venerdì 29 aprile 2022

[Recensione] "9 Novembre" di Colleen Hoover

Ammetto che la voglia o l'energia per tenere il blog attivo e funzionante scarseggiano sempre di più - e mi dico che lo faccio anche per me, per la mia memoria, ma sempre più spesso finito un libro vorrei passare subito al successivo senza questa fase intermedia. Vediamo se prima o poi mi passa.


Titolo: 9 Novembre
Titolo originale: November 9
Autrice: Colleen Hoover
Data di uscita: 20 ottobre 2016
Data di uscita originale: 10 novembre 2015
Durata:
10H 54Min (Audible Edition)
Editore: Leggereditore
Link Amazon: https://amzn.to/3xZ1z9c

Trama: È il 9 novembre quando, durante un pranzo con il padre, Fallon incontra Ben per la prima volta. È un giorno speciale per lei, non solo perché sta per trasferirsi da Los Angeles a New York, ma anche perché ricorre l’anniversario dell’evento che ha segnato per sempre la sua vita, il terribile incendio che le ha lasciato cicatrici su gran parte del corpo, impedendole di continuare la sua carriera da attrice. Contro ogni previsione, la conoscenza tra i due si trasforma subito in qualcosa di più, ma Fallon sta per partire e sembra esserci tempo solo per il rimpianto. Come per strappare al destino quell’inevitabile separazione, Ben le promette allora che scriverà un romanzo su di loro, proponendole di ritrovarsi il 9 novembre di ogni anno, fino a che non ne compiranno ventitré. È così che ogni 9 novembre i due protagonisti aggiungono un nuovo capitolo alla loro storia, finché qualcosa non arriva a sconvolgere le loro promesse e a mettere alla prova i loro sentimenti, tra i dubbi di Fallon e le mezze verità di Ben. 

--- ---

Secondo tentativo con Colleen Hoover e, se già non ero rimasta impressionata da L'incastro (im)perfetto, devo dire che stavolta non è andata meglio - anzi. 

Ho sempre sentito parlare di questo libro (così come quello nominato appena sopra, come uno dei più strazianti dell'autrice) ma devo dire che io sono rimasta alquanto indifferente, sia alla storia che ai personaggi. 

Le premesse perché mi piacesse c'erano tutte: il primo incontro tra Fallon e Ben avviene quando quest'ultimo interviene in una discussione tra la ragazza e il padre e si finge il suo ragazzo. Accade il 9 novembre, una giornata che per Fallon è sempre tragica in quanto segna l'anniversario dell'incendio che le ha stroncato la carriera da attrice - oltre a lasciarle terribili cicatrici da ustione e non prendendosi per poco la sua vita. 
 
Per ricominciare sta per trasferirsi a New York e, in un colpo di testa, decide di passare la giornata con Ben prima di partire - sarà solo un incontro occasionale e forse non si rivedranno mai più, quindi perché no? 
Entrambi scoprono di avere una certa sintonia, Ben sembra guardarla come se non vedesse affatto le sue cicatrici - o forse le vede e proprio per questo la trova bellissima perché è sopravvissuta e pertanto non dovrebbe nascondersi - e a causa di questa sintonia decidono che si rivedranno ogni 9 novembre, ignorandosi per tutto il resto dell'anno e vivendo ognuno la propria vita. D'altronde Fallon ha diciotto anni e non ha nessuna intenzione di avere una relazione, perlomeno non adesso - sua madre le ha sempre detto che una ragazza deve prima scoprirsi e conoscersi e questo non può accadere prima dei 23 anni. Così lei e Ben si incontreranno ogni 9 novembre per cinque anni e se è destino, allora staranno insieme - intanto Ben scriverà il romanzo della loro storia e lo aggiornerà dopo ogni incontro annuale. 

Ma ovviamente i drammi non mancano e la vita si mette in mezzo. 


Dunque, nonostante sia Fallon che Ben siano grandi lettori e detestino l'instalove - proclamando quindi che il loro non lo sia e che vogliono evitarlo come la peste - di fatto è un instalove a tutti gli effetti. 
Perlomeno per come sono fatta io, non esiste che due persone si vedano solo un giorno all'anno senza nemmeno sentirsi per telefono o social media o email per tutti gli altri 364 giorni e si proclamino presi come al primo incontro e innamorati - per come sono fatta io, lontano dagli occhi, lontano dal cuore. 

Entrambi presentano caratteristiche e aspetti decisamente problematici. 
Ammettendo anche che sia amore, quale persona non lo afferrerebbe al volo e aspetterebbe cinque anni prima di concedersi di amare qualcuno solo perché a tua madre è andata male e questa ti dice che prima dei 23 anni non sei matura abbastanza per avere una relazione? Fallon invece segue tutto alla lettera - salvo poi avere il cuore spezzato in un certo 9 novembre nel corso degli anni in cui la vita per Ben è andata avanti, essendo poi anche stata lei a (re)spingerlo accanto alla sua famiglia nel momento dei bisogno. 
Ben, dal canto suo, ha atteggiamenti e frasi estremamente tossiche: Fallon è riluttante sul piano fisico della relazione perché si vergogna delle sue cicatrici e si sente a disagio e insicura; tuttavia vuole essere lui a decidere come si deve vestire visto che "paga la cena e vuole avere qualcosa di bello da osservare", non vede la riluttanza di Fallon e non accetta un no come risposta, tanto che ad un certo punto se ne esce con un "dimmi ancora di no" - perché, uno non era sufficiente? Il classico caso in cui no vuol dire forse e poi forse vuol dire

Anche Ben ha subito un trauma il 9 novembre quando aveva 16 anni - ma questo non giustifica la cosa. Anzi, ho trovato opinabile pure il modo in cui la Hoover ha gestito il trauma di Ben - e non posso dire in che modo altrimenti farei spoiler a chi non ha ancora letto il libro. Sul serio non c'era un altro modo? Già mi traumatizzi il ragazzo, possibile che fosse necessario farlo in maniera così brutale? 

E poi arriviamo al plot twist che, veramente, anche no. 
E, oltre a tutte le omissioni e bugie che ci stanno intorno, Fallon ci casca pure con tutte le scarpe. Santo cielo - io sarei ricorsa proprio a quattro calci dove non batte il sole e la scelta di Fallon è per me del tutto incomprensibile. 
È vero che di base di salvano a vicenda, che Fallon parte come personaggio fragile salvo poi trovare di nuovo la forza di mostrarsi al mondo e Ben, che sembra sempre sapere tutto e avere fiducia in sé, alla fine sia il personaggio più spezzato della coppia... eppure non mi sono mai sentita coinvolta.

L'ultimo della Hoover che mi ispira è It Ends With Us, ma può aspettare ancora un po'. 
 

Nessun commento:

Posta un commento