sabato 21 gennaio 2017

[Book Tag] The Opposite Book Tag

Torno oggi sul blog con un tag, il tag degli opposti! 

E niente, questo l'ho trovato sul blog SognandoLeggendo e siccome non mi viene in mente nulla di intelligente da dire, direi di passare direttamente all'argomento del post.  



Primo libro nella tua collezione/Ultimo acquisto


Avrei forse potuto citare Inkiostrik, il mostro dell'inchiostro di Ursel Scheffler o qualsiasi altro della collana Il Battello a Vapore perché da piccola andavo sempre in biblioteca e li ho letti praticamente tutti quelli che c'erano allora e molto probabilmente il primo di Inkiostrik devo anche averlo, ma c'era un libro in particolare di quella collana che avevo preso in prestito e che mi aveva letteralmente ossessionata, tanto che poi ne ho voluta una copia tutta mia: Il settimanale fantasma di Toby Forward. Era la storia di questi ragazzi che scrivevano il giornale della scuola, ma durante la notte alcune notizie cambiavano perché c'era un fantasma che tentava di avvertirli di qualcosa.
L'ultimo acquistato invece è Sweethearts di Sara Zarr, uno dei primi libri che ricordo di aver visto appena iscritta su Goodreads. Ce l'ho segnato da tre anni e mezzo quindi, ma ancora ero sempre un po' indecisa e altri avevano avuto la priorità. È una delle tipiche storie che piacciono a me: amici che non si parlano da anni e niente happy ending - almeno così ho capito. Mentre facevo i regali di Natale, l'ho visto su Amazon a 3,15€ e ne ho approfittato. 


Un libro economico/Un libro costoso


Il più economico che credo di possedere è Le notti bianche di Fëdor Dostoevskij (insieme ad altri di quella collana della Newton Compton che costavano tutti 0,99€) e veramente, non fatemi parlare di quanto io sia stata in conflitto con il narratore e Nasten'ka. 
Il più costoso che possiedo invece è la prima edizione di Above the Waterfall di Ron Rash, pagata la follia di 27€ e rotti nella libreria vicina a casa perché in libreria i libri di importazione costano uno sproposito rispetto a internet, ma si trattava di Ron Rash e io non avevo la pazienza di aspettare che uscisse in paperback su Amazon. Era lì così bello sullo scaffale che mi guardava e come potevo resistere? Lo so, lo so - ho la spina dorsale di un mollusco invertebrato. Recensione QUI.


Un libro con un protagonista maschile/Un libro con una protagonista femminile


Cercando di variare e di non citare sempre gli stessi libri che inserisco di solito nei booktag, con un protagonista maschile scelgo Resta sempre qui di Gayle Forman - sequel di Resta anche domani. La storia è narrata dal punto di vista di Adam, sulla sua vita dopo l'incidente di Mia e le conseguenze della sua scelta. 
Come libro con una protagonista femminile, scelgo invece But I Love Him di Amanda Grace - inedito in Italia, ha una narrazione atipica: parte dalla fine di una relazione e ci porta all'inizio, cercando di farci capire come Ann sia finita ad amare un ragazzo che abusa di lei senza giudicare le sue scelte o puntare il dito. 


Un libro che hai letto velocemente/Un libro mattone


Restando sempre in tema con il libro di prima, cito Resta anche domani di Gayle Forman - che Goodreads mi informa che ho letto in un solo giorno il 5 gennaio 2015. 
Il libro mattone che al momento mi viene in mente è Le vergini suicide di Jeffrey Eugenides - forse non era il periodo giusto per leggerlo o forse ero io in una brutta fase, ma ci ho messo quasi due settimane perché continuavo ad addormentarmi non appena lo aprivo. La recensione la trovate QUI.


Una cover bella/Una cover brutta


Quando ho deciso di leggere The Silver Linings Playbook di Matthew Quick, ho scelto appositamente questa cover per la sua tag-line. Purtroppo quando poi mi è arrivato il libro la tag-line era assente, ma io l'ho trascritta su un foglietto e l'ho messa all'interno. Recensione - con tanto di comparazione con il film - QUI
Io poi non parlerei di cover brutta perché io le scelgo accuratamente quando acquisto un libro e quella dell'edizione italiana di Shotgun Lovesongs di Nickolas Butler ha anche il suo perché: la foto e i colori per me trasmettono tutta l'atmosfera del Wisconsin, nel quale il romanzo è ambientato. Però ammetto che la cover originale mi piace tantissimo e forse è più esplicativa per quanto riguarda i luoghi del libro. Recensione QUI


Un libro di uno scrittore italiano/Un libro di uno scrittore straniero


Il primo libro italiano letto nel 2016 è stato Fra me e te di Marco Erba, che ho davvero adorato e in cui ho rivisto tantissimo della mia adolescenza. Recensione QUI
Il libro con cui avevo concluso la Reading Challenge di Goodreads del 2015 è stato Melophobia di James Morris, che l'autore mi aveva mandato in digitale in cambio di un mio onesto parere. E mi era piaciuto tantissimo. Mi aveva ricordato moltissimo 1984 di George Orwell - forse perché l'avevo letto meno di un mese prima. È un distopico, ambientato in un mondo in cui la musica è proibita e considerata illegale con l'accusa di istigare passione e violenza nelle persone. Come in 1984, anche qui c'è uno Stato che controlla le persone e una sorta di Psicopolizia che mette in pratica la legge e che va sotto copertura per stanare tutti i party illegali in cui la musica in qualche modo ancora sopravvive nei bassifondi della città. Ma se 1984 viene vissuto dalla parte di chi subisce il potere di uno Stato controllore, Melophobia ci mette nei panni di Merrin - agente sotto copertura e figlia del Ministro delle Trasmissioni. Merrin deve scoprire chi è "La Fonte" che fornisce musica a tutti i clan di Los Angeles, ma sarà capace di resistere al richiamo delle note musicali? La recensione in inglese la trovate QUI, ma potrei anche farci un Throwback Thursday prima o poi. 


Un libro sottile/Un libro spesso


Il libro più sottile che ho - così, a memoria, non perché sia andata a cercare fisicamente tutti i miei libri sottili - è Pure Morning di Aaron B. Powell, che ho letto nel giugno del 2015 dopo averlo vinto su Goodreads. Composto di sole 30 pagine, narra la mattina dopo di una festa a base di alcol e droghe e le sue immediate e tragiche conseguenze. 
Devo ancora leggerlo, ma il libro più spesso che possiedo è Città in fiamme di Garth Risk Hallberg - che conta la bellezza di 1005 pagine. Ci vuole la giusta predisposizione di tempo e di testa per affrontarlo. 


Un romanzo/Un libro di non-fiction


Non ricordo molto di questo romanzo perché mi era stato regalato per i miei 19 anni nel 2008, Sulla Pelle di Gillian Flynn è il primo romanzo dell'autrice prima che diventasse famosa con L'amore bugiardo - che devo ancora leggere. Del caso protagonista del romanzo non ho memoria, ma mi sono rimaste davvero impresse Camille e sua madre. 
Dopo la sua controparte che rientra nella scienze sociali (The Friend Who Got Away di Jenny Offill & Elissa Schappell - recensione QUI), il mio ultimo acquisto usato è Best Friends Forever: Surviving a Breakup with Your Best Friend di Irene S. Levine - che rientra invece nella psicologia. 


Un libro romantico/Un libro pieno d’azione


Stavo per citare il classico Emily di Christa Laas perché io e il romance siamo spesso agli antipodi da anni e quel libro è l'unico che ancora mi fa sospirare come la dodicenne che ero quando l'ho letto, ma poi ho scelto Il diario di Bridget Jones di Helen Fielding. Si ride e poi c'è Mark Darcy, vogliamo mettere? 
Qua sono costretta ripetermi da altri tag con Red Rising - Il canto proibito di Pierce Brown perché mi sono resa conto che non ho molti libri pieni di azione e che, nel caso, finiscono sempre per essere i soliti citati. 


Un libro che ti ha reso triste/Un libro che ti ha reso felice


Stavo per citare ancora In attesa della prossima estate di Tormod Haugen, ma c'è anche un altro libro che non ho mai dimenticato dai miei primi anni di adolescenza: Io sono Judith di Anke de Vries, che narra di Judith che deve coprire come può i lividi e i graffi che le lascia addosso sua madre quando la picchia. 
Un altro libro della mia adolescenza che non ho mai dimenticato e che poi mi sono comprata anche in lingua originale qualche anno fa è La mia vita è un disastro di Louise Rennison - Georgia Nicolson è sempre capace di farmi ridere fino alla lacrime.  


E siamo giunti alla fine anche di questo booktag! 
Questa volta sono riuscita a variare un po' e ad inserire libri che fino a questo momento non vi avevo ancora mostrato - santo Goodreads, che tieni conto di tutto! 
Fatemi sapere se qualcuno di questi libri l'avete letto o se avete trovato nuove ispirazioni tra le mie proposte e siete ovviamente tutti invitati a fare il tag se vi va! 
Alla prossima! :) 

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EDIT del 26.01.2017:
Anche se appunto l'ho già fatto - come potete vedere sopra visto che siete arrivati alla fine del post - ringrazio Emanuela de Il Mondo di Sopra per aver pensato a me e avermi taggata! :)

6 commenti:

  1. Ciao, un tag veramente molto carino! Anch'io avevo letto "Io sono Judit" quando ero adolescente e ricordo che mi aveva preso molto, nonostante la sua tristezza, così come ricordo la simpatia dei romanzi della Rennison ;-)

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    1. Ciao Ariel!
      Io sono Judith per me è stato un colpo al cuore, mi ha segnata davvero tanto.
      Della Rennison avrò letto anche il secondo o il terzo - e non credo che tutti quella serie siano stati tradotti e pubblicati - ma ho sempre amato Robbie, quindi per me il primo resta la perfezione. xD

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  2. Davvero molto carino questo TAG!
    Anche io da ragazzina ho letto "LA MIA VITA É UN DISASTRO" e mi é rimasto nel cuore!
    Ho appena scoperto il tuo bellissimo blog e mi sono immediatamente unita ai tuoi lettori fissi!
    Se ti va ti aspetto da me!
    http://lamammadisophia2016.blogspot.it

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  3. Sai che le vergine suicide l'ho letto a quindici - sedici anni e l'ho amato? E' proprio vero che ognuno di noi ha punti di vista differenti *_* La serie delle ragazzine le amavo..ho ancora in casa come ricordo due / tre libri..

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    1. Forse per me non era il periodo giusto! >.<
      Ahaha, quelli de Le Ragazzine li ho ancora tutti - ero arrivata forse ad un centinaio! xD

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