mercoledì 30 novembre 2022

[Recensione] "La prima cosa bella" di Bianca Marconero

Ultima recensione di novembre - che ero indecisa se postare oggi o meno perché domani mattina andrà online il recap mensile e quindi avrebbe poca visibilità prima di essere soppiantato dal post più recente.
 
 
Titolo: La prima cosa bella
Autrice: Bianca Marconero
Data di uscita: 23 giugno 2016
Pagine: 314 (copertina rigida)
Editore: Newton Compton Editori
Link Amazon: n/a

Trama: Esiste solo l’amore non corrisposto: questa è la convinzione di Dante Berlinghieri, ventunenne nerd appassionato di cinema e fumetti.
Tra una birra nel solito posto, un esame all’università e una sosta in fumetteria, la sua vita scorre più o meno tranquilla. Ma una sera come tante, in uno dei soliti posti, arrivano anche delle ragazze e da quel momento il mondo di Dante verrà completamente capovolto. Si ritroverà promosso al ruolo di regista in un film amatoriale, si innamorerà senza essere riamato, e a sua volta non ricambierà una ragazza che invece si innamora di lui. E in un susseguirsi di eventi imprevisti e imprevedibili, Dante scoprirà che nulla è come aveva immaginato…

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Che dire? Sebbene ancora nel mezzo di una reading slump che non se ne vuole andare e di una sonnolenza perpetua che non mi molla, il primo romanzo di Bianca Marconero ufficialmente pubblicato dalla Newton Compton ancora anni or sono sono riuscita a leggerlo nel giro di poco - perché questa è la Bianca Marconero che avevo conosciuto nel 2018 con Un altro giorno ancora e che mi aveva conquistata. 

Dire che Dante mi abbia conquistata come aveva fatto Andrea sarebbe una bugia - Dante è un cretino fatto e finito, ma in senso buono, di quelli che (come ammette lui stesso ad un certo punto) devono fare mille passi indietro per vedere finalmente l'immagine completa e capire. Capire cos'ha davanti, cosa ha avuto davanti per tutto il tempo, capire cose sulla vita e sull'amore, capire ciò che era palese a tutti tranne che a se stesso. 

Dante è uno che si fissa sul dettaglio, si mette comodo sulle sue verità e da lì non lo schiodi a meno che non lo butti giù di peso dal suo piedistallo. Ma le sue verità non sempre corrispondono alle vere verità. E quindi tratta Beatrice come una nullità per quasi tutto il romanzo perché, nonostante gli occhiali, semplicemente non vede. E ti viene voglia di scuoterlo, di prenderlo per le spalle e chiedergli che diamine stia facendo, però intanto ti viene anche da ridere. 

Perché Dante, nonostante sia un testone, sa anche essere divertente. 
E mentre ripercorre la sua storia per raccontarla a noi, la trascrive sotto forma di copione - fissato con il cinema qual è. E sa essere sarcastico, pungente e sfigato quel tanto che basta da strapparti qualche risata e sperare, contro ogni possibile logica, che si svegli e smetta di credere solo nel Teorema dell'Amore Non Corrisposto e si faccia crescere un po' di spina dorsale. 

Ma Dante suscita anche tenerezza perché, nonostante la mia veneranda età di 33 anni, mi sono sentita esattamente lui: fissata su un dettaglio, desiderosa di non pensare al futuro, conscia che se il futuro deve proprio arrivare allora sia esattamente come adesso con le amiche e le uscite, con i sensi di colpa nell'essere ancora una "parassita" a casa dei genitori mentre tutti vanno avanti e fanno qualcosa delle loro vite... 

Dante è un personaggio che non si può descrivere, va letto con i propri occhi e va visto circondato da un campionario di alleati, amici, rivali, nemesi, nemici e conoscenti che lo rendono vero a 360 gradi e che vale sul serio la pena conoscere.
 
Questa è la Bianca Marconero che mi mancava e ho adorato il taglio dato al romanzo, i capitoli nominati come scene di un copione e ogni volta anticipati da una frase di Dante che ci dice cosa andremo a leggere e da una citazione di un film.

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