Ma che vergogna, ci ho messo quasi un mese a finire un libro e nel frattempo sono anche sparita - fagocitata di nuovo dal lavoro, dalla stanchezza, dalla frustrazione per i chili non persi (ma devo ammettere che non più ripreso a fare attività fisica), dalle insufflazioni perché l'otite ancora non si decide a passare.
E inevitabilmente poi, quando ci metto così tanto a leggere un libro, poi la noia prende il sopravvento e recensione e giudizio ne risentono.
Titolo: Rhythm, Chord & Malykhin
Autrice: Mariana Zapata
Data di uscita: 21 agosto 2015
Pagine: 328 (Kindle Edition)
Editore: autopubblicato
Link Amazon: https://amzn.to/4fFas9O
Trama [tradotta da me]: La ventiseienne Gaby Barreto potrà anche essere un sacco di cose (leale, sarcastica, "una dei ragazzi" oppure una spina nel fianco a seconda di quale membro della famiglia lo stai domandando), ma stupida non lo è di sicuro. Quando suo fratello gemello la invita a seguirlo in tour come ragazza del merch della sua band, non è che lei si metta ad urlare per la gioia. Senza nessuna offerta di lavoro che bussa alla sua porta, un ex-ragazzo che le piacerebbe ancora tanto castrare e nessuna possibilità in vista di traslocare dalla casa dei suoi genitori a Dallas… sarebbe da stupide dire di no all'occasione di una vita. Due band, tre continenti, un tour. Trascorrere i prossimi novanta e passa giorni con tre adorabili idioti e otto perfetti estranei non dovrebbe essere un grosso problema, giusto? Se solo il cantante della band principale non avesse dei tatuaggi... una grande personalità… un corpo fantastico… e se non fosse così divertente…. Siamo realisti: Gaby non ha mai avuto speranze contro Sacha Malykhin.
Autrice: Mariana Zapata
Data di uscita: 21 agosto 2015
Pagine: 328 (Kindle Edition)
Editore: autopubblicato
Link Amazon: https://amzn.to/4fFas9O
Trama [tradotta da me]: La ventiseienne Gaby Barreto potrà anche essere un sacco di cose (leale, sarcastica, "una dei ragazzi" oppure una spina nel fianco a seconda di quale membro della famiglia lo stai domandando), ma stupida non lo è di sicuro. Quando suo fratello gemello la invita a seguirlo in tour come ragazza del merch della sua band, non è che lei si metta ad urlare per la gioia. Senza nessuna offerta di lavoro che bussa alla sua porta, un ex-ragazzo che le piacerebbe ancora tanto castrare e nessuna possibilità in vista di traslocare dalla casa dei suoi genitori a Dallas… sarebbe da stupide dire di no all'occasione di una vita. Due band, tre continenti, un tour. Trascorrere i prossimi novanta e passa giorni con tre adorabili idioti e otto perfetti estranei non dovrebbe essere un grosso problema, giusto? Se solo il cantante della band principale non avesse dei tatuaggi... una grande personalità… un corpo fantastico… e se non fosse così divertente…. Siamo realisti: Gaby non ha mai avuto speranze contro Sacha Malykhin.
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Questo è il quinto libro della Zapata che leggo e, forse perché è uno dei suoi primi e ancora non aveva affinato la sua tecnica a dovere, non si colloca tanto in alto nella mia classifica personale. Ma è anche vero che questo è stato pubblicato qualche mese dopo Kulti - con Reiner che viene pure nominato diverse volte come celebrity crush di Gaby - e Kulti è il mio secondo libro preferito della Zapata, quindi la teoria comunque non regge.
Di positivo ha che ho adorato l'ambientazione - tutto ciò che ha a che fare con musica, concerti, tour e quant'altro mi piace perché ho sempre voluto che fosse di più la mia "scena" e per quanto io l'abbia comunque sperimentata a piccole dosi, non è stato comunque abbastanza e se fossi vissuta in un posto diverso sicuramente avrei avuto più opportunità di farlo.
Sacha è stato un fantastico Fidanzato di Carta - ammetto che per come è descritto, soprattutto a livello di abbigliamento sul palco e data la mia ultima cotta musicale, non è stato difficile immaginarmelo un po' come Noah Sebastian e svenire un po' ogni volta.
Ho adorato il gruppo dei ragazzi, in particolare il fratello di Gaby e i suoi amici e compagni di avventure e misfatti sin da quando erano bambini - hanno un legame profondo di amicizia e complicità che è davvero invidiabile e ho adorato come si prendessero sempre in giro anche spietatamente alla minima occasione, ma quando c'era da essere seri e da coprirsi le spalle a vicenda si trasformassero nel tipo di persone che ti aiutano a disfarti di un cadavere senza fare domande.
Di negativo c'è un po' troppa misoginia e slut-shaming - la prima da parte dei membri della band di Sacha, che ogni tanto si lasciano andare a commenti e battute volgari e maschiliste; la seconda da parte di Gaby stessa, che molto spesso definisce tutte le altre ragazze che incontrano nel corso del tour "puttane" o comunque vestite come tali mentre lei è quella "diversa" da tutte le altre. Si può essere "una dei ragazzi" anche senza comportarsi come loro e restando comunque femminili senza per forza dover scendere ogni volta nel dettaglio di certe funzioni corporee.
E per quanto a volte i libri della Zapata vengano "accusati" di essere troppo lunghi e troppo lenti in materia di realizzazione della coppia, qua mi è sembrato che invece il romanzo fosse troppo breve per dello slow burn costruito veramente a regola d'arte come solo lei sa fare. Per quanto sia vero che Gaby e Sacha interagiscano insieme quasi fin da subito - a differenza del primo 25% di Kulti in cui Sal e Reiner non hanno pressoché alcun contatto - qui mi è mancato qualcosa. Non ci sono state le scintille da enemies-to-lovers di Ivan e Jasmine o Sal e Reiner o la quasi animosità che Vanessa prova per Aiden - Lenny e Jonah manco li nomino perché quasi non me li ricordo, ecco quanto quel libro della Zapata mi è piaciuto o rimasto impresso. Sì, questa di Gaby e Sacha è stata una cosa placida e tranquilla, costruita con calma e perizia e sì, magari nella vita reale molte storie nascono proprio così, ma da un libro della Zapata mi aspetto altro - mi aspetto una tensione tra i protagonisti così elettrica che non vedi l'ora di fulminarti con loro e che qui, forse per tutte le cose che ho elencato sopra in apertura, non ho trovato.
Ribadisco, magari letto senza mille altre cose a cui pensare e mille altre interruzioni, forse ora avrei un quadro più integro e coesivo del libro invece che ricordi di scene che spaziano di qua e di là perché nel frattempo è passato quasi un mese. Insomma, non il mio libro preferito della Zapata, ma neanche il peggiore.