Si preannuncia un'altra lunga e difficile settimana - e non riesco a credere che sia l'ultima di ottobre.
Titolo: 49 Miles Alone
Autrice: Natalie D. Richards
Data di uscita: 2 luglio 2024
Durata: 7H 47Min (Storytel Edition)
Editore: Sourcebooks Fire
Link Amazon: https://amzn.to/4ows9gG
Trama [tradotta da me]: Quattro giorni da sole nel deserto. Non fosse per il fatto che non sono esattamente sole come pensano.
Autrice: Natalie D. Richards
Data di uscita: 2 luglio 2024
Durata: 7H 47Min (Storytel Edition)
Editore: Sourcebooks Fire
Link Amazon: https://amzn.to/4ows9gG
Trama [tradotta da me]: Quattro giorni da sole nel deserto. Non fosse per il fatto che non sono esattamente sole come pensano.
Un anno fa Katie e sua cugina Aster sono sopravvissute ad una notte che ha ha lasciato il loro mondo e la loro amicizia a pezzi. Ansiosi di guarire e lasciarsi il passato alle spalle, decidono di affrontare quattro giorni di escursione in un'area remota dello Utah. Ma il deserto che amano da anni ha in serbo qualche scherzetto per loro.
Una malattia, un infortunio e una tempesta inaspettata le lasciano a corto di sicurezza e di provviste. Quando incontrano una giovane coppia con provviste extra sul loro stesso percorso, le ragazze sono grate e sollevate―all'inizio. Riley trasuda cordialità e esuberanza, ma tutto nel suo ragazzo Finn urla problemi. Quella notte, dopo alcune agghiaccianti confidenze su Finn da parte di Riley, Katie e Aster si svegliano sentendo la coppia litigare. Senza alcun tipo di aiuto e intrappolate nell'oscurità, non possono fare altro che essere testimoni della corsa notturna disperata di Riley con Finn subito dietro ad inseguirla.
La mattina trovano l'accampamento della coppia, ma Riley e Finn? Scomparsi. Katie è sicura che Riley sia in pericolo. E con gli aiuti a due giorni di escursione di distanza, le ragazze sanno di essere le uniche a poterla salvare prima che le accada qualcosa di terribile. L'orologio ticchetta e le loro scorte si stanno esaurendo, ma Katie e Aster sanno di dover trovare Riley prima che Finn―o il deserto―arrivi a lei per primo.
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TRIGGER WARNING: stupro (off-screen, ma menzionato ripetutamente).
Dovrei ormai sapere che io e Natalie Richards abbiamo visioni differenti su cosa ci aspettiamo da un libro - eppure insisto e credo, dalle recensioni che ho visto, che con il prossimo andrà anche peggio.
Il problema principale di questo libro è il modo in cui è stato pubblicizzato - e suddetta parte pubblicizzata comunque non risulta all'altezza delle aspettative. So cosa aspettarmi in generale dalla Sourcebooks Fire - quasi tutti i mystery thriller che leggo sono pubblicati da questa casa editrice, ma in questo romanzo della Richards c'è ben poco di tutto.
49 Miles Alone in realtà si focalizza soprattutto sullo stupro di cui Katie è rimasta vittima un anno prima ad una festa - una festa a cui sua cugina Aster, molto meno social di lei, l'ha lasciata sola. Ora, un anno dopo, si sono ritrovate per la loro consueta escursione nel deserto, ma le cose tra loro non sono più tornate com'erano una volta - Aster combatte con il senso di colpa per aver abbandonato Katie e non averla protetta mentre Katie combatte con il trauma che ancora non riesce a superare, tanto che ogni persona di sesso maschile che incontrano sul loro cammino la mette a disagio e la fa entrare in una spirale di panico.
Da questo punto di vista il libro è fatto bene, le cicatrici fisiche ed emotive di Katie si percepiscono come se fossero proprie - persino il suono di una cerniera che si abbassa suscita un'ondata di nausea e fa tornare Katie a quella notte.
Questo però doveva essere un mystery thriller e sebbene abbiamo una terza voce che si inserisce tra quella delle cugine a raccontarci di come sia in fondo ad un canyon e stia per morire, quella parte inizia solo nella seconda metà e non prende poi nemmeno tanto spazio - non soppianta mai il trauma di Katie e il tentativo di riallacciare i rapporti delle due cugine. La parte mystery thriller è piccola e nemmeno tanto originale o ben scritta - sebbene sia influenzata dal suo trauma e questo renda quindi Katie una narratrice inaffidabile, il lettore non è portato a giudicare la situazione nella stessa esatta maniera in cui la giudica lei e ci sono molti elementi che svelano la verità che le protagoniste scopriranno soltanto alla fine. Ma anche lì, ho trovato la conclusione scarna di ulteriori spiegazioni e chiarimenti e alcune cose sono rimaste ambigue.
Se lo prendete come un libro che affronta il trauma dello stupro, del senso di colpa e volete assistere a due cugine che non sanno più come stare insieme e come parlarsi, ma che ancora tengono incredibilmente l'una all'altra e farebbero qualsiasi cosa per tenere l'altra al sicuro, allora questo libro fa per voi.
Se invece vi aspettate una storia piena di angoscia, paura e adrenalina, timore per le protagoniste e per cosa accadrà loro, per cosa può nascondersi nel deserto senza che possano chiamare i loro genitori per quattro giorni, allora no, scordatevelo - io forse sono partita con aspettative troppo alte, magari perché ho visto il film Fall il mese scorso e quello sì che mi aveva fatto salire il cuore in gola quindi mi aspettavo qualcosa di così angosciante e solitario, ma senza le vertigini.

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