venerdì 3 novembre 2023

[Recensione] "Ragazza, serpente, spina" di Melissa Bashardoust

Incredibilmente sono riuscita a finire un libro in poco tempo - questo perché l'ho ascoltato nella settimana in cui avevo i turni di pomeriggio e quindi la mattina riuscivo a macinare un bel po' di ore di ascolto, anche se poi il rovescio della medaglia è che la sera poi mi addormento di fronte ai miei telefilm. 

Quando ho le mattine quindi si presuppone che io abbia tutto il pomeriggio a disposizione per leggere e andare un sacco avanti con la lettura e invece, come mi rilasso un attimo a casa, poi finisco per dormire fino all'ora di cena. 

Ma veniamo a noi e al libro di oggi.
 
 
Titolo: Ragazza, serpente, spina
Titolo originale: Girl, Serpent, Thorn
Autrice: Melissa Bashardoust
Data di uscita: 5 ottobre 2021
Data di uscita originale: 7 luglio 2020
Durata: 11H 28Min (Audible Edition)
Editore: Mondadori
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Trama: C’era e non c’era una volta − così cominciano sempre le fiabe − una principessa destinata ad avvelenare chiunque la toccasse.
Ma per Soraya, tenuta nascosta fin dalla nascita, cresciuta lontana dalla sua famiglia, al sicuro solo nel suo giardino, questa non è soltanto una fiaba.
All’approssimarsi delle nozze del suo gemello, Soraya deve decidere se uscire allo scoperto per la prima volta. Nelle segrete del palazzo una div, una demone, potrebbe avere le risposte che sta cercando, la chiave per ottenere la libertà. Al di fuori c’è un giovane uomo che non teme la principessa, nei cui occhi non si legge paura, ma profonda comprensione di chi lei sia veramente, oltre la maledizione e il veleno.
Soraya pensava di sapere quale fosse il suo posto nel mondo, ma quando le sue scelte portano a conseguenze inimmaginabili, inizia a chiedersi chi sia davvero e cosa stia diventando: una donna o una demone? Una principessa o un mostro?

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Avevo proprio voglia di un libro dal sapore orientale - infatti qui nomi e ambientazioni ricordano la Persia e tutto questo mi ricorda che io devo ancora finire la trilogia della Città di Ottone. Resta però un libro che forse sarebbe stato perfetto dieci anni prima della sua attuale pubblicazione perché ora risente del già visto e rivisto. 

 
Soraya è la sorella gemella dello Shah, ma la sua esistenza è sempre stata tenuta nascosta in quanto è stata maledetta prima ancora che nascesse a causa di uno sfortunato incontro di sua madre con un div, un demone che - come tanti suoi simili - caccia nei boschi e dimora sul monte Arzur. E la maledizione di Soraya consiste nell'avere un tocco velenoso che può uccidere chiunque, pertanto è sempre costretta a portare i guanti e nascondersi - non partecipando quindi alla vita di corte e usando passaggi segreti nelle mura per muoversi nel palazzo. Ma la cosa che più la fa soffrire è la solitudine: oltre al fatto che nessuno può toccarla e a sua volta lei non può toccare nessuno, la madre e il fratello spesso sono in viaggio per visitare le varie province del regno e la sua vecchia amica d'infanzia Laleh sembra essersi completamente dimenticata di lei. Anzi, tutti sembrano sempre dimenticarsi di lei e tenere a bada la rabbia - il veleno - diventa più complicato ogni giorno, tanto che anche i suoi incubi la dipingono come prossima alla trasformazione in un mostro. 

Ma il ritorno a palazzo del fratello e dell'intera corte (compresa sua madre) porta con sé più di una novità: un giovane soldato si è aggiunto al suo esercito e questo soldato ha catturato una div che ha cercato di attentare alla vita dello Shah - per Soraya la div rappresenta però la possibilità di scoprire come spezzare finalmente la maledizione che la tormenta da tutta la vita. Il giovane soldato Azad è determinato ad aiutarla, ma Soraya deve prima superare le reticenze della madre e soprattutto cercare di capire se la div - Parvaneh - sia capace di dire la verità o soltanto mentire. 


Soraya, poveretta, è soltanto una ragazza che vuole quello che tutte le ragazze della sua età vogliono: un contatto, sia fisico che spirituale, con qualcuno e quel contatto le è sempre stato negato perciò non c'è da stupirsi che finisca per essere ingenua e per commettere un errore dietro l'altro cercando di ottenere quello che ha sempre desiderato per tutta la vita - soprattutto dopo che la solitudine, la paura, le insicurezze e la vergogna l'hanno plasmata nella ragazza che è diventata. Nel corso dei romanzo poi cresce: prima afflitta dalla paura di essere un mostro come il fratello di Laleh le ha sempre detto e poi dalla paura di diventarlo sul serio cedendo alla rabbia che l'ha sempre governata, alla fine riconosce quel veleno come un dono in grado di proteggere la sua famiglia nel momento dei bisogno - anche se quella famiglia l'ha quasi distrutta prima lei stessa nel tentativo di spezzare la maledizione.

Ma perché prima ho scritto che sarebbe stato perfetto dieci anni fa? 
Perché il plot-twist del tradimento e della doppia faccia è alquanto prevedibile e mostra come al solito l'ennesimo problema di comunicazione: se sua madre le avesse rivelato il vero motivo dietro la maledizione e non avesse continuato a mentirle con l'intento di "proteggerla", allora tutto questo casino non sarebbe mai avvenuto. Ma allora non esisterebbe il libro, vero? Le paure di sua madre concretizzano quindi la classica profezia che si autoavvera - e se non avesse agito all'epoca, magari non sarebbe capitato nulla. 

Il libro ha un world-building molto interessante che mi sarebbe piaciuto vedere esplorato un po' più nel dettaglio, ma non usciamo quasi mai da palazzo e anche quando lo facciamo, Soraya è comunque tenuta prigioniera e all'oscuro. L'altra pecca è che i personaggi secondari - e anche il love interest - risultano un po'... piatti, non a tutto tondo come mi sarei aspettata. 

In compenso è un libro che si fa leggere in un soffio, molto piacevole e di buon intrattenimento. Forse dieci anni fa avrebbe avuto più successo o seguito e acclamazione mentre adesso è passato più in sordina come qualcosa di già visto, ma questo "ritorno alle origini" dello young adult fine anni '10 non mi è per niente dispiaciuto. 

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