martedì 13 dicembre 2022

[Recensione] "L'ultima notte al mondo" di Bianca Marconero

Premesso che la reading slump di base è un anno che non mi abbandona mai, non ci ho messo così tanto a leggere quest'ultimo libro arretrato di Bianca Marconero che ancora mi mancava perché ne sono caduta vittima, bensì sono stata chiamata al lavoro per cinque giorni quindi non avevo molto tempo e nel tempo che avevo ero stanca e poi ho finito per ammalarmi e il weekend con il ponte lungo praticamente l'ho passato dormendo, starnutendo e tossendo - non necessariamente in quest'ordine.
 
Ma finalmente poi sono arrivata in fondo a L'ultima notte al mondo e della novella prequel Ed ero contentissimo, contenuta alla fine del romanzo, ve ne parlo però nell'ultimo appuntamento del BRT dell'anno.
 
 
Titolo: L'ultima notte al mondo
Serie:
L'ultima notte al mondo #1
Autrice: Bianca Marconero
Data di uscita: 29 giugno 2017
Pagine: 366 (copertina rigida)
Editore: Newton Compton Editori
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Trama: Quante volte ci si può innamorare della stessa persona?

Marco Bertani ha ventitré anni, alle spalle un’adolescenza tutt’altro che semplice e davanti a sé un futuro nel quale potrà contare solo su se stesso. Un giorno inaspettatamente si imbatte in Marianna Visconti, ex compagna del liceo e amore non corrisposto della sua vita. I loro mondi non potrebbero essere più lontani: Marianna, dopo aver studiato negli Stati Uniti, sta facendo pratica legale presso il prestigioso studio di un amico di famiglia, mentre Marco sbarca il lunario lavorando come operatore per una rete televisiva locale. Quando però le viene prospettata l’occasione di condurre un programma ideato proprio da lui, Marianna decide di accettare la sfida, convinta che così potrà dimostrare a Luca, il fidanzato con cui è in crisi, di cosa è capace: lei e Marco si troveranno quindi a lavorare gomito a gomito e scopriranno di non essere poi così diversi come credevano…

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Ogni volta che sentivo parlare di questo romanzo, sentivo sempre parlare di quanto fosse snob e smorfiosa Marianna - totalmente cieca di fronte a tutti e tutto ciò che non facesse parte della sua vita perfetta. 
La verità è che Marianna non è cattiva, ma è solamente tanto ingenua - il tipo di ragazza che si fissa sulle cose e sulle persone e poi difficilmente cambia idea. 

Infatti, la sua storica relazione con Luca è finita da un pezzo, ma Marianna non riesce ad accettarlo - gli ha concesso una pausa, lei cerca di comportarsi normalmente o comunque come se la cosa non fosse importante, ma tutti intorno a lei la squadrano con pietà e la invitano ad andare avanti con la sua vita. 

Ed è in questo punto di stallo della sua vita che ritrova Marco, quel compagno di classe che era al liceo con loro ragazzi ricchi grazie ad una borsa di studio e che veniva da uno dei quartieri poveri di Bologna, che era diventato amico di Luca e che sembrava divertirsi al massimo quando la tormentava e la chiamava "principessa". 
Ma Marco non si era mai diplomato con loro in seguito ad una brutta storia, era sparito per anni e adesso lavora per una rete televisiva privata - il cui direttore ha la bella idea di provare a coinvolgere Marianna, il suo cognome e le sue conoscenze per attirare sponsor e produrre il programma ideato da Marco. 

Marco, sebbene innamorato di Marianna da quando aveva tredici anni, non vuole lavorare con lei perché non vorrebbe riaprire quel capitolo della sua vita, ma lui e Marianna sembrano funzionare bene insieme e si scoprono amici - ottimi amici. 

Ma poi la vita di Marianna va ulteriormente in pezzi e Marco non può e non riesce neanche a reprimere ancora i suoi sentimenti per lei. Ma andrà bene oppure sarà un disastro?


Parliamoci chiaro: ho amato Marco, sebbene ci siano comunque stati momenti in cui avrei voluto prenderlo a schiaffi per la sua filosofia di non essere mai lui il primo a chiamare una ragazza e anche per altri momenti di assoluta cretinaggine. 

Marco è uno che ha avuto una vita difficile, con le circostanze pronte a fargli sempre lo sgambetto, ma lui è sempre riuscito a rialzarsi e a mantenere la sua dignità nonostante tutti quelli che l'hanno sempre guardato dall'alto in basso - Marco è uno che non ha niente di cui vergognarsi. Ho amato lui e il suo gruppo di amici, gli stessi di sempre, fedeli e leali fino alla fine. 

Marianna è cresciuta nell'agio economico, istruita a sorridere sempre e a non creare scandali dalla sua rigidissima madre - il padre, sempre un po' assente, però sembra l'unico capace di vedere oltre le apparenze e a conoscere Marianna anche più di quanto lei stessa creda. Marianna è una che non cambia idea, fa fatica a cambiare le sue abitudini e per questo non riesce ad accettare gli inevitabili cambiamenti nella sua vita sentimentale e sociale - era convinta che ci fosse un cammino da seguire ed è determinata a rimettere le cose in carreggiata, anche se lei stessa si rende conto che le cose non potranno mai essere come prima. Lo stesso vale per il suo lavoro, in cui si ostina a fare qualcosa che chiaramente la annoia. 

Ecco perché Marco e Marianna sembrano un mezzo disastro annunciato: lui che cambia spesso ragazza e non ha quasi nulla di "definitivo" nella sua vita, lei che rimane ancorata a come le cose sarebbero dovute essere e affronta male i cambiamenti. 

Eppure funzionano - diventano amici, diventano la persona più importante l'uno nella vita dell'altra. Anche se per Marco era già così. 

Ci sono però molte cose avvengono off-screen, infatti i mesi passano in fretta e noi ci troviamo di fronte a queste già proclamate dichiarazioni di amicizia senza aver visto molto della costruzione del rapporto.
Altro problema tra loro è la totale assenza di comunicazione: entrambi hanno paura a parlare con l'altro, entrambi danno parecchio per scontato oppure assumono falsità come se fossero la verità e ancora i pregiudizi di quando erano solo ragazzini al liceo in fondo non sono mai veramente caduti. Entrambi sono ingenui sotto certi punti di vista, si fidano e non si fidano allo stesso tempo, si aspettano determinate reazioni dall'altro che poi non arrivano - e di conseguenza alzano dei muri per proteggersi. Insomma, sono due testoni - e Marianna soprattutto dovrebbe imparare ad essere meno succube di tutti quelli che parlano e agiscono al posto suo dicendo di farlo per il suo "bene". Meglio poi non parlare di quanto ho odiato Luca e anche tutti gli altri "amici" che circondano Marianna.  

Anche qui ho ritrovato la Bianca Marconero che mi era mancata, ho trovato una Bologna viva e splendida sotto i miei occhi e personaggi cocciuti che si fanno del male, ma che è impossibile non finire con l'amare.

Andrea ed Elisa di Un altro giorno ancora restano sempre i miei preferiti, ma Marco e Marianna si conquistano decisamente il secondo posto. 

2 commenti:

  1. Ciao Alice! Torno qui dopo tanto tempo.
    Questo è il primo libro di Bianca che ho letto e ne conservo un ricordo bellissimo infatti ho ancora questa versione vecchia della Newton, è a mio parere il più bello dei suoi

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    1. Ciao Susy, bentornata! :)
      Per me il secondo, ho ancora un ricordo indelebile di Andrea ed Elisa - quello era stato il mio primo libro di Bianca.

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