lunedì 27 marzo 2017

[Recensione] "Golden Son - Il segreto di Darrow" di Pierce Brown

Non era iniziata benissimo con il primo capitolo di questa trilogia, avevo trovato le prime 150 pagine abbastanza fredde e con un protagonista alquanto distaccato da quello che gli stava accadendo (intorno). 
Poi il ritmo ha cominciato a farsi incalzante fino a quando non ho fatto mattina per arrivare in fondo al libro, un colpo di scena dopo l'altro. 

E ora finalmente il sequel. 


Titolo: Golden Son - Il segreto di Darrow
Titolo originale: Golden Son

Serie: Red Rising #2
Autore: Pierce Brown
Data di uscita: 14 febbraio 2017
Data di uscita originale: 2015
Pagine: 456 (copertina rigida)
Editore: Mondadori

Collana: Omnibus

Trama: Come la sua gente, i Rossi, Darrow è stato un minatore costretto a scavare nelle profondità del pianeta Marte a temperature intollerabili. Per dare una nuova terra alle future generazioni, credeva lui. Ma la Società che serviva l'ha tradito, nella maniera più crudele. Gli ha portato via la sua innamorata, Eo, e si è rivelata per quello che è, una casta di privilegiati che vivono di bugie e sopraffazioni. La decisione più difficile e pericolosa è ora alla sua portata: infiltrarsi tra gli Oro e diventare uno di loro, per riscattare il sacrificio di Eo e dei suoi, per portare il proprio popolo alla liberazione. "Golden Son" è il secondo volume della saga.



Le prime 100 pagine sono state ancora un po' difficoltose - dev'essere proprio una caratteristica di Pierce Brown che, anche se ci mette un po' di azione, le usa comunque come una sorta di lunga introduzione prima di iniziare davvero con la storia. 

E che storia. 

Non posso parlarvene a fondo senza fare spoilers - specialmente se non avete ancora letto Red Rising, ma io l'ho adorato. 
Iniziamo nel bel mezzo della vicenda, due anni dopo la conclusione del periodo all'Istituto e con Darrow alla prova finale dell'Accademia. Iniziamo così, buttati in una battaglia navale nello spazio e in mezzo agli asteroidi e solo più avanti scopriamo come Darrow sia arrivato a questo punto e cosa abbia dovuto sacrificare per le sue scelte. 

Darrow ha ancora i suoi amici che si è fatto all'Istituto e nuovi personaggi al suo fianco, ma in questo secondo libro più che mai avverte la solitudine e il peso del segreto che si porta dentro e che non può condividere con nessuno. E mantenere un segreto del genere può arrivare a costare molti rapporti di amicizia e fiducia. 
Darrow prosegue la sua missione un po' alla cieca e un po' improvvisando perché i Figli di Ares, sebbene ancora attivi, non l'hanno più contattato e lui non può fare altro che continuare come meglio crede - approfittando delle occasioni oppure creandosele, osservando i nemici e sfruttando i loro punti deboli, cercando di fare di una sconfitta un'opportunità per ricrearsi una reputazione. 

Fino alla conclusione che l'unico modo per distrarre gli Oro dai Rossi di Ares è quello di fratturarli al loro interno, l'unico modo è quello di creare una guerra civile - Oro contro Oro e Casa contro Casa. 

Questo secondo capitolo della serie è molto più politico del precedente, approfondendo ancora di più la gerarchia dei Colori e delle loro condizioni di vita. 
È anche molto più belligerante perché se nel primo si trovavano tracce di Hunger Games e Harry Potter nella guerra tra studenti divisi tra Case sul campo ristretto dell'Istituto, qua siamo completamente su un altro livello spostando l'azione tra i vari pianeti e lo spazio e alludendo a Star Trek con le flotte navali e il lancio di due personaggi in una tuta nello spazio con lo scopo di abbordare una nave e conquistarla (immediato flashback di Chris Pine e Benedict Cumberbatch in Into Darkness) e Star Wars con un'Imperatrice e un Senato - e il seguito della Sovrana non ha nulla da invidiare ai Sith di George Lucas. 
Esattamente come Golden Son non ha nulla da invidiare a Game of Thrones per la caterva di morti al suo interno. 

Passate le prime 100 pagine non riuscivo a smettere di leggere perché dopo è un colpo di scena di seguito all'altro, tra tradimenti e alleanze e strategie di guerra e rivelazioni e segreti svelati e nuovi tradimenti. Amicizie che sembrano solide minacciano di cedere alla pressione delle cose non dette e occasioni in cui il cognome della tua famiglia non definisce per forza chi sei. 
Darrow capisce che deve per forza tentare di essere più aperto con chi lo circonda e ogni tanto ha dei veri di colpi di genio, ma sa anche essere cieco di fronte all'ovvio e gli fa rimandare decisioni e parole che potrebbero rivelarsi fatali in seguito. È quello che lo rende umano, come in Red Rising sbaglia e impara dai suoi errori - ma non sempre. È ciò che lo differenzia dall'immagine del dio che alcuni dipingono di lui.
Ci sono due cose su cui ci sono rimasta veramente male e il finale è qualcosa che definire straziante e da lasciare a bocca aperta è veramente riduttivo. 
Quindi datemi Morning Star e datemelo ora. 

Amo alla follia Sevro, sempre leale a Darrow con i suoi Ululanti. Quel ragazzo maleducato e sfrontato e così diverso da tutti gli altri Oro è decisamente il mio personaggio preferito.
Ho amato alla follia Kavax e Daxo di Casa Telemanus con la loro volpe Sofocle, rispettivamente padre e fratello di Pax. 
Dei nuovi personaggi ho adorato Victra - così diversa dalla sorellastra Antonia - e l'Ossidiana Ragnar che giura fedeltà a Darrow. 

Pierce Brown è un sadico di prima categoria perché ogni volta che mi dicevo di leggere l'ultimo capitolo, questo inevitabilmente finiva con una frase ad effetto che mi obbligava a girare pagina e a proseguire con la lettura anche se era notte fonda. 
Pierce Brown è un sadico e basta per la caterva di personaggi che mi ha fatto fuori in questo secondo volume e per lo shock dell'ultimo capitolo che, davvero, non potete capire. E per la rabbia e il dolore che riesce a trasmettere e instillare nel lettore.

E ora attendiamo (im)pazientemente Morning Star e la condizione di Darrow alla fine di questo libro è davvero terribile, più solo di quanto forse non sia mai stato e senza più un briciolo di speranza a cui aggrapparsi
Quindi, cara Mondadori, se lo facessi uscire il mese prossimo te ne sarei alquanto grata. 

10 commenti:

  1. Sai, mentre leggevo per me è stata una tortura, davvero: troppe informazioni, troppa roba messa lì un po' a casaccio senza una vera spiegazione (tipo la battaglia navale all'inizio) insomma, io e Brown non è proprio amore.
    Inizialmente gli avevo dato anche io cinque stelle, ma alla fine scrivendo la recensione sono scesa quasi a tre perché per me troppo è lasciato al caso nella costruzione del worldbuilding.

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    1. Ricordo che per te non era stato amore neanche con il primo!
      A me è piaciuto davvero tanto però, nonostante l'entusiasmo, concordo che parecchie informazioni vengono date per scontate - come se il lettore ne avesse già una conoscenza pregressa.
      Io poi non sono famosa per essere un'accanita lettrice di distopici; a me piacciono quelli fortemente politici quindi forse è una pecca un po' mia se a volte lascio scivolare il worldbuilding un po' in secondo piano perché mi concentro sulle strategie e sulle mosse e contromosse.

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  2. Io non ho ancora iniziato la serie, ma ho Red Rising in programma per il prossimo mese. Ho aspettato tanto proprio per avere anche il secondo capitolo della serie e ora non vedo l'ora di leggerli entrambi! :)

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    1. Fammi sapere allora come li troverai!
      Se li leggi entrambi di seguito e subito, sappi che poi sarà una tortura aspettare Morning Star. >.<

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  3. Io non consiglio la lettura di questo libro. A meno che chi si accinga a leggerlo non ami i distopici duri e lo Sci-Fi. A meno che non abbia presente cosa significhi leggere di morte, disperazione, dolore, lotta per la libertà, sentimenti traditi, sofferenza. E' come se io, che sono una patita di distopici duri, dovessi tuffarmi in questo libro aspettandomi un romance. Golden Son non è un romance e non è per tutti.
    Detto questo, i miei personaggi preferiti sono gli unicorni depravati di Sevro. Magnifica recensione, complimenti :)

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    1. Grazie, Alexandria! :)
      Io ho letto pochi distopici nella mia vita perché ho sempre preferito altri generi, ma quello che trovo in questi (finora) due libri di Pierce Brown mi piace tantissimo. Mi piace l'aspetto politico, mi piacciono tutti gli aspetti che hai elencato tu - credo che ad influenzarmi in questo senso siano stati V per Vendetta e 1984 di Geroge Orwell.
      Se decido di leggere un distopico voglio trovare tutto quello che hai menzionato, non mi interessa il romance se l'aspetto politico deve solo fare da sfondo ai protagonisti.
      E amo Pierce Brown perché usa il romance solo come catalizzatore per mettere in risalto il resto.

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    2. Allora ti consiglio qualche titolo, dato che il distopico è il mio genere. Uno su tutti Battle Royale di Koushun Takami che è il mio distopico di riferimento. Poi ti consiglio la serie di Legend di Marie Lu e, ovviamente, Hunger Games di Suzanne Collins, An Ember in the Ashes di Sabaa Tahir, Shatter me di Tahereh Mafi, The Maze Runner di James_Dashner e Endgame di James Frey. Sono alcuni distopici che potresti trovare interessanti. Se segui amime e manga e Light Novel, ti consiglio No.6 della Asano. La Light Novel è magnifica.
      (Account diverso, quello del blog in pratica, ma sono sempre io ;) )

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    3. Grazie dei consigli, prendo subito nota! :)
      Battle Royale effettivamente l'avevo già puntato e ne avevo letto una bella recensione qualche mese fa!

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  4. Bellissima recensione, bellissimo libro! Io ho amato Red Rising, questo è anche meglio. Merita tutte le stelline del mondo e amo Pierce. E Sevro. E poi si sono aggiunti Ragnar e Victra e non ho potuto far altro che amare anche loro. Non vedo l'ora che venga tradotto Morning Star (anche se a dire il vero io ce l'ho in inglese, ma attendo la traduzione).

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    1. Grazie, Autumn! :)
      Sevro lo preferisco addirittura a Darrow e Ragnar è l'amore proprio. Non oso immaginare la loro reazione post-finale di Golden Son e ti ammiro davvero per riuscire a resistere alla tentazione di leggere subito Morning Star - onestamente non credo che io ne sarei in grado.

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