venerdì 7 ottobre 2022

[Recensione] "Keep Holding On" di Susane Colasanti

Avete mai riletto un libro a distanza di anni, quasi un decennio? 
La vostra opinione è rimasta la stessa oppure è cambiata?


Titolo: Keep Holding On
Autrice: Susane Colasanti
Data di uscita: 31 marzo 2012
Pagine: 202 (copertina rigida)
Editore: Viking Juvenile
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Trama [tradotta da me]: La vita di Noelle si basa solo sulla sopravvivenza - neanche la sua migliore amica sa quanto venga bullizzata oppure i modi in cui sua madre si dimostra noncurante. Noelle ha tenuto così tanto della sua vita nascosto che quando la sua cotta di lunga data Julian Porter comincia a prestarle attenzione, lei è assolutamente terrorizzata. Certamente è più sicuro restare nascosta che rischiare il dolore di un cuore infranto ma, quando l'antagonismo dei suoi compagni di classe inizia a prendere una pessima piega, Noelle capisce che è arrivato il momento di farsi valere--e di farlo anche per l'amore di chi non la vuole veder mollare.
 
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TRIGGER WARNING: bullismo, pensieri suicidi e autolesionisti, suicidio di un personaggio secondario (off-screen), problemi famigliari. 
 
 
A volte i ricordi sono ingannevoli - o forse è la percezione delle cose che cambia con il tempo e con noi. Questo libro l'avevo "leggiucchiato" ormai quasi dieci anni fa, subito prima di iscrivermi a Goodreads o immediatamente dopo. All'epoca cercavo principalmente libri che parlassero di bullismo e vuoi perché otto o nove anni fa erano comunque otto o nove anni fa oppure perché nel frattempo sono diventata io un'altra persona, al tempo ricordo che mi avesse colpita molto di più mentre adesso che l'ho (ri)letto per bene tanto da segnarlo finalmente su Goodreads, sono rimasta un po'... meh. 
 
Intanto però devo dire che sono contenta che qui non ci sia il ragazzo che arriva a salvare la protagonista e magicamente va tutto a posto - anzi, e per fortuna. Ricordavo una presenza più massiccia di Julian e invece quasi non lo si vede interagire con Noelle se non all'inizio e alla fine del romanzo - che anche qui mi chiedo poi come si arrivi alla dichiarazione d'amore, ma vabbè. Cioè, si intuisce che sono amici, che si parlano più o meno regolarmente da anni prima dell'inizio delle lezioni e tra una lezione e l'altra, che lui è a conoscenza della sua presenza e non fa parte dei bulli (ma non fa nemmeno neanche tanto per farli smettere), però resta tutto fuori dalle pagine quindi il lettore rimane un po'... meh, nel senso che si domanda questi sentimenti da dove saltino fuori. 
 
Noelle per il resto non ha una vita facile - sua madre si disinteressa completamente di lei, non fa che lamentarsi del suo lavoro e incolpare Noelle di averle rovinato la vita con la sua esistenza. Sono povere che vivono in un paese ricco e Noelle percepisce sempre il confronto con gli altri, che la bullizzano soprattutto per questo. Per certi aspetti ancora oggi mi sono sentita vicina a Noelle, per altri invece no. Molte delle sue rimostranze riguardano il cibo - la mancanza di esso oppure la sua qualità e ci sta, nel senso che Noelle è sicuramente malnutrita e tutti, potendoselo permettere, preferirebbero un pasto come si deve e frutta e verdura fresche. Ma se hai veramente fame ti accontenti di quello che c'è, che sia anche il cibo del McDonald's oppure un'insalata di patate che tua madre mette a tavola - ovvio che a poter scegliere uno ha delle preferenze, ma quando hai veramente fame non stai a guardare se le verdure vengono da una confezione di latta. 
 
Il bullismo a scuola è diverso, ha toccato un'altra corda dentro di me - sebbene anche qui in parte sì e in parte no. Forse perché alle medie mangiavamo tutti in mensa e al liceo non si stava a badare se ti portavi il tramezzino da casa, se prendevi qualcosa alle macchinette oppure se andavi dal paninaro a prenderti la pizza o il panino. Il fatto che prendessero in giro Noelle per il suo pranzo - o meglio, per quello che riusciva a mettere insieme come pranzo - è qualcosa che forse non capirò mai forse perché io venivo presa in giro per il mio aspetto e basta, al massimo quando ero alle medie c'era la distinzione tra chi veniva dalla campagna e chi stava in paese. Magari per chi sta in una Milano è diverso e assomiglia a quello che ha vissuto Noelle. 
 
Ricordo che quando lo "leggiucchiai" all'epoca, mi sentii più coinvolta da Noelle e dalla sua storia. La narrazione molto frammentata - ma sicuramente adatta ad esprimere quanto Noelle si senta fuori posto e si alieni da tutto e da tutti - però spesso non mi ha permesso di sentirmi coinvolta emotivamente quanto avrei voluto e dovuto. Anche Some Girls Are di Courtney Summers ha una narrazione simile, ma quella di Regina è tutta un'altra storia e la Summers è la Summers.  
 
Ho comunque apprezzato il momento in cui Noelle decide di farsi valere e che ne ha abbastanza di subire in silenzio, grazie anche all'aiuto della sua migliore amica Sherae e del sostegno inaspettato di Simon, un altro compagno di classe. Ho trovato che anche loro però non intervenissero abbastanza in difesa di Noelle - ed è vero che Sherae ha anche lei il suo bel carico a cui pensare (SPOILER: il suo ormai ex-ragazzo non si è fermato quando lei ha detto "stop" e di fatto l'ha violentata e ora non la lascia in pace perché nemmeno capisce cos'ha fatto di sbagliato), ma sarà che io avevo delle persone che erano sempre pronte a difendermi e quindi l'indifferenza di chi ti dovrebbe essere più vicino non l'ho sperimentata, il resto del bullismo quando ero sola invece sì.
 
Insomma, credevo che mi sarebbe piaciuto di più ad una seconda lettura - credevo l'avrei amato come nel 2013 o forse 2014. Ha dei punti molto forti a livello emotivo che mi hanno fatta arrabbiare, stare in ansia e sottolineare molte frasi, ma ci sono stati altri momenti in cui mi sentivo distaccata da Noelle e dalla sua storia - ci ho messo di più a leggere questo libro che altri che avevano molte più pagine. Anche di Julian avevo un altro ricordo, più presente e più da Fidanzato di Carta, ma viste le premesse della trama che mi avevano fatto presagire il peggio a questo punto sono contenta che sia andata così. 
 

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