mercoledì 20 aprile 2022

[Recensione] "La verità è che non ti odio abbastanza" di Felicia Kingsley

Confesso che avrei voluto pubblicare finalmente un aggiornamento del WWW Wednesday, ma la verità è che ieri sera ho continuato a procrastinare finché non mi è passata la voglia - la voglia non solo di scrivere il WWW, ma anche questa recensione.
 
La verità è che mi sta anche passando la voglia di tenere vivo il blog - non è neanche perché ormai i blog sono sorpassati e l'engagement è molto inferiore rispetto a quello anche solo di un anno fa, ma è solo perché lavorando il tempo è già poco di suo e "sprecarlo" a battere su una tastiera quando potrei fare altro (leggere, guardare un film, semplicemente dormire) mi fa rizzare i capelli sulla nuca. 
 
Vorrei mollare tutto, ma confesso anche che mi mancherebbe - fosse anche solo per tenere traccia di ciò che leggo e di cosa ne ho pensato.
 
 
Titolo: La verità è che non ti odio abbastanza
Autrice: Felicia Kingsley
Data di uscita: 4 novembre 2019
Durata: 10H 31min (Audible Edition)
Editore: Newton Compton Editori
Link Amazon: https://amzn.to/3jPn9ol

Trama: Lexi è una principessa, non delle favole, ma dell’Upper East Side. La sua vita perfetta da facoltosa ereditiera di un impero finanziario scorre tra feste esclusive e shopping sfrenato nel quartiere più lussuoso di New York. A ventisette anni ha già la certezza di un futuro luminoso, di aver vinto la partita, almeno finché un affascinante sconosciuto non le cambia le carte. Il principe azzurro? No, è Eric Chambers, detective di punta dell’FBI, che sta indagando su una truffa miliardaria in cui è coinvolta la famiglia Sloan, venuto a spodestarla dal suo trono. Tanto attraente quanto ruvido e poco disponibile, Eric la reputa viziata e superficiale, e la tratta con distacco e indifferenza. Tra i due è subito guerra. Con tutti i suoi beni confiscati, Lexi si ritrova in mezzo a una strada da un giorno all’altro, ma lei non ha nessuna intenzione di rimanerci. Anzi! Se Eric le ha tolto tutto, dovrà essere lui ad aiutarla e Lexi non accetterà un no come risposta, almeno finché non sarà riuscita a riabilitare il nome della sua famiglia, anche perché lei sarebbe una preziosa risorsa per le indagini. Riusciranno l’ereditiera che cuoce i toast usando il ferro da stiro e l’integerrimo detective di Brooklyn a collaborare senza scannarsi? O senza… innamorarsi?

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Stavolta ce l'abbiamo fatta - stavolta un romanzo di Felicia Kingsley mi è piaciuto davvero tanto. Certo, non al punto di dargli il massimo dei voti perché qualche difettuccio ce l'ha, ma è stato comunque nettamente superiore ai tre precedentemente letti. 

Lexi è un personaggio fantastico, una ricca ereditiera che non si è mai dovuta preoccupare dei soldi e ha sempre potuto comprarsi tutto quello che voleva, ma che possiede anche un gran cuore - è sempre stata gentile con le persone al suo servizio, da piccola faceva i "capricci" per poter regalare i suoi giocattoli nuovi alla figlia della domestica e dona sempre consistenti somme di denaro al centro per ipovedenti perché l'hanno molto aiutata quando era piccola, diagnosticandole una degenerazione progressiva della cornea e per la quale forse le servirà un trapianto in futuro. 

Il giorno in cui la sua famiglia entra nell'occhio del ciclone mediatico a causa di uno scandalo è uno dei più brutti della sua vita - addio alla sua reputazione, addio ai soldi, suo padre rischia di finire in galera e il fidanzato e le sue amiche improvvisamente hanno impegni improrogabili che impediscono loro di aiutarla o anche solo di vederla. 
Ma Lexi non si perde d'animo e non ha intenzione di andarsene da New York per dare voce alle malelingue, oh no - per Lexi l'unica soluzione è pretendere aiuto proprio dall'uomo che le ha congelato i beni e la vita: l'agente federale rigoroso e integerrimo, sezione White Collar, Eric Chambers. 
In fondo non le sembra di chiedere nulla di troppo: con solo duecento dollari in tasca e i vestiti che indossa, a chi altro potrebbe chiedere cibo e un tetto sopra la testa?


Diciamoci la verità: le premesse sono surreali. 
Dove si è mai visto che un agente si prenda praticamente in casa - perché anche se Lexi "vive" nel ripostiglio delle scope di fronte all'appartamento di Eric, di fatto è sempre da lui - una sconosciuta che, se proprio non è l'oggetto delle sue indagini, comunque fa parte della stessa famiglia?
 
Eppure in questo romanzo funziona. 
Lexi ed Eric formano un'accoppiata formidabile, fatta di sarcasmo e irriverenza, confini e spazi personali che non esistono in quanto Lexi letteralmente invade la vita di Eric e lui non può fare niente per impedirlo. Lui, rude e brusco nei modi, ma comunque gentile, virile senza scadere nel macho, compassionevole a modo suo, sulla carta è l'uomo perfetto - mi è mancato tanto non avere il suo punto di vista perché avrebbe contribuito a dare un valore aggiunto alla storia e anche perché parecchi dei momenti della costruzione del loro rapporto, fatti di colazioni e cene insieme nell'appartamento di lui, ci vengono presentate come qualcosa di già accaduto senza che lo vedessimo con i nostri occhi quando scopriamo a che punto dell'anno siamo. 

Lexi è strepitosa - come si impara ad essere poveri? 
Avete mai visto 2 Broke Girls? Ecco, fatevi davanti una Caroline Channing, principessa dell'Upper East Side che si ritrova improvvisamente senza soldi dopo che suo padre è stato arrestato per truffa finanziaria. Non sa come funzioni la metro, non sa come si fa la spesa - in generale non sa come ci si arrangi quando ti devi rimboccare la maniche, quando da Manhattan finisci a Brooklyn. Caroline aveva incontrato Max, Lexi ha dalla sua parte Eric e Brianna, un'amica più vera di quante ne abbia mai avute. 

Questa storia e i suoi protagonisti sono brillanti, divertenti, simpatici e fanno bene al cuore - più di una volta mi sono ritrovata a ridere a voce alta per gli scambi di battute tra Lexi ed Eric. Avrei voluto il punto di vista di quest'ultimo, avrei voluto più momenti tra loro da vivere che mi dessero l'impressione di uno slow burn che cresce, avrei fatto a meno del classico trope del "segreto" taciuto messo lì per creare drama - cosa appena letta in Una Cenerentola a Manhattan, ma se lì c'erano svariate identità di Riley da proteggere/svelare, quindi la cosa si sarebbe potuta fare prima perché non c'erano le stesse premesse e il rapporto tra Lexi ed Eric era molto diverso rispetto a quello di Riley e Jesse. 

Nel complesso comunque mi è piaciuto davvero tanto, finora il migliore della Kingsley che ho letto e credo che sul prenderlo cartaceo ci farò un serio pensierino. 

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