martedì 3 gennaio 2017

[Recensione] "Hold Still" di Nina LaCour

Prima recensione dell'anno, di un libro che ho letto in tre giorni e più guardo la mia copia usata, più me ne innamoro pensando a tutte le vite che ha toccato.


Titolo: Hold Still
Autrice: Nina LaCour
Data di uscita: 2010
Data di uscita originale: 25 settembre 2009
Pagine: 229 (copertina flessibile)
Editore: Speak/Penguin Group

Trama [tradotta da me]: Sono una ragazza pronta ad esplodere nel nulla.
Quella notte Ingrid disse a Caitlin, andrò dovunque andrai tu. Ma all'alba, Ingrid era morta e Caitlin era sola. Improvvisamente Caitlin deve scendere a patti con una vita completamente sconosciuta—una vita senza l'arte, le risate, la musica e la gioia che condivideva con la sua migliore amica. Quando trova il diario che Ingrid si è lasciata dietro, Caitlin ha un'occasione per conoscere un altro aspetto della sua amica; e il diario diventa la sua guida mentre stringe nuove amicizie, trova il primo amore e impara a vivere senza la persona che la conosceva più di tutte.



Hold Still è uno dei miei libri
Uno di quei libri in cui amicizia e tristezza e dolore si intrecciano fino a lasciarti senza fiato alla fine. E questo ti lascia anche con un po' di speranza. 

Hold Still - le due parole del titolo ritornano spesso nel romanzo e assumono significati diversi a seconda del contesto in cui sono inserite. 
C'è Ingrid che dice a Caitlin di stare ferma mentre le mette il lucidalabbra prima che escano per la festa di fidanzamento di Davey, il fratello di Ingrid. C'è la stessa Caitlin che resta ferma mentre tutto il resto del mondo va avanti e lei quasi non se accorge a causa della sua sofferenza. C'è sempre Caitlin che impara a smettere di fuggire e a restare ferma di fronte alla possibilità di nuovi amici e c'è ancora Caitlin che si ferma un momento, un anno dopo il suicidio di Ingrid, e lascia andare il dolore - almeno un po'. 

Hold Still non è un libro concitato, pieno di avvenimenti uno di seguito all'altro. È un libro che ti prende per mano e ti conduce piano attraverso un anno di vita di Caitlin, quello immediatamente successivo alla morte della sua migliore amica e ci fa assistere e soffrire e ci rimette in piedi insieme a lei. 

Dopo un'estate passata in giro per la California insieme ai suoi genitori nel tentativo di distrarla, una volta a casa e in procinto di iniziare il terzo anno di superiori, Caitlin trova per caso il diario di Ingrid sotto il suo letto. 
Come ci è arrivato? Ingrid ce lo ha messo apposta? E quando? 
Caitlin non sa se leggerlo o meno e ne è spaventata, ma poi lo apre e ancora divisa tra la paura di non voler sapere e la voglia di leggerlo tutto d'un fiato, sapendo che è l'ultima cosa che le resta ancora sconosciuta di Ingrid decide di leggere una pagina al giorno in modo che duri il più a lungo possibile. 
E fa male, eccome se fa male, perché Caitlin scopre che Ingrid le ha tenuto nascoste un sacco di cose e che forse lei è stata un'amica peggiore di quello che pensava. 

Ma la loro amicizia è spettacolare, anche se chiaramente non è perfetta come Caitlin credeva. Ho visto me stessa in alcuni atteggiamenti di Caitlin e ho trovato moltissimo di me in Ingrid, nella sua luce e nelle sue ombre. 

E mentre Caitlin ancora annaspa nel suo dolore e nelle parole che Ingrid ha voluto farle trovare, la sua insegnante preferita non fa altro che ignorarla perché era Ingrid tra le due quella che scattava fotografie straordinarie. C'è una nuova studentessa che è l'opposto di lei e che mette subito in chiaro con Caitlin che non ha intenzione di essere un rimpiazzo quando ancora a Caitlin sembra di tradire Ingrid se passa un giorno sorridendo. E uno dei ragazzi più dolci nei quali io mi sia mai imbattuta sulla carta sembra essere sempre pronto a tenerle la mano - e se lo dico io che il romance lo schivo a piè pari dieci mesi all'anno.

Caitlin attraversa tutte le fasi del lutto, passando dai metodi più distruttivi per accettare la morte di Ingrid fino a trovare un obiettivo su cui focalizzarsi per riprendere in mano la sua vita. Attraverso il diario di Ingrid scopre tante cose che non sapeva della sua migliore amica e scopre altrettante cose non sapeva su di sé, anche attraverso le fotografie che non sapeva Ingrid le avesse scattato. E grazie a chi la circonda - alla sua insegnante di fotografia, alla sua nuova amica Dylan e alla sua ragazza Maddy, al ragazzo per cui Ingrid aveva una cotta e a Taylor che è di una dolcezza spettacolare - Caitlin capisce che non è solo lei ad aver perso qualcuno di importante e che anche gli altri sono stati toccati dal suicidio di Ingrid. 

Hold Still mette in scena il dolore come causa scatenante, ma poi lo lascia scivolare dietro le quinte per dare spazio alla guarigione e alla speranza. Come ho scritto prima, non è un romanzo pieno di eventi - è tranquillo. Ma succedono comunque delle cose e tutte queste cose succedono dentro Caitlin mentre cresce e impara a rimettersi in piedi dopo uno dei giorni più brutti della sua vita. 
Hold Still affronta temi per niente facili, non solo il suicidio già nominato nella trama. Ma li affronta con riguardo e rispetto, senza che l'autrice si ponga a giudice delle decisioni e degli stati d'animo di Ingrid. 

È Caitlin insieme a tutti gli altri - i genitori, gli insegnanti, i compagni di scuola - a dover affrontare i giorni che seguono, ma Ingrid è sempre presente. È presente in quel diario che a volte sembra pesare come un mattone nello zaino di Caitlin ed è presente nei ricordi e nelle fotografie e nelle piccole cose. Ingrid potrà anche non essere più presente fisicamente, ma prende comunque vita nelle pagine del romanzo tanto vengono approfonditi i suoi lati luminosi ma anche quelli più oscuri. 

Hold Still è un libro che merita sicuramente di essere letto per il messaggio di guarigione e speranza che porta con sé - perché anche se le persone ci lasciano, non se ne vanno mai davvero dalle nostre vite. 

"Here's how I feel: people take one another for granted. Like, I'd hang out with Ingrid in all of these random places - in her room or at school or just on some sidewalk somewhere. And the whole time we'd tell each other things, just say all of our thoughts out loud. Maybe that would've been boring to some people, but it was never boring to us. I never realized what a big deal that was. How amazing it is to find someone who wants to hear about all the things that go on in your head. You just think that things will stay the way they are. You never look up, in a moment that feels like every other moment of your life, and think, Soon this will be over. But I understand more now. About the way life works. I know that when I finish reading Ingrid's journal, there won't be anything new between us ever again."

5 commenti:

  1. Bellissima recensione, Alice!
    Confesso, però, che il fatto che il messaggio che trasmette il libro sia quello della guarigione e della speranza mi fa allontanare drasticamente, LOL xD

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    1. Grazie, Chiara! :)
      Ma sai che mentre lo leggevo ogni tanto mi venivi in mente e iniziavo a scuotere la testa pensando che questo libro avrebbe deluso le tue aspettative? xD

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    2. Non ci credoooo! Ormai tutto il mondo ha imparato a conoscermi, non ho più segreti xD

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  2. Wow, sembra stupendo! Se venisse tradotto lo comprerei a occhi chiusi!

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