venerdì 16 giugno 2017

Il fascino del gentiluomo: Heathcliff - "Cime Tempestose" di Emily Brontë

Oggi tocca a me parlarvi di uno dei personaggi maschili che ha segnato la letteratura e se sono qui oggi a farlo è per merito di Susy del blog I miei magici mondi - che ringrazio per avermi coinvolta. Oltretutto questo progetto mi ha anche dato l'opportunità di leggere un classico che era mia intenzione recuperare da molto tempo e la cui recensione, se ve la siete persa, la trovate QUI

Ma non siamo qui oggi per parlare di Cime Tempestose in generale, bensì del suo tormentato, oscuro e scontroso protagonista maschile: Heathcliff.




Credo sia doveroso precisare una cosa: a mio modesto e umile parere, Heathcliff NON è affatto un gentiluomo. Come avrete già avuto modo di intuire se avete letto la mia recensione, ho detestato Heathcliff con tutto il cuore. 


Facciamo la sua conoscenza quando il signor Earnshaw torna a casa dai suoi figli dopo un viaggio di lavoro da Liverpool accompagnato da un ragazzetto che ha tutta l'aria dello zingaro: è povero, orfano, di origini sconosciute e il signor Earnshaw non se l'è sentita di lasciarlo là in balia di se stesso. 
Questo ragazzetto viene chiamato Heathcliff, come un figlio che i coniugi Earnshaw avevano perso anni prima ma questi non viene affatto visto come un fratello, anzi - quando i due fratelli Earnshaw scoprono che per portare a casa Heathcliff il padre ha perso o rotto i regali che aveva preso loro, Hindley gli dedica subito il suo odio e Catherine gli sputa addosso. Persino Ellen Dean, domestica a servizio a Wuthering Heights e futura governante, lo lascia a dormire in corridoio negandogli un letto. 

Dovremmo provare pena per Heathcliff, vero? Già, dovremmo. 
Peccato che Heathcliff non renda per niente le cose facili al lettore e non è perché sin dalla sua prima apparizione viene descritto come uno zingaro, cupo e con occhi malevoli e un aspetto demoniaco - anche il suo carattere si rivela nero come il suo aspetto. 
Avendo dalla sua parte il favoritismo del padrone, Heathcliff si prende le libertà che vuole e con Hindley sarà sempre uno scontro senza fine, con il primo che minaccia di riferire tutto al signor Earnshaw se Hindley non gli cede quello che vuole o se lo picchia e con il secondo che non vede l'ora di essere lui il padrone per fargliela pagare. 
Il loro è odio che genera altro odio e così fino alla fine. 

Con Catherine, dopo quella scaramuccia iniziale, nasce qualcosa di profondo e indissolubile. Sono anime affini, selvagge, dove va uno l'altro lo segue, si perdono nella brughiera e se ne fregano delle conseguenze. 
Una volta ho letto una frase tratta da un libro (che però non possiedo) e che, più o meno, dice che l'amore a prima vista dovrebbe farti fuggire perché si tratta delle parti oscure dentro di te che riconoscono le parti oscure dentro l'altro. Credo che sia perfettamente azzeccata nel caso di Catherine e Heathcliff, hanno tutti e due un carattere egoista e arrogante e una visione che non va oltre loro stessi. 
La loro vita continua così, fianco a fianco, incuranti del basso rango di lui anche quando Hindley lo relega alla stregua di un domestico negandogli l'istruzione a cui prima aveva accesso. Non basterebbe questo a tenerli separati, se non fosse che poco tempo dopo Catherine conosce i Linton e rimane in qualche modo affascinata dalla vita aristocratica, con la sciocca convinzione che sposando Edgar possa aiutare Heathcliff ad elevare la sua posizione tramite i soldi del marito. 

Heathcliff sparisce per due anni, torna con un aspetto più signorile e con più soldi, ma anche più violento e spietato di prima. 
La sua missione è vendicarsi dei Linton per avergli portato via Catherine - anche se, a mio parere, Catherine ha fatto tutto da sola. 

Heathcliff si vede privato della sua anima quando Catherine muore e prega che il fantasma di lei venga a tormentarlo pur di vederla. Anela il momento in cui saranno di nuovo riuniti, ma questo non gli impedisce di portare a compimento il suo piano di distruzione di due famiglie. 

Heathcliff viene spesso paragonato ad una bestia e ad un demone per il suo aspetto e per i suoi modi. È crudele, calcolatore, convinto di non commettere alcun male perché dal suo punto di vista sta solo riparando ad un torto subito. La sua è una vendetta a 360 gradi perché non si accontenta di far soffrire, lui vuole proprio annientare i Linton e gli Earnshaw senza pietà per nessuno. 
Si impossessa delle terre di Hindley e costringe suo figlio Hareton a condurre una vita simile a quella che ha vissuto lui, negandogli istruzione e dignità e intrappolandolo in quella che è una vera e propria sindrome di Stoccolma. 
Sposa Isabella Linton per fare un dispetto ad Edgar e poi è violento con lei perché è una Linton e ne ha tutto l'aspetto. Se ne frega del figlio che ha con lei fino a quando questo non gli può tornare utile per spogliare Edgar Linton di tutto quello che possiede: sua figlia Catherine e Thrushcross Grange.  
Il giovane Linton Heathcliff è un ragazzetto malaticcio, disprezzato dal suo stesso padre perché non gli assomiglia affatto ma costretto a restare in vita fino a quando il piano di Heathcliff non sarà compiuto. Ed è proprio qui che Heathcliff dà il peggio di sé, arrivando persino a picchiare e terrorizzare Catherine Linton pur di ottenere ciò che vuole. 
Odia con una ferocia cieca Catherine, Hareton e Linton perché oltre a vedere in loro tutto ciò che le due famiglie gli hanno portato via, nei primi due vede anche lei e da una parte non li può guardare, ma dall'altra impedisce loro di andarsene. 

Heathcliff è crudele, vendicativo, violento e arriva persino a picchiare ragazzine e animali - è un mostro che compie azioni assolutamente abberranti. 
La natura di quello che prova per Catherine diventa ossessione, diventa pazzia, diventa qualcosa che terrorizza. Non saprei dire se Heathcliff sia nato così o se l'essere dovuto sopravvivere a Liverpool da solo e l'essersi visto negato l'accoglienza appena arrivato a Wuthering Heights l'abbiano spinto a diventare così malvagio. Ma una volta stabilito un contatto con Catherine sono rimasti sempre e solo loro due, completamente chiusi a tutte le altre persone e quindi negando - e negandosi - la possibilità di amare ed essere amati da qualcun altro. 

Heathcliff è un antieroe e se mi permettete di intrattenervi ancora un po' con questo post, vi spiego perché ci sono antieroi che in qualche modo mi piacciono e altri che detesto con tutto il cuore.  

Se bazzicate qui da un po', allora saprete che Una folle passione di Ron Rash è uno dei miei libri preferiti. La sua protagonista, Serena Pemberton, è un'antieroina e io sono rimasta sinceramente affascinata da lei. Anche lei è spietata, anche lei commette nefandezze e ne commissiona altre al suo sottoposto, ma nel suo caso è tutta una questione di potere e ambizione. 
Lo stesso dicasi per Francis Urquhart di House of Cards di Michael Dobbs (Frank Underwood nella versione televisiva americana) - in politica a quanto pare tutto è lecito e ci si spinge fino all'impossibile pur di ottenere quello che si vuole. 
Loro sono antieroi, spietati e ambiziosi e bramosi di potere - però mi piacciono. Sono calcolatori, ma la loro non è esattamente crudeltà - è più un'indifferenza verso chi ritengono un ostacolo sul loro cammino. Magari è premeditata, ma la vedono come un rischio necessario. 

Un altro antieroe che mi piace - e dovreste saperlo se frequentate il mio blog da un po' - è Slade Wilson dell'universo di Arrow. Con lui la questione è già diversa perché lui sì, mira alla vendetta nei confronti di Oliver e se seguite il telefilm sapete quello che ha fatto a sua madre. E non so se sia la sindrome da crocerossina insita in ogni donna che crede di poter redimere un uomo, ma ripenso al primo Slade Wilson quando era ancora un amico e un alleato e un padre prima che il Mirakuru agisse sulla sua personalità dopo la morte della donna che amava. 
Anche Slade Wilson brama vendetta nei confronti di Oliver, lo vuole vedere soffrire facendo del male a chi ama ma, per quanto possa sembrare paradossale, la sua vendetta è in qualche modo "circoscritta" al solo Oliver - non ha brame di onnipotenza. È crudele, ma in modo mirato. 
Chi invece è crudele in maniera indiscriminata è il Damien Darhk della quarta stagione e lui sì che l'odiato profondamente perché così bramoso di potere da arrivare a progettare un intero genocidio, scegliendo di proteggere solo persone che l'hanno pagato profumatamente o che sarebbero potute tornargli utili. 

Tornando nell'ambito della letteratura e sempre in tema di paradosso, non ho odiato Voldemort neanche un decimo di quanto ho odiato Heathcliff. Voldemort lo vedo un po' alla stregua di Serena Pemberton e Francis Urquhart: persegue i suoi scopi e tutti gli altri sono "effetti collaterali". 
Dolores Umbridge, lei sì che è tutta un'altra storia - lei sì che è crudele in maniera indiscriminata, tanto che ancora mi prudono le mani se ripenso alla voglia che avevo di scagliare il libro fuori dalla finestra per la rabbia. 

Voi potreste dire che allora dovrei odiare un serial killer sociopatico come Dexter Morgan, ma a Dexter è stata insegnata una sorta di morale. È vero che a lui piace uccidere, ma ha imparato ad incanalare i suoi istinti. 
Chi sto odiando immensamente in questo momento è il personaggio di Chris in Fear The Walking Dead. Il figlio di Travis l'ho sempre trovato irritante, un ragazzino viziato che tiene sempre il broncio, ma in questa seconda stagione che sto finendo di guardare si è messo ad uccidere indiscriminatamente - che siano zombies o esseri umani non importa. Gli piace uccidere ed è crudele nel farlo. E io ad ogni episodio spero ardentemente e con tutta me stessa che uno zombie lo morda così ci liberiamo di lui. 

Ci sono poi quegli antieroi - o villains che dir si voglia - che sono una via di mezzo tra Serena Pemberton e Dexter Morgan. Penso a Moriarty oppure allo Sciacallo della trilogia di Red Rising di Pierce Brown - personaggi con una morale tutta loro o addirittura privi di essa, calcolatori e autori di alcune crudeltà che sono comunque affascinanti da osservare e conoscere perché hanno qualcosa nel carisma o perché in fondo anche loro hanno uno scopo da raggiungere. Come sempre, gli altri sono "effetti collaterali".

Ci sono quindi antieroi che mi piacciono - non dico che arriverei ad amarli, ma sono affascinanti da osservare alle prese con il loro grado di crudeltà. 
Ci sono poi quelli come Chris di Fear The Walking Dead, Dolores Umbridge di Harry Potter e Heathcliff di Cime Tempestose che non mostrano alcun rimorso, privi di una qualsiasi coscienza e rispetto per la vita umana che godono del male che causano. 

Heathcliff non si accontenta di vendicarsi del "rivale" che gli ha portato via Catherine - però, ribadisco, Catherine ha fatto tutto da sola - ma il suo scopo è letteralmente annientare due famiglie, sfogandosi persino sui discendenti in una sorta di faida di cui lui è l'unico autore, burattinaio e partecipante.
È autore di atti di crudeltà indiscriminata che prima forse si potevano anche giustificare come ribellioni di un bambino a cui è stato negato l'affetto, ma che di fatto poi non si possono più condonare perché la maturazione emotiva non arriva. Non si pente di nulla e non prova nulla se questo non ha a che fare con Catherine direttamente o indirettamente. Heathcliff è malvagio e senza alcuna coscienza, ma se prima lo disprezzavo, nel momento in cui ha poi orgogliosamente ammesso quello che ha fatto alla cagnetta di Isabella Linton ho cominciato ad odiarlo. E da lì non ho più smesso. 

Paradossalmente, ritengo più gentiluomo il "rivale" di Heathcliff - Edgar Linton. 
Da bambino forse era un signorino ricco e viziato, che non aveva mai visto una realtà diversa da quella della sua casa a Thrushcross Grange perché non ci aveva mai messo piede fuori, ma amava sinceramente Catherine Earnshaw e per amor suo è stato tollerante nei confronti di Heathcliff. In seguito, pur con dolore e riluttanza, ha accettato le scelte di sua sorella. È stato pronto al perdono, è stato un padre affettuoso e proprio in virtù del suo status di padre ha rinunciato ad occuparsi del nipote quando Heathcliff ha reclamato suo figlio per sé. Forse ha peccato anche di codardia - cosa che Heathcliff non smetteva mai di rinfacciargli - ma, onestamente, chi si sarebbe messo contro un uomo spaventoso come il nuovo padrone di Wuthering Heights?

Non riesco a definire la storia tra Catherine e Heathcliff esattamente d'amore - credo sia qualcosa di più viscerale, qualcosa che scorre talmente in profondità che l'ambiente, l'epoca e le circostanze in cui sono vissuti hanno forse avvelenato. Quello che è certo è che per loro era qualcosa di puro e che nessuno capiva, un'ossessione di due anime tormentate e divise che chi li circondava non vedeva di buon occhio.
E per quanto potesse sembrare puro ai suoi occhi, è innegabile che tutto quello che Heathcliff ha fatto per amore di Catherine - ma anche di se stesso - ha lasciato una scia di dolore e sofferenza, ma anche di rinascita a dispetto dei suoi propositi.

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La mia tappa finisce qui, ma prima di concludere vi faccio un riepilogo di quello che vi siete persi - se ve lo siete persi - e di quello che verrà. 



I miei magici mondi - Presentazione
La spacciatrice di libri - Fitzwilliam Darcy
Gli Alberi da Libri - Frederick Wentworth
Romance e altri rimedi - John Thornton

E non perdetevi domani il post di Annamaria del blog La contessa rampante dedicato a Edward Rochester di Jane Eyre!

24 commenti:

  1. Ciao! Questo post è davvero, davvero interessante! La tua riflessione sugli antieroi è decisamente azzeccata (ed hai ragione, c'è una differenza tra Voldemort e la Umbridge). Anche per me è difficile parlare di "amore" per Heathcliff e Catherine, perché sono due personaggi davvero tormentati. Linton è molto, molto più gentiluomo!!

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    1. Ma grazie, Silvia!
      Temevo di essere andata un po' troppo fuori tema con il discorso più generale sugli antieroi. :)

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  2. Vabbè, ma trova qualcuno a cui sia piaciuta la Umbridge. Credo che sia il miglior villain mai scritto xD
    Comunque mi trovi d'accordo su tutto. Credo che Cime Tempestose non possa definirsi una storia d'amore, ma al contempo è inevitabile definirla tale perché cos'è che ci spinge a dare il peggio di noi più dell'amore stesso?
    L'amore che ci porta più alto è lo stesso che ci trascina sempre più giù. Sono due facce della stessa medaglia.

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    1. Io personalmente non ne conosco nessuno, ma non si sa mai - il mondo può sempre stupirti in peggio! xD
      Ecco, io sono d'accordo su tutto il discorso a chiusura del tuo commento.

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  3. Ciao, non ho letto Cime Tempestose, ma anni fa ho visto una miniserie in tv. Ricordo la tormentata relazione tra i due protagonisti, ma leggere il tuo post mi ha fatto ricordare e comprendere meglio questo personaggio così complesso!

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    1. Forse si tratta della stessa che ho visto io l'ultimo anno delle superiori, quella del 2004 in italiano in due puntate.
      Se l'hai trovata tormentata lì, su carta è ancora più complessa.

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  4. C'è qualcuno che ama Heathcliff?
    È un protagonista atipico!
    A dire il vero è difficile amare ancje uno solo dei protagonisti di quel libro!

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    1. Infatti non c'è stato nessuno che io non abbia detestato in almeno un'occasione. xD
      E se c'è qualcuno che ama Heathcliff, io proprio non rientro tra quelli. >.<

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  5. Bellissimo post. La tua riflessione é milto interessante. Mara, Romance e altri rimedi

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  6. Ciao Alice, come ben sai non amo per niente Heathcliff e tanto meno Cime tempestose. Dopo averlo letto ho pensato subito che Emily Bronte avesse gusti strani in fatto di uomini, forse era frustrata, forse le piacevano i bad boys? Non lo so, ma il suo Heathcliff è bocciato e non lo rimando neanche a settembre!

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    1. Ahahaha, vedo che anche tu hai una posizione molto radicata! xD

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  7. Hai perfettamente chiarito il tuo concetto Alice e trovo interessante anche il tuo pensiero sull'antieroe (mi trovo daccordo su Slade di Arrow). Decisamente questo è un personaggio particolare ed è quasi impossibile apprezzarlo rispetto a tutti gli altri che sono totalmente differenti da lui.
    Grazie per aver partecipato a questo progetto

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    1. Grazie a te per avermi coinvolta Susy, è stato un piacere! :)

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  8. Bellissimo articolo Alice :) la riflessione sugli antieroi azzeccatissima, e ci sta proprio bene in mezzo a tutti questi gentiluomini un parere diverso! Io cime tempestose non l'ho ancora letto, lo conosco solo per averne sentito parlare dappertutto.. Però so che è un must read quindi lo leggerò sicuramente!
    Silvia

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    1. Grazie Silvia, apprezzo davvero il tuo commento e sono contenta che la mia piccola "divagazione" ti abbia interessata! :)
      Allora quando l'avrai letto devi assolutamente tornare e farmi sapere come ti è sembrato! >.<

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  9. Ciao Alice! Mi ricordavo poco di Cime tempestose (davvero moriva Catherine?!) ma se c'è una cosa che non ho scordato è l'episodio della cagnolina! Che odiooooooooo!!! sono d'accordo con te su tutto ciò che hai scritto. Però ho apprezzato anche questo romanzo perchè si discosta molto da quelli delle altre sorelle Bronte. Emily, per questo romanzo, non ha seguito il classico filone romantico e la cosa me la fa piacere molto! Ottimo post;)

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    1. Grazie mille, Nik! :)
      Infatti ritengo che Emily abbia avuto davvero un bel fegato a discostarsi così dal "classico" - sia che l'abbia fatto consciamente o meno.
      Di Catherine io me lo ricordavo, anche se la mia conoscenza veniva unicamente dalla miniserie televisiva ed essendo quella molto più focalizzata su di loro, la mia unica sorpresa è stata leggere quanto presto avvenisse.

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  10. Ciao! Complimenti per l'analisi di Heathcliff, è un personaggio talmente contorto da farsi apprezzare in tutte le sue sfumature. Ho amato questo libro e il suo personaggio, è una lettura che ogni tanto mi piace prendere in mano =)

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    1. Ti ringrazio, Jess! Heathcliff è un personaggio che suscita una marea di emozioni - nel bene e nel male.
      Ma sono contenta di vedere che la mia analisi non sia stata troppo di parte o fuori tema. xD

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  11. Ciao Alice! Ho letto Cime tempestose anni fa e ricordo veramente poco a riguardo, non ha avuto un grande impatto su di me xD Per questo mi piacerebbe rileggerlo! Il mio personaggio, Edmond Dantès/conte di Montecristo è abbastanza complesso ma anche Heathcliff non scherza!! Molto interessante l'analisi sulla figura dell'antieroe, la linea sottile tra odiare e il non odiare personaggi simili sta tutta nelle loro intenzioni.

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    1. Ciao Gioia! Verrò con piacere a leggere la tua tappa perché è da un po' che ci faccio un pensierino riguardo a Il conte di Montecristo. :)
      Mi fa piacere che tu abbia trovato l'analisi della figura dell'antieroe interessante, temevo di essere andata troppo fuori tema. xD

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  12. Assolutamente d'accordo con te, Heathcliff non può nemmeno essere considerato un antieroe perché semplicemente è totalmente disumanizzato. Uno dei personaggi che più mi ha provocato irritazione e disgusto, sicuramente!

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    1. C'è stato un momento in cui avrei voluto seriamente scagliare il libro fuori dalla finestra da quanto Heathcliff mi aveva disgustata.
      Poche volte mi sono arrabbiata così tanto verso un personaggio fittizio.

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