Ho sempre voluto leggere questo libro da una vita, sin dalla fine degli anni '90 quando, neanche pre-adolescente, già mi avvicinavo alla collana degli Junior Gaia - molti di quei romanzi li ho ancora nel cuore. All'epoca non esistevano acquisti su internet, nelle librerie non c'era tutto quello che potevi desiderare - neanche in quelle di città - e il titolare della cartolibreria dove acquistavo i libri di scuola e alcuni romanzi non sempre riusciva a reperire tutto quello che gli chiedevo.
Innamorarsi di April è sempre stato uno di quei romanzi "vorrei, ma non posso" sin da quando aveva ancora questa splendida e tristissima cover dell'edizione del 1997 e tutti, sulla rivista trimestrale Mondadori Junior che mi arrivava a casa, ne incensavano le lodi.
Titolo: Innamorarsi di April
Titolo originale: Loving April
Autore: Melvin Burgess
Data di uscita: 14 giugno 2011
Data di uscita originale: 1 gennaio 1995
Pagine: 196 (copertina flessibile)
Editore: Mondadori
Link Amazon: https://amzn.to/3fmM1VK
Trama: Tony si è da poco trasferito con la madre in un villaggio sul fiume, dopo la separazione dei genitori. È povero ora, solo e con un futuro precario davanti a sé.
April è bellissima e sorda. Ama la natura, il vento, il fiume e i suoi cigni. Tutti in paese pensano però che sia una povera ritardata di scarsa moralità.
Tony è chiuso in un mutismo ostinato. April è prigioniera del suo mondo di silenzio.
Sarà l'incontro delle loro infelicità silenziose, il loro avvicinarsi dolce e leggero, a salvarli in modo speciale.
Titolo originale: Loving April
Autore: Melvin Burgess
Data di uscita: 14 giugno 2011
Data di uscita originale: 1 gennaio 1995
Pagine: 196 (copertina flessibile)
Editore: Mondadori
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Trama: Tony si è da poco trasferito con la madre in un villaggio sul fiume, dopo la separazione dei genitori. È povero ora, solo e con un futuro precario davanti a sé.
April è bellissima e sorda. Ama la natura, il vento, il fiume e i suoi cigni. Tutti in paese pensano però che sia una povera ritardata di scarsa moralità.
Tony è chiuso in un mutismo ostinato. April è prigioniera del suo mondo di silenzio.
Sarà l'incontro delle loro infelicità silenziose, il loro avvicinarsi dolce e leggero, a salvarli in modo speciale.
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Non c'è il lieto fine, ve lo dico subito - è un libro amaro, così come il finale è agrodolce. Esattamente come la vita, reale e spietata.
April è considerata da tutti l'idiota del villaggio: è sorda, non ha mai imparato a parlare e quindi quando apre bocca riesce ad emettere solo suoni che soltanto a volte ricordano delle parole. Viene considerata quindi anche scema, per nulla intelligente - ma April capisce. Cresciuta senza un padre e quasi abbandonata dalla madre che fa tre lavori per riuscire a mantenere se stessa e la figlia, April è cresciuta quasi come una selvaggia ma finché era ancora bambina poteva andare bene, ora che è adolescente no. Lo sanno tutti in paese e lo sa anche lei - si rende conto che ora le sue azioni e i suoi comportamenti iniziano ad avere un peso, ma nessuno le ha mai insegnato diversamente e ora ha una certa reputazione tra la gente, compresa quella di una ragazza in cerca di attenzioni che va con tutti. Lei però nei fine settimana deve nascondersi per non essere aggredita dai ragazzi che credono di poter fare quello che vogliono con il suo corpo senza che lei riesca a difendersi e senza nessuno che possa correre in suo aiuto, quando tutto quello che lei vorrebbe fare è stare al fiume con la sua barchetta libera e senza pensieri.
L'arrivo di Barbara Piggott e di suo figlio Tony segnano una svolta per April.
Tutti si chiedono perché una signora di gran classe come Barbara Piggott sia venuta a vivere in un paese come il loro, tutti di basso rango e appartenenti alla classe lavoratrice - andando a vivere oltretutto in una catapecchia. Nessuno sa che il marito è andato a vivere altrove con l'amante e ha deciso di mettere alla porta moglie e figlio e Barbara, che non ha mai lavorato un giorno in vita sua, improvvisamente si trova spaesata di fronte anche alla più piccola delle faccende domestiche - ma non ha nessuna intenzione di darla vinta al marito e di supplicare per tornare ad avere di nuovo lo standard di vita di prima.
April è incuriosita da loro, ammira l'eleganza di Barbara e volentieri si presta ad aiutarli come può. Tony, dal canto suo, è risentito nei confronti della madre e mal tollera la presenza di April - anche lui la ritiene scema, sgraziata e soprattutto non sopporta la sua voce quando April prova a parlare. Soprattutto si vergogna che lui e sua madre abbiano bisogno di una come lei perché, fin da subito, anche lui viene messo al corrente delle voci sulle abitudini di April.
Ma April è dolce, libera, entusiasta, ha un mondo interiore che nemmeno sua madre sa vedere e capire e pian piano Tony comincia ad esserne l'unico testimone.
Innamorarsi di April è un libro difficile, pieno di temi complessi e realtà e situazioni difficili da mandare giù. Ho letto commenti su Goodreads che lo demoliscono perché i personaggi parlano tanto di rialzarsi e farcela da soli, di risollevarsi ed emergere, di ergersi al di sopra delle classi sociali e delle loro condizioni di partenza e dimostrare di essere migliori, ma che poi finiscono per fare il contrario di quello che hanno sempre professato e si dimostrano ipocriti tornando alla vita (infelice) di prima.
Beh, si dimenticano che siamo nel 1925 e che maschilismo, patriarcato e chiesa erano tutto ciò che governava la società - come se oggi le cose fossero diverse, poi.
Dove la reputazione era tutto e anche se eri consapevole della verità, anche se sapevi che una cosa non era giusta, prima dovevi pensare a te stesso e alla tua situazione prima di poter forse anche solo pensare di aiutare qualcun altro.
Questo romanzo è difficile perché Barbara Piggott si fregia con orgoglio dei suoi cambiamenti e del suo coraggio, ma sa come va la vita e sa cosa le conviene fare alla fine affinché lei e suo figlio continuino ad avere una vita dignitosa al pari del loro rango. Non c'è spazio per i sentimenti, non c'è spazio per i sogni - solo le apparenze contano in tempi come questi e le donne comunque non hanno voce in capitolo, devono sottostare al volere degli uomini che hanno più potere e soldi di loro in ogni caso e in ogni campo.
Così come nessuno si preoccupa di capire e di occuparsi di una ragazza disabile in tempi come questi. Nessuno pensa che possa avere una vita normale: crescere, imparare, sognare, amare. No, tutti la etichettano come selvaggia, ignorante e poco di buono e aspettano la scusa buona per rinchiuderla una volta per sempre in un istituto e far sì che non sia più un problema - per loro stessi ovviamente, mica per la salvaguardia di April. Tutti commettono atrocità nei confronti di April e, se non le fanno, pensano di fargliele di qui a breve oppure in futuro - eppure tutti si innalzano a salvatori della morale pubblica.
I momenti in cui April e Tony iniziano a formare una connessione e trascorrono del tempo insieme sul fiume e nei luoghi che April ama di più, sono poi gli unici momenti in cui possono essere se stessi in un mondo al di fuori della realtà. Ma sono solo ragazzini in un mondo crudele e spietato.
Mi sono commossa alla fine, ho pianto per April che voleva solo far sentire la sua voce in un mondo determinato a voler cancellare la sua esistenza - un mondo che non era ancora pronto per April e il suo cigno Silas al guinzaglio.
L'ho messa giù forse un po' tragica, ma garantisco che non muore nessuno.
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