lunedì 18 aprile 2022

[Recensione] "Una Cenerentola a Manhattan" di Felicia Kingsley

Ultimamente non ho mai voglia di mettermi a fare un WWW Wednesday, ma dovrò decidermi visto che - seppure lentamente - comunque leggo e quindi di aggiornamenti ce ne sarebbero. Intanto vi lascio la recensione dell'ultimo libro che ho concluso.
 
 
Titolo: Una Cenerentola a Manhattan
Autrice: Felicia Kingsley
Data di uscita: 8 novembre 2018
Durata: 11H 4min (Audible Edition)
Editore: Newton Compton Editori
Link Amazon: https://amzn.to/3uNiM3h

Trama: “Un paio di scarpe possono cambiarti la vita” è una frase che non ha mai convinto Riley, e i colpi di fulmine per lei sono sempre stati e rimangono un fenomeno atmosferico. Orfana da quando aveva dieci anni, a ventisette ha tutt’altro a cui pensare: una matrigna succhia-soldi che le inventa tutte per ostacolarla; due sorellastre aspiranti web star, sempre impegnate a tiranneggiarla; tre lavori che deve fare per riuscire a vivere nella Grande Mela; e, per non farsi mancare nulla, il romanzo a cui sta lavorando da due anni e che sogna di poter pubblicare. Ma a New York le occasioni sono dietro l’angolo e un galà in maschera a Central Park potrebbe rappresentare il trampolino perfetto per realizzare il suo sogno. Quello che Riley non ha considerato è che a una festa del genere si possono fare anche incontri inaspettati… E proprio per colpa di uno speciale paio di scarpe si ritrova, proprio lei, da un giorno all’altro, a diventare la protagonista della favola più romantica di sempre nella città dove tutto può succedere.

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Terzo libro che leggo della Kingsley - e dai primi due sono passati due anni. 
Devo dire che con questo è andato meglio rispetto ai precedenti, ma ancora non mi sbilancerei nel dire che questo libro e i suoi personaggi mi siano entrati nel cuore o che mi abbiano emozionata. 

Questo è un retelling moderno di Cenerentola, ambientato nella fascinosa e fastosa Manhattan - dove tutto un po' ricorda Gossip Girl per quanto riguarda New York e con le case al mare negli Hamptons a me venivano in mente Royal Pains e Revenge

Gli elementi della fiaba ci sono tutti: dalla giovane ragazza rimasta orfana alla matrigna cattiva, dalle due perfide sorellastre che condividono un unico neurone allo scapolo d'oro ambito da tutte. E come non citare la famosa scarpetta, in questo caso una Louboutin? A fare da fate madrine a Riley nella notte del ballo abbiamo invece una vecchia vicina di casa e madre surrogata, Diva, e Romeo, collega e amico. 

Riley Moore è vicina alla trentina, ma deve fare praticamente quattro lavori per potersi mantenere - in quanto Mathilda, la matrigna, la usa come schiava e se potesse non pagarle nemmeno il minimo sindacale alla rivista che una volta apparteneva alla madre di Riley, lo farebbe senza alcuna esitazione. 
Per amore di Stylosophy quindi Riley accetta di restare e sopportare tutte le angherie, comprese quelle di vedere le proprie inette sorellastre venire promosse ad una posizione che manco interessa loro. Di sera fa la barista in un locale gay e intanto lavora anche al suo romanzo, consapevole che dovrà proporlo sotto pseudonimo maschile se vuole sperare di essere notata e pubblicata dalla casa editrice dei suoi sogni. Ma come fare arrivare il libro all'editore? 
L'unico modo è imbucarsi al gala e, vestita e truccata di tutto punto tanto da sembrare una principessa, riesce ad infilare la chiavetta USB con il suo romanzo nelle tasche giuste. Qui però incontra un uomo, rimasto assolutamente folgorato dalla sua bellezza - quell'uomo è Jesse, direttore di una rivista digitale, casanova appena eletto scapolo d'oro che improvvisamente non ha occhi che per la sua principessa. Le ore che passano insieme chiacchierando, camminando e baciandosi passano in un soffio e, come fiaba comanda, allo scoccare della mezzanotte Riley deve fuggire se non vuole essere scoperta - lasciandosi alle spalle quindi una scarpetta da 150.000 dollari e uno sconcertato Jesse, che non è riuscito a vederla in faccia senza mascherina e non ha neanche saputo il suo nome. 

Oltre quindi ai suoi problemi quotidiani, Riley si trova alle prese con una probabile causa per furto e smarrimento di scarpe esclusive e al centro di una campagna mediatica ad opera di Jesse, in cui tutta New York cerca di rintracciare la misteriosa Cenerentola. 


Questo libro è stato un intrattenimento piacevole, ma non mi ha fatta impazzire. 
Penso che in parte sia dovuto allo stesso motivo che mi aveva causato problemi con The Spanish Love Deception - magari cartaceo in mano fa un altro effetto, ma più di otto ore di romance in audio (in questo caso sono undici) per me sono un crimine contro l'umanità. Di fatto gli eventi cardine sono davvero pochi e per tutto il tempo la storia sembra quasi infarcita di cose inutili solo per allungare - abbiamo principalmente una Riley fin troppo sottomessa e accomodante, sempre presa a destreggiarsi tra mille identità e senza mai venire allo scoperto con anche solo una di esse quando chiaramente arriva il momento di sputare il rospo e pulirsi la coscienza. Lei e Jesse, che si incontrano per la seconda volta in altre circostanze, sono carini quando sono insieme (anche se poi pure lì, ad un certo punto, finiamo per focalizzarci solo sull'aspetto amici con benefici e un bel pezzo di libro passa così) - presi da soli un po' meno. Lui poi ha dei momenti da vero sciovinista.
 
E capisco la fedeltà alla fiaba originale, ma qui non potevamo dargli un twist diverso? Per me è stato incomprensibile un po' come lo è sempre stata per me la questione Clark Kent/Superman - possibile che nessuno lo riconosca? Cambiano solo gli occhiali! 
A parte l'atteggiamento da stalker di Jesse - questa infatuazione così potente per Cenerentola da sognarsela di notte, fare un altarino alla scarpa e tappezzare New York di una sua foto che fa pure un po' paura - i due comunque si sono parlati per ore, hanno trascorso tempo insieme presumo memorizzando la voce e i manierismi l'uno dell'altra, si sono pure baciati. Possibile che basti una semplice mascherina di pizzo a mezzo viso per far sì che non si riconoscano? Capisco che New York è immensa, ma avanti! 

Un'altra cosa che mi ha fatta storcere il naso è stato l'assioma quasi scontato di capelli lunghi/vestitini/tacchi uguale a femminilità, mentre Riley che ama tenersi i capelli corti e indossare camicie e canotte oversize è sempre sempre criticata da chi la circonda. Anche le sorellastre vengono definite come brutte e stupide, una secca come un'acciuga a dieta e l'altra in sovrappeso che pensa sempre al cibo, tanto che viene da chiedersi perché Mathilda - così attenta alle apparenze - voglia per forza metterle in mostra nel jet set di quelli che contano invece che spedirle lontano. In fondo, dato l'istinto materno non pervenuto, lei stessa è la prima a riconoscere che non valgono niente. 

Come romanzo di intrattenimento non è stato male, ma non c'è stato nulla che mi abbia fatta emozionare - né la rivisitazione di Cenerentola, né la coppia protagonista. 
Mi sono piaciuti invece i signori Paulson, i vecchi e anziani vicini di casa di Riley che la amano come una figlia e la supportano sempre, e la descrizione di una New York sembra prendere vita davanti agli occhi di chi legge/ascolta. 
Il finale è stato affrettato, troppo breve rispetto al resto e un po' anticlimatico. 

Proverò ancora con la Kingsley - ci sarà pure un romanzo che farà breccia prima o poi, no?

2 commenti:

  1. Avevo sentito parlare molto di questo romanzo, ma purtroppo non è riuscito a convincermi al 100%. La trama è carina, così come i riferimenti a Cenerentola, ma sarebbe potuto essere sviluppato ancora meglio :/

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    1. Sinceramente mi aspettavo qualcosa di più frizzante! >.<

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