lunedì 29 aprile 2024

[Recensione] "Everything That Was" di K. R. Hansen

Ci ho messo un po' a leggerlo - in parte perché l'argomento è tosto e in parte perché mi ero spoilerata alcune cose e dopo, quando so già come va a finire, allora non mi viene fretta di leggere e concludere il libro.
 
 
Grazie all'editore e a NetGalley per la copia digitale.
 
 
Titolo: Everything That Was
Autrice: K. R. Hansen
Data di uscita: 6 febbraio 2024
Pagine: 294 (Kindle Edition)
Editore: JetLaunch
Link Amazon: https://amzn.to/3PaBDiu

Trama [tradotta da me]: Fin dal giorno in cui è nata, il mondo di Prudence Spellmeyer è guidato dal suo carismatico (e ossessionato dalle band degli anni '80) fratello maggiore. Ma quando Davis muore prima dell'ultimo anno di superiori di Pru, tutto cambia. Persa nel suo dolore, Pru pensa solo al giorno in cui si diplomerà, si trasferirà in città e si lascerà alle spalle la sua minuscola cittadina chiamata Podunk piena solo di ricordi dolorosi. L'unico conforto per Pru è disegnare Davis nel suo blocco da disegno e nascondersi nel sedile posteriore della Gherkin, la
Monte Carlo verde cetriolino del 1971 di suo fratello. Avvolta nella sua giacca sportiva che ancora profuma come lui, Pru inizia a sognare Davis. Sogni così vividi che persino i suoi abbracci sembrano reali - è praticamente la perfetta via di fuga dal dolore.

Fino a quando…

Facendo quasi solo presenza a scuola, Pru si rende conto che l'unico modo per diplomarsi è quello di accettare ripetizioni proprio da Steve Nolan - la sua cotta adolescenziale ed ex-migliore amico, diventato suo acerrimo nemico quando ha causato la morte di suo fratello.

Come se non bastasse, i sogni ricorrenti di Pru su Davis cominciano a prendere una piega inquietante spingendola a dipendere da Steve per più della semplice geometria e imparando che, a volte, la stessa persona che ha mandato in frantumi il tuo mondo potrebbe anche essere l'unica che ti può aiutare a ricostruirlo.

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TRIGGER WARNING (come specificati dall'editore): morte, dolore, tentativo di suicidio e terapia di guarigione, aggressione sessuale, bullismo.


È passato quasi un anno da quando il fratello di Pru è morto e la sua vita e il suo cuore sono andati in frantumi. Sua madre ha lasciato la sala da pranzo immacolata come la sera che è successo e non esce mai dalla sua stanza, suo padre pensa solo al lavoro e dorme sul divano e il suo migliore amico Steve - che era anche il migliore amico di Davis - non ha più nessun diritto di far parte della sua vita da quando suo padre le ha detto che è responsabile delle morte di Davis. 

Nel corso di quest'ultimo anno Pru ha perso tutte le sue relazioni più importanti perché la sua famiglia si è disintegrata e il suo migliore amico ne è stato la causa e pertanto è stato ancora più naturale isolarsi da tutto e da tutti e rifugiarsi nella sua arte, nella musica anni '80 per la quale lei e Davis condividevano una passione e nelle caramelle che sono la sua salvezza quando tutto va male - ovvero sempre. 

Ma anche i suoi voti sono precipitati e Pru rischia di non diplomarsi e di non riuscire ad andarsene da Podunk - peccato che a tutti sia venuta la geniale idea di assegnarle come tutor proprio Steve. E Pru non vuole averci niente a che fare, soprattutto considerando che non lo riconosce neanche più e non è lo stesso ragazzo che è cresciuto con lei e Davis - non solo per come quest'ultimo anno sembra averlo cambiato, ma anche perché sta insieme a Maddison e lo Steve di una volta non si sarebbe mai messo insieme a quella che è la sua bulla fin dalle scuole medie. 

L'unica cosa che le è rimasta di Davis - dopo che suo padre ha vuotato la sua stanza e dato tutto in beneficenza - è la sua auto ancora parcheggiata in garage e quando Pru dorme sul sedile posteriore riesce a sognare Davis, riesce ad abbracciarlo di nuovo quando lui la accoglie in un appartamento che ha scelto solo per loro. Ma, man mano che i sogni proseguono, l'appartamento diventa sempre più inquietante e meno luminoso e Davis stesso sembra stare sempre più male e diventare l'ombra di se stesso. 


Sono figlia unica, quindi non so come sia avere un fratello. 
Ma mia madre sì, un fratello lo aveva - un fratello che è morto prima che io nascessi quindi uno zio che non ho mai conosciuto. E anche senza averlo mai conosciuto, so quanto questo abbia cambiato la vita della mia famiglia e come mia madre e mia nonna si portino sempre addosso un'ombra e un dolore che non se ne vanno mai. 

La storia di Pru è toccante ed emozionante, condita da un pizzico di realismo magico quando Pru sogna Davis e questi sogni diventano vividi e quasi reali - così reali che anche i disegni sul blocco di Pru cambiano e si modificano. È la storia di un legame e di un amore così profondi che non esistono parole per esprimerli e che io, da figlia unica, forse non sono neanche in grado di comprendere come sia perdere qualcuno che è letteralmente cresciuto con te. 

È difficile per Pru uscire da quel buco nero, pensare anche solo di tornare a vivere quando ogni singola molecola del suo corpo sa che Davis una vita non ce l'ha più - quando sa di aver perso il suo migliore amico, il suo confidente, la sua spalla, il suo pilastro, colui che la spronava e la proteggeva e si prendeva cura di lei. 

È difficile per Pru tornare ad avere a che fare con Steve - lo è ancora di più quando scopre alcune cose di quella notte che non sapeva. E mi sarebbe piaciuto avere un qualche capitolo con il punto di vista di Steve che, dopo aver perso sua madre da piccolo, ha sentito di aver perso la sua famiglia una seconda volta quando Davis è morto. E posso capire cosa l'abbia spinto a legarsi a Maddison viste le circostanze, ma in realtà non ho apprezzato del tutto il modo in cui si è sviluppata la relazione - forse io avrei fatto una scelta diversa ma, ribadisco, forse io non sono neanche in grado di capire fino in fondo. 

In alcuni punti la storia non è sempre facile da seguire - soprattutto quando Pru sogna e sebbene sia tutto descritto in maniera grafica e vivida, spesso dovevo rileggere alcune frasi per riuscire a capirle davvero. 

Questo è anche un libro che spinge molto sull'importanza della terapia e della guarigione - più di un personaggio qui si rivolge all'esterno per avere aiuto, che sia per un tentativo di suicidio o che sia per l'elaborazione del lutto. 

Everything That Was è un libro commovente che ricorderete a lungo e i suoi personaggi non li scorderete tanto facilmente - soprattutto vi farà venire voglia, dopo aver finito di piangere, di abbracciare forte i vostri cari. 

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