venerdì 24 giugno 2016

[Recensione] "The Truth About Alice" di Jennifer Mathieu

Non ricordo se questo libro l'ho visto prima in lingua su Goodreads o se l'ho visto in italiano su qualche blog e, una volta letta la trama, ho deciso di comprarlo in inglese. 

Magari un giorno scriverò anche un post in cui spiegherò cosa mi spinge a comprare un libro in lingua piuttosto che in italiano. 

In ogni caso, ecco la recensione a caldo di questo libro che ho appena finito - letteralmente a caldo visto che sto praticamente soffocando a causa della calura. 
Cioè, fino a due giorni fa pioveva e avevo il plaid a letto e ora non si respira. 


Titolo: The Truth About Alice
Autrice: Jennifer Mathieu
Data di uscita: 2 giugno 2015 (prima pubblicazione: 3 giugno 2014)
Pagine: 224 (copertina flessibile)
Editore: Square Fish

Trama: Everyone knows Alice slept with two guys at one party. When Healy High star quarterback Brandon Fitzsimmons dies in a car crash, it was because he was sexting with Alice. Ask anybody. Rumor has it Alice Franklin is a slut. It's written all over the "slut stall" in the girls' bathroom: "Alice had sex in exchange for math test answers" and "Alice got an abortion last semester." After Brandon dies, the rumors start to spiral out of control. In this remarkable debut novel, four Healy High students tell all they "know" about Alice-and in doing so reveal their own secrets and motivations, painting a raw look at the realities of teen life. But in this novel from Jennifer Mathieu, exactly what is the truth about Alice? In the end there's only one person to ask: Alice herself.



Questo libro è già stato tradotto e pubblicato dalla Newton Compton all'inizio di quest'anno - copertina identica e titolo fedele: Tutta la verità su Alice
Per la trama in italiano, vi rimando QUI.


La copertina della mia edizione in lingua presenta anche una tag-line che corre lungo tutta la figura della ragazza in copertina e recita: 

The rumors about Alice Franklin are getting out of hand in small-town Healy, Texas... and no one seems to be doing anything about it. 

Questo libro è molto simile ad uno che ho già letto per argomento, ma allo stesso tempo è molto diverso nel modo in cui affronta la storia. 

Associarlo a Some Girls Are di Courtney Summers è fin troppo facile: entrambi parlano di una ragazza accusata di essere una poco di buono dopo aver presenziato ad una festa e come questo e i pettegolezzi che ne scaturiscono cambino immediatamente - e irreparabilmente - la loro vita
È però il modo in cui viene narrata la storia a essere diverso

Some Girls Are di Courtney Summers è stato il terzo libro che ho letto in questo 2016 dopo essermelo fatto regalare a Natale dalle mie amiche e il primo di cui ho parlato quando ho aperto il blog - blog che deve il suo nome proprio a quel libro. QUI potete leggere la mia recensione di Some Girls Are sul blog e QUI quella in inglese su Goodreads. 

Tutto questo preambolo per dire come quella storia abbia avuto un impatto su di me perché sebbene io abbia 27 anni, a volte ho la sensazione di non aver mai lasciato il liceo e le storie di bullismo sono ancora quelle che più colpiscono qualcosa dentro di me. 

E mi serve parlare di Some Girls Are per poter parlare di The Truth About Alice

Nella mia recensione di Some Girls Are avevo scritto come i personaggi fossero reali, specialmente la protagonista Regina - e qui sta la bravura della Summers perché inizialmente è difficile empatizzare con Regina, ex-ragazza popolare che ora si trova dall'altra parte della barricata a subire quello stesso bullismo che lei aveva messo in pratica prima. 

In The Truth About Alice i personaggi sono ancora più reali di come sono in Some Girls Are, forse perché i punti di vista qui sono molteplici e nessuno è il tipico "bullo" che si può riscontrare in altre storie. 

Per quanto all'inizio sia difficile avere simpatia per Regina, specialmente se si è stati vittima di bullismo, le cose poi cambiano lentamente quando Regina inizia a reagire alle offese e a rendersi conto di quello che aveva fatto come ragazza popolare. Le cose poi in questo romanzo sono più crude perché ci sono scene di violenza fisica e botte e sì, per quanto i personaggi siano reali, di fatto Anna - l'antagonista - viene percepita come il cliché della tipica mean girl

The Truth About Alice è diverso in questo. 

Dicono che Alice abbia fatto sesso con due ragazzi a casa di Elaine O'Dea la notte del suo party. 
Dicono che Brandon Fitzsimmons, uno dei ragazzi con cui Alice è andata a letto e star della squadra di football, sia morto in un incidente perché Alice continuava a distrarlo dalla guida mandandogli messaggi spinti sul cellulare.  

Intanto noi non viviamo la storia dal punto di vista di Alice se non alla fine, quando ormai è passato un anno dall'evento che ha messo in moto tutto. 
E se c'è stata violenza fisica oltre agli insulti che ricoprono il muro del bagno, quello non ci è dato saperlo. 

Il bello di questo libro è che nessuno risulta un cliché perché, bene o male, ti ritrovi ad empatizzare anche con i "cattivi" della situazione. 
Perlomeno a me è successo. 

Come Kurt Morelli, sono stata un'emarginata dopo aver passato un'infanzia a giocare insieme a quelli che erano considerati amici e all'improvviso è cambiato tutto
Come Josh Waverly, forse a volte ho taciuto per paura di prendermi la responsabili.
Come Kelsie Sanders, ho voluto la popolarità e ho cercato la compagnia di quelle ragazze che la avevano - a volte forse a discapito di altre amiche, seppure inconsciamente
Come Elaine O'Dea, ad un certo punto in quinta superiore mi sono trovata a tenere in mano il pensiero che avevo di una compagna di classe che mi aveva ferita e tutte le altre mi hanno seguita - come se fossi stata io quella popolare che dettava legge. Come dice la stessa Elaine, dopo che la morte di Brandon aveva unito tutti come una sola persona, anche quando le cose sono tornate alla normalità avevano bisogno di quella sensazione di "unione" ed ecco che prendersela con Alice è stata la cosa più semplice. Per noi è stata la stessa cosa: prendercela con una sola persona, essere tutte contro una, ha aiutato noi a superare lo stress del quinto anno di liceo e soprattutto ha aiutato me a prendermi una rivincita dopo due anni passati all'inferno. 

Come Alice Franklin, anche io sono stata oggetto di insulti - lei aveva un muro del bagno ricoperto di scritte indelebili, io avevo un file su un computer in aula di informatica che poteva essere riempito ogni volta di tutto quello che gli altri volevano. Potevi cancellarlo, ma tanto ne sarebbe stato creato un altro. 

Tutti sanno la verità su Alice Franklin, su quello che ha fatto quella notte con Brandon Fitzsimmons e Tommy Cray e tutti sanno che è Alice Franklin il motivo per il quale Brandon è morto. 

Tutti sanno la verità su Alice Franklin, tutti sanno la loro verità. 
E quel loro va ad assumere anche un'altra connotazione: non solo veniamo informati su quello che loro pensano e sanno di Alice Franklin, ma veniamo informati soprattutto sulle loro verità personali - le cose che tacciono, le cose su cui mentono, le cose che non diranno mai ad anima viva. 
Raccontare di Alice Franklin e vedere attraverso i loro occhi come Alice cambi e venga percepita dal resto della cittadina, fornisce loro la scusa di confessarsi
E forse Alice Franklin ha o non ha dormito con due ragazzi la stessa sera al party di Elaine O'Dea e forse Alice Franklin ha o non ha causato la morte della star della squadra di football e forse le cose stanno sfuggendo di mano e nessuno si aspettava una reazione così esagerata, ma di fatto nessuno fa niente. 
Ognuno di loro ammette quietamente le proprie colpe - che forse esistono o forse no - e ognuno di loro (o quasi) si dice che Alice se lo è meritato, andando a tirare fuori eventi o comportamenti che risalgono ancora alle scuole medie per giustificarsi. 

Alice Franklin compare solo alla fine, quando è ormai sopravvissuta al terzo anno di superiori ed è cambiata - non tanto da essere irriconoscibile, ma certamente tanto da non essere più la stessa. 

Regina Afton e Alice Franklin sono entrambe due ragazze popolari che si ritrovano ad essere prese di mira dagli altri a causa di una diceria
Sono simili, ma allo stesso tempo sono diverse: sappiamo che Regina era una mean girl prima di finire sulla lista nera di Anna, mentre Alice - a dispetto di tutto quello che viene detto di lei - viene descritta come amichevole e gentile

Some Girls Are di Courtney Summers colpisce per la sua crudezza, per il modo in cui la cattiveria femminile in particolare ma umana in generale, viene rappresentata e per il modo in cui il bullismo arriva a raggiungere picchi davvero pericolosi - se anche a volte Anna sembra troppo un cliché nella sua cattiveria, la cronaca di quello che accade nelle scuole statunitensi ma anche in quelle italiane ci informa che sì, si può arrivare a picchiare un'altra persona a causa di un pettegolezzo senza prima accertarci della sua fondatezza. 
Some Girls Are esplora la storia dal punto esclusivo dell'oggetto del pettegolezzo e dell'impatto che questo ha sulla sua vita.  

The Truth About Alice di Jennifer Mathieu colpisce per il fatto che i "cattivi" non risultano poi così cattivi, non sono dei clichés - fa quasi paura leggere e rendersi conto che, ad un certo punto della nostra vita, siamo stati qualcuno o addirittura tutti loro durante la nostra adolescenza. 
The Truth About Alice esplora la storia dal punto di vista di quelli che creano il pettegolezzo e lo alimentano, mostrando come cambi la percezione di una persona in una piccola cittadina dove si conoscono tutti. 

Some Girls Are e The Truth About Alice, pur presentando delle differenze, sono di fatto la stessa storia - due facce della stessa medaglia che danno alla fine vita ad un ritratto esaustivo della complessità umana. 

E come Some Girls Are, anche The Truth About Alice mi è piaciuto davvero tanto. 


"How much did it hurt? It was like a million paper cuts in my heart. Because it was slow and not all at once. It wasn't a complete flip-flop of everything overnight. It was more gradual than that. Which was actually worse, to be honest with you. At first, it was so subtle I thought maybe I was imagining it. [..] Obviously, I wasn't imagining it. But it had to be gradual. So people would get used to it. So it would become easy for them to treat me like shit. [..] ..but I do want to say that there is one thing I've learned about people: they don't get that mean and nasty overnight. It's not human nature. But if you give people enough time, eventually they'll do the most heartbreaking stuff in the world."

6 commenti:

  1. Adoro questa recensione Alice la adoro letteralmente, cosi' intima, cosi' sentita .. Wow assolutamente wow! ❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️

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  2. Sono tanto contenta che ti sia piaciuto!
    A me ispira molto, penso che lo prenderò! Anche se allo stesso tempo mi spaventa un po', non so perché xD

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    1. Credo di capire forse - anche io ho certi libri che per quanto mi attirino, hanno qualcosa che me li fa temere.
      Non so cosa, se la tematica o altro, ma mi succede. :)

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  3. Sono una nuova iscritta ♥ Complimenti per la recensione molto toccante credo che aggiungerò il libro in wish list!

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    1. Ciao e benvenuta! :)
      Ti ringrazio, mi fa piacere se ti ha colpita! :)

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