venerdì 3 febbraio 2023

[Recensione] "Loveless" di Alice Oseman

Come spiegavo l'altro giorno nel recap di gennaio, questa lettura è stata alquanto travagliata - per tutta una serie di motivi. 

Come ormai saprete, è ormai diverso tempo che fatico a restare concentrata e che non riuscendo a dormire bene di notte è assai facile che mi addormenti di giorno - una volta poi gli audiolibri li macinavo letteralmente, adesso se non tengo le mani occupate con qualcosa non duro neanche dieci minuti sveglia. 

Poi non riesco a scrollarmi di dosso la reading slump e la pressione di sapere di avere solamente tre mesi gratis di Audible per sfruttarlo al massimo non ha aiutato. 

Come se tutto ciò non bastasse, odiavo la voce della narratrice - mi dava sui nervi, era lagnosa e smorfiosa, a tratti infantile e troppo acuta e soprattutto per certi personaggi non andava bene e/o li rendeva antipatici - in poche parole, proprio non avevo voglia di mettermi le cuffie e premere "play". 

Per finire, quando un libro tocca temi o corde per me scomode, faccio fatica a non bloccarmi e a trovare la forza di andare avanti. Sapevo a cosa stavo andando incontro, ma non credevo di arenarmi in questo modo per praticamente un mese. Vedere e riconoscere in Georgia certe domande, certi dubbi, certe insicurezze che mi porto dentro da quasi dieci anni e che non ho assolutamente voglia di affrontare mi ha destabilizzata alquanto. 

Quindi non so neanche che tipo di recensione verrà fuori perché non voglio rischiare di andare sul personale e perché ho ascoltato il libro talmente tanto a pezzi che non so nemmeno dire come l'ho trovato o quanto mi sia piaciuto.
 
 
Titolo: Loveless
Titolo originale: Loveless
Serie: Osemanverse #10
Autrice: Alice Oseman
Data di uscita: 18 maggio 2021
Data di uscita originale: 9 luglio 2020
Durata: 13H 4Min (Audible Edition)
Editore: Mondadori
Link Amazon: https://amzn.to/3igQLxO

Trama: Georgia ama le storie d'amore. Tutte. Da sempre. E crede nella magia dell'amore raccontata nei film, nei libri e nelle fanfiction romantiche da cui è ossessionata. Eppure, a diciotto anni, non ha mai baciato nessuno e non ha mai avuto nemmeno una cotta di quelle folli. Ma, come le dicono i suoi migliori amici Pip e Jason, prima o poi anche lei troverà la persona giusta. Così si dice, no?
L'inizio dell'università, in una città che non conosce, lontana da casa, sembra l'occasione perfetta: incontrerà persone nuove, vivrà nuove esperienze e finalmente anche lei imparerà a godersi le farfalle nello stomaco di cui parlano tutti. E poi Georgia ha un piano. Con l'aiuto della sua esuberante compagna di stanza Rooney, che come lei ha una passione smisurata per Shakespeare, riuscirà a realizzare il suo sogno, forse. Ma quando finisce in mezzo a una personalissima commedia degli errori che crea il caos tra i suoi amici di sempre, Georgia inizia a domandarsi perché l'amore sembri così facile per tutti tranne che per lei. Quando poi le appioppano definizioni mai sentite come asessuale o aromantica, incertezza e confusione aumentano a dismisura. Che sia davvero destinata a restare senza amore? O forse, per tutti questi anni, si è tanto affannata a inseguire la cosa sbagliata? E poi, chi lo dice che quello romantico, alla fine, sia l'unica forma possibile di vero amore?

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Le storie della Oseman si riconoscono: tanta inclusione e, se non ci sono personaggi già visti, magari ci sono luoghi già nominati - infatti la storia è ambientata all'università di Durham, la stessa che frequenterà Nick. 

Georgia è felice di cominciare l'università e ha un piano: con così tanta gente nuova che incontrerà, sicuramente ci sarà qualcuno di cui potersi innamorare. 
Georgia finora non ha mai avuto storie o nemmeno baciato nessuno rispetto ai suoi coetanei e prima del ballo di fine anno, dove è stata presa in giro al gioco di "obbligo o verità", non aveva mai sentito la pressione di dover essere come gli altri e non aveva mai pensato di essere rimasta "indietro". 

Nonostante però i tentativi e i suggerimenti della sua esuberante compagna di stanza e nuova amica Rooney, Georgia si sente a disagio ovunque e proprio non riesce a farsi piacere nessuno. È troppo esigente? Forse non le piacciono i ragazzi alla fine? Forse le piacciono le ragazze? E cos'è quel senso di nausea che prova sempre quando anche solo pensa all'intimità con qualcuno? 

Georgia si rende conto di essere molto confusa - le piace l'amore, le piace l'idea di una storia d'amore, le piacciono i film con il lieto fine, fa un tifo sfegatato per le coppie nelle fanfiction e non ha problemi nemmeno con quelle esplicite, eppure nella realtà il solo pensiero di fare le stesse cose lei con qualcuno le provocano brividi e disgusto. 

Nel tentare di capire la sua identità, Georgia combinerà un bel po' di casini ma si renderà anche conto che forse l'amore degli amici è sufficiente ad uscire da qualsiasi guaio. 


In questo romanzo, Alice Oseman si concentra sull'aspetto dell'asessualità e delle sue varie sfumature. Georgia comincia il suo percorso sentendosi diversa dagli altri, vedendo tutti che continuano a prendersi cotte e iniziano relazioni e stupendosi che il sesso sia un pensiero fisso nei pensieri degli altri quando per lei non è così - anzi, persino la cotta che credeva di avere per un ragazzo era solo una fantasia che si era creata. I dubbi e le insicurezze fanno presto a farsi strada nella sua mente e nella sua vita e solo l'incontro con Sunil, membro dell'Associazione Arcobaleno dell'università dichiaratamente asessuale, comincia a farla riflettere seriamente sulla sua identità sessuale. 

Georgia capisce quindi di essere asessuale e aromantica - il sesso le fa ribrezzo, non prova attrazione sessuale per nessuno e neanche attrazione romantica e sa che questo non cambierà mai. In seguito a questa presa di coscienza, la coglie la paura: come sarà quindi il suo futuro? Sarà sempre sola e priva di amore? Come si fa a lasciare andare i sogni e le aspirazioni di una vita che credevi di volere? 

Ma per fortuna ci sono gli amici - quegli amici che tutti vorrebbero, quelli che ti giurano fedeltà eterna anche nei momenti peggiori della tua vita, quelli che ti promettono che ci saranno sempre, quelli che ti mettono davanti anche ai propri partner. 
Perché anche quella con gli amici può essere una storia d'amore - platonica, ma altrettanto solida e profonda. Una persona può essere la tua persona senza per forza essere il tuo partner - ma questo non significa che le paure per il futuro scompaiano come per magia da un momento all'altro.

Mi rendo conto che non tutto in questo libro è perfetto: la rappresentazione di certe identità sessuali non è riportata sulla pagina in maniera accurata o corretta per chi si sente appartenente a quell'identità (almeno così ho letto in altre recensioni su Goodreads) e Georgia spesso si comporta in maniera scorretta proprio con chi afferma essere le persone della propria vita. 
 
Nel mio caso però ha sollevato domande - o per meglio dire le ha risollevate: senza entrare troppo nei dettagli della mia vita, non credo di essere aromantica ma spesso mi sono chiesta (vista specialmente la mia vita negli ultimi anni) se per caso non sia in qualche modo asessuale. O forse demisessuale. Di certo so che non mi prendo una cotta da anni e che non trovo nessuno attraente al punto da iniziare a fantasticarci sopra - romanticamente o sessualmente. È qualcosa di cui non ho mai parlato, nemmeno con le mie amiche - qualcosa di cui non ho nemmeno mai discusso con me stessa e la storia di Georgia, con le sue domande e le sue paure sul futuro, mi ha messa alquanto in crisi. 

Loveless di Alice Oseman è un libro rivolto sicuramente ad un pubblico molto giovane, che ancora si interroga sulla propria identità - sessuale e non - e che non ha idea di come sarà il suo futuro, che sente la pressione di essere "normale" e uniformarsi a tutti quelli che fanno sesso e bevono alcol perché è così che gli adolescenti dovrebbero fare. Ma anche chi è adulto può trovarsi di fronte a domande a cui non ha mai pensato di dover rispondere. 

2 commenti:

  1. Di sicuro non apprezzare la voce del narratore è un grosso problema, in un audiolibro, però sono contenta che alla fine il voto sia stato positivo, anche se il libro ha colpito un po' troppo vicino a casa.

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    1. Lo è eccome un grosso problema visto che non avevo mai voglia di schiacciare play per andare avanti. >.<

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