5. Quanti libri compri al mese mediamente? 
Ci sono mesi in cui non compro nulla perché sto alla larga dalle librerie - digitali e non - e mesi in cui vado al centro commerciale e non riesco a resistere e allora sono capace di tornare a casa con almeno tre libri sottobraccio. 
Tecnicamente io adesso sarei in astinenza forzata e auto-imposta fino a quando non avrò letto almeno dieci cartacei per sfoltire la TBR, ma ieri mio padre ha fatto un ordine su internet e potevo forse non aggiungere qualcosa per me? 
Cielo, ho la forza di volontà di un mollusco quando si tratta di queste cose. 

6. A che età hai cominciato a leggere? 
Presto, molto presto. La mia fortuna è stata che anche i miei genitori amano leggere e io mi ero messa in testa di imparare a leggere e scrivere prima ancora di cominciare le elementari. Quindi probabilmente a cinque anni sapevo già leggere qualche frase da sola e come detto sopra, la mia bibliotecaria mi dava sempre libri per bambini più grandi della mia età perché io ero più "avanti" dei miei coetanei. 
Sono sempre stata testarda e competitiva.
Un po' come quando poi, anni dopo, mi sarei messa in testa di voler sapere già fare un po' a guidare prima di iscrivermi all'autoscuola per prendere la patente. 

7. Tre autori che ami.
Matthew Quick, Nick Hornby e Courtney Summers. 

8. Se potessi scegliere solo tre libri della tua personale lista dei desideri quali sceglieresti?
Ah, questa è difficile. Ma considerando che ieri ne ho buttati tre nell'ordine di mio padre, forse ce la posso fare. 
Quindi, visto che ho deciso che a settembre farò un ordine su Amazon data l'uscita del nuovo (e ultimo, ma impeditemi di parlarne) album degli Yellowcard, sarà la volta buona che mi decido a comprare A Sense of the Infinite di Hilary T. Smith, All The Rage di Courtney Summers e Ugly Love di Colleen Hoover. 

9. Ti fai spesso influenzare da una bella cover?
Mh, dipende. Mi è capitato di acquistare dei libri perché avevano una bella cover, ma più che altro l'influenza che esercita la cover su di me la si vede quando confronto le varie edizioni di un libro. 
Su Amazon - specialmente quando devo acquistare i paperbacks e il libro è già uscito da un po' - apro tutte le schede delle edizioni e comincio a scartare le cover a seconda di quelle che mi piacciono di meno fino a lasciare quella che mi piace di più tra tutte. 
Per questo a volte i miei libri di un autore non hanno la stessa altezza o la stessa casa editrice - se alzo gli occhi ora lo vedo con Matthew Quick (tre libri editi Little, Brown e due Picador) e con John Green (tre Penguin e due Speak). 
Con Nick Hornby per esempio amo le cover della Penguin e sono tutti piccolini, ma mi sono fregata con Juliet, Naked perché lo stile del disegno non è lo stesso e quello in linea con gli altri non era disponibile. How To Be Good e A Long Way Down li ho presi usati per averli con lo stesso stile, ma erano la ristampa e sono più grandi di quelli che avevo già a scaffale. Non parliamo poi di Funny Girl che ho trovato nella libreria più vicina a casa mia - quello è enome rispetto ai piccolini della Penguin, fate conto di vedere un Harlequin Mondadori prima che diventasse HarperCollins. 

10. Segui sempre i consigli che ti danno?
Stiamo sempre parlando di libri, vero? 
Non sempre. A parte che nessuna delle mie amiche legge come e quanto leggo io, spesso su Goodreads mi arrivano delle recommendations ma se sento che il libro non è nelle mie corde per argomento allora non le seguo. 
Ovviamente leggo le recensioni positive e/o negative e i pareri di altri lettori, ma mi piace avere la libertà di fare di testa mia e decidere in piena autonomia. 

11. Leggi mai più di un libro alla volta? 
No, mai fatto - mi piace avere la mente "sgombra" e concentrarmi su una sola storia alla volta e temo che leggere due libri contemporaneamente possa confondermi sui dettagli e sui piccoli particolari. 
C'è anche da dire che con tutti i telefilm che guardo, seguo abbastanza storie in comtemporanea e con tutte le pause che subisce la lettura tra un episodio e l'altro, un libro alla volta è più che sufficiente. 


Perché io sono sempre così logorroica? 

2 commenti:

  1. Grazie per aver risposto alle mie domande :-)
    Le tue risposte mi sono piaciute. Alla prossima.

    RispondiElimina