martedì 17 gennaio 2017

[Recensione] "Il Grande Miao: autobiografia di un gatto" di Paul Gallico

Se dicessi che amo i gatti, se ne stupirebbe ancora qualcuno
Non credo proprio. 

Ecco perché, non appena ho saputo di questo libro e l'ho trovato usato su Libraccio, non ho esitato a reclamarlo come mio.


Titolo: Il Grande Miao: autobiografia di un gatto
Titolo originale: The Silent Miaow: A Manual for Kittens, Strays, and Homeless Cats
Autore: Paul Gallico
Data di uscita: 3 novembre 2016
Data di uscita originale: 1964
Pagine: 174 (copertina rigida)
Editore: Rizzoli

Collana: Rizzoli best

Trama: Un classico senza tempo: pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1964, Il Grande Miao vuole essere un manuale per gatti di tutte le età, e soprattutto per gattini alle prime armi che si apprestano a «conquistare» una famiglia. Voce narrante è una micina molto furba, scaltra e intelligente, che elargisce consigli e rivela stratagemmi su come sottomettere e addestrare «i bipedi». Non manca proprio nulla: dalle puntuali ed esilaranti descrizioni dei comportamenti di uomini e donne, alle istruzioni su come gestire bambini e scapoli; dalle indicazioni su come impadronirsi di poltrona e letto, a quelle su come affrontare eventuali visite di sconosciuti o le festività natalizie. Con tono vivace e un’ironia accattivante, Paul Gallico offre uno sguardo divertente e originale sulle varie idiosincrasie di noi bipedi e ci accompagna nella mente dei nostri amici felini, dei quali sapremo riconoscere, con un sorriso incantato e arreso, tutte le tattiche e gli atteggiamenti qui deliziosamente raccontati. 



Se c'è una cosa che mi è rimasta impressa de I Promessi Sposi al liceo, questa è il suo preambolo - ovvero come Alessandro Manzoni dica di aver trovato il manoscritto nel quale sono raccontate le vicende di Renzo e Lucia.

Qui la situazione è la medesima: l'autore ci informa che un suo amico editore una mattina si è trovato un manoscritto arrotolato sullo zerbino di casa al posto dei giornali e che gli ha chiesto aiuto in quanto suddetto manoscritto sembrava crittografato. E dopo qualche momento di confusione, Paul Gallico si è reso conto che l'autrice era una gattina dotata di estrema intelligenza - perché, c'è forse qualche gatto che ne risulta sprovvisto? - che aveva pigiato le sue zampette sulla macchina da scrivere. 

Questo libro è un manuale che l'autrice scrive per i gatti cuccioli o ancora senza casa, con tutte le istruzioni su come sottomettere una famiglia umana. 
E noi umani non ci facciamo una grandissima figura, io ve lo dico - i gatti riescono a vedere tutti i nostri difetti. Ma se amate i gatti, prenderete tutto con estrema auto-ironia e riconoscerete voi stessi e i vostri amici felini in quasi tutte le situazioni presentate - chi più e chi meno

C'è la parte su come sottomettere prima un membro della famiglia per poi lavorare al meglio su chi fa più resistenza. 
Ci sono le parti dedicate al cibo e al galateo in caso di ospiti - e in quel caso bisogna assolutamente mostrarsi a modo, mica vorrete far fare brutta figura ai vostri bipedi con il rischio che vi mettano alla porta, vero? 
Ci sono le parti sui miagolii e sulle pose da adottare per suscitare la massima pena e la massima coccolosità perché sono ben consapevoli di quanto noi umani amiamo fotografarli e vantarci di loro. 
Ci sono le parti sui letti e sulle poltrone da reclamare come proprietà esclusive e su come interrompere qualsiasi attività ricreativa a cui i bipedi si stiano dedicando senza che vi abbiano chiesto il permesso - e poi ehi, dovreste essere voi al centro dell'attenzione! 
E ovviamente c'è la parte su quelle odiate, odiatissime porte chiuse. 

È un manuale assolutamente divertente, nel quale ho riconosciuto sia i miei atteggiamenti - le foto, le vocine stupide, i nomignoli - sia gli atteggiamenti che ha Alaska o quelli che avevano Cico e Lancillotto. 
La parola chiave è antropomorfismo: ovvero la situazione in cui noi attribuiamo ai gatti qualità e comportamenti umani e interpretiamo le loro occhiate e i loro miagolii. È naturale, non possiamo fare a meno di farlo. 
E se credete di avere permesso ad un gatto di entrare nella vostra vita, sappiate che è esattamente il contrario. 

Vivendo in campagna, abbiamo sempre avuto dei gatti in giardino ma solo con Lancillotto abbiamo iniziato a prenderne in casa perché gli altri sono sempre stati selvatici e invece Lancillotto ci aveva scelti. 
C'è una parte nel libro in cui la Micia spiega come dissimulare l'imbarazzo di una figuraccia o fingersi innocenti come se non si avesse appena combinato una marachella. 
E qui ho pensato immediatamente a Lancillotto. 
Ero in terza media e avevo lasciato le scarpe vicino al divano quando ho beccato Lancillotto a giocare e a mordere i lacci. Quando gli ho chiesto cosa stesse facendo, lui si è messo a leccarsi una zampa come se niente fosse e nel momento in cui mi sono girata, ha ripreso a mordere i lacci della mia scarpa. 

C'è anche una parte in cui la Micia spiega di avere pazienza quando non si vuole essere presi in braccio perché a volte i bipedi hanno bisogno di amore e compagnia. 
E ho pensato al rapporto che avevo con il mio Cico, ho pensato che ero l'unica alla quale permetteva di essere preso in braccio e di solito, se vedeva il letto occupato lui non ci saliva, ma con me una volta ha fatto un'eccezione e mi si era messo a dormire a fianco. 
E il Grande Miao.. il Grande Miao Cico lo usava solo con me perché ero io la sua bipede. E io cedevo ogni volta. Basti pensare a quando Cico si metteva fuori dalla porta della mia stanza e io capivo che voleva scendere al piano di sotto. Gli bastava fare un Grande Miao e io subito lo prendevo in braccio per non fargli fare gli scalini. Ah, l'amore. 

E alla fine è stato inevitabile pensare e riconoscere Alaska nella maggior parte delle situazioni, principalmente perché è una femmina come l'autrice del manuale. Quindi quando la Micia spiega come ha sottomesso il suo bipede maschio è stato inevitabile pensare a mio padre e a come all'inizio lui non la volesse perché sentivamo ancora troppo la mancanza di Cico e adesso invece è la principessa di casa viziata e ricoperta di moine. Mio padre l'adora e il sentimento è reciproco: mio padre è il preferito di Alaska e ho riconosciuto tutti i "sintomi" nel manuale. 

C'è poi tutta la questione dell'arredamento: una sedia in sala è esclusivamente di Alaska e Alaska ha anche la sua poltrona preferita e si fa capire benissimo quando la vuole tutta per sé - mette una zampa sul braccio a mia madre per scacciarla. Mio padre gliela lascia immediatamente perché non sia mai che la piccola Alaska non abbia tutto lo spazio necessario e invece io e lei abbiamo più un rapporto da "se la vuoi, devi condividere" - motivo per il quale si limita ad accomodarsi sulle mie gambe o sul mio stomaco a seconda di come sono seduta perché ha imparato che io non mi schiodo
Forse sarebbe meglio dire che mi concede di farle da cuscino. 

Il capitolo sulle porte è uno dei più divertenti e uno dei più realistici in assoluto: Cico grattava sulla porta della mia camera e piangeva se la trovava chiusa e Alaska resta seduta dritta e miagola finché mia madre non gliela apre. Se la porta della mia camera invece è solo accostata, non ci vuole molto prima che la veda spalancarsi da sola e Alaska faccia il suo ingresso trionfale. 

È un manuale ricco di suggerimenti per i gattini e uno spasso per noi bipedi nel momento in cui riconosciamo l'assoluta intelligenza, furbizia e supremazia di queste bestioline. 
Perché noi forse pensiamo di averli addomesticati e che loro abbiano imparato ad adattarsi ai nostri caratteri e alle nostre abitudini, ma in realtà è proprio il contrario: sono loro ad aver addestrato noi a soddisfare qualsiasi richiesta il loro temperamento (a volte anche pessimo - sì, Alaska, sto parlando di te) voglia in quel preciso istante. 

E se avete ancora qualche dubbio, lasciate che ve lo sciolga subito: non siete voi a comandare in casa, ma loro. E la verità, che vogliamo ammetterlo o no, è che noi adoriamo venerarli come le divinità che sono da sempre.


18 commenti:

  1. Ciao, adoro i gatti (ne ho anche una) e questo libro sembra davvero carino e divertente! :-)

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  2. Ciao! Ho adorato il parallelismo che hai fatto con i tuoi gatti *cuuuteee*! Anche io sono una veneratrice compulsiva, i miei tre gatti sono proprio dei pascià in casa ahahah
    Sono morta quando ho letto la scena dei lacci da scarpe! xD
    Probabilmente leggerò questo libro e ne parlerò ai miei gatti - presto sarà considerato normale dai
    A presto!! ^^
    -G

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    1. Ahaha, io rido ogni volta che ci ripenso perché era stato troppo forte! xD
      Occhio a non suggerire loro trucchi che magari ancora non conoscono! ;)

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  3. Non essendo mai stata a contatto con gatti nella mia vita, probabilmente questo libro non lo capirei! Non so se effettivamente ne valga la pena perchè non l'ho letto. ma so che esiste anche un libro che si intitola "Diario di un cinico gatto" che dovrebbe un po' ricordare questo, se ti piace il genere! Chissà, magari può interessarti ^-^

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    1. Grazie della segnalazione, me lo segno subito e vado a dargli un'occhiata! :)

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  4. Io amo tutti gli animali, anche se ai gatti preferisco i cani. Ma questo libro da come lo racconti tu deve essere magnifico e poi il paragone che hai fatto con I promessi sposi, mi ha fatto morire dal ridere! Credo proprio che lo leggerò :)

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    1. Credo che lo possa apprezzare anche un'amante dei cani, anche se ti avviso che vengono nominati nel libro e l'autrice si sente ovviamente superiore! xD
      Fammi sapere! :)

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  5. Sembra delizioso anche per me che sono "canara" XD

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    1. Oh sì, è così ironico e simpatico che lo apprezzerà anche chi ama i cani! xD

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  6. Certamente sono loro i veri padroni di casa! Che bella recensione che hai scritto! I tutte le cose che hai evidenziato, ho visto il mio Ammiraglio Parker, soprattutto quando fa il monello e poi fa finta di non aver combinato guai! *-*
    xoxo Connor

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  7. Sarà sicuramente divertentissimo questo libro! Ad essere sincera io preferisco i cani, ma mi incuriosisce conoscere tutti i comportamenti felini perché ci credo al fatto che sono loro che addomesticano noi xD

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    1. Allora se deciderai di leggerlo, troverai tutti i metodi con i quali ci rendono schiavi! xD

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  8. Ciao Alice,
    io adoro i gatti non da molto ma da quando ne abbiamo uno in casa quindi questo libro potrebbe essere anche molto istruttivo

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    1. Ciao Susy, molto probabilmente sì - scoprirai tutti i trucchi con i quali sono capaci di fregarti! xD

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  9. Tempo fa avevo letto un libricino con protagonista un gatto, ma non mi era piaciuto per niente! L'ho rimosso, non ricordo neanche più il titolo e sono certa di averlo dato via!
    Questo però sempre davvero molto carino, mi hai fatto venire voglia di leggerlo!
    Anche io ho una gatta, anche se ora facendo l'università la vedo molto poco e questa cosa mi distrugge. Ogni volta che torno a casa fa l'offesa, me la fa pagare xD
    Comunque è proprio vero, sono loro i padroni di casa, l'ho sempre pensato anche io! E mi piacciono proprio per questo, per i loro caratteri particolari, per il fatto che sono addomesticati fino ad un certo punto.
    Io vivo in appartamento, ma ammetto che non so se riuscirei a lasciare libera la mia gatta se fossi in campagna... a parte che lei è una maldestra e fifona, ma mi preoccuperei troppo, non riuscirei a vivere, starei sempre con l'angoscia. So che è una cosa egoistica, ma proprio è più forte di me.

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    1. Ti dico solo che prima di essere disoccupata, telefonavo a casa in pausa pranzo per sapere come stesse Alaska! xD
      E per l'angoscia lo so fin troppo bene - una volta Cico è sparito per tre giorni o poco più e stavo malissimo.
      Alaska la prima notte che l'abbiamo portata a casa mi ha fatto preoccupare da morire perché ci è scappata fuori di casa e non siamo riusciti a riprenderla quindi temevo che durante la notte se ne sarebbe andata.
      Dopo ha avuto un periodo in cui non usciva mai di casa se tu non restavi fuori accanto a lei. Adesso è diventata più coraggiosa, ma per fortuna non si allontana mai troppo e sta in giardino oppure sulla finestra - ma è anche vero che è tutto un "dov'è Alaska?" quando non è in casa. >.<

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