lunedì 15 maggio 2023

BRT: Breve Riassunto della Trama #19

Diciannovesimo appuntamento con questa rubrica inventata da me e se siete nuovi di queste parti oppure vi siete sempre persi questa rubrica perché a prima vista la credevate una carrellata delle nuove uscite, potete leggere la divertente(?) origine del suo titolo QUI.

BRT: Breve Riassunto della Trama è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale, a gruppi di tre o cinque, vi offro la mia opinione su quei libri a cui non ho dedicato un post di recensione sul blog.
 
You Too?: 25 Voices Share Their #MeToo Stories curato da Janet Gurtler
 
Letto tra i mesi di gennaio e maggio.
 
Sono stata attratta da questo libro sia per il tema di cui tratta sia perché alcune delle voci che hanno contribuito appartengono a scrittrici di cui ho letto - e, in alcuni casi, amato - i libri. Sono tutte storie potenti che colpiscono come un pugno in faccia e come un calcio nello stomaco - sono storie che parlano di catcalling, di stupri, di molestie, di aggressioni, di incesti, di abusi e torture e voci messe a tacere o rimaste inascoltate per anni. Fino ad adesso, fino al momento in cui è esploso il #metoo e restare zitte non era più un'opzione. Ognuna di queste autrici ha la sua storia personale, i suoi demoni e anche coloro che pensano che ciò che è successo a loro sia minore - un'inezia - rispetto a ciò che è successo ad altre donne, devono comunque riconoscere che è successo e non sminuirlo, ma accettare che ha la stessa valenza dolorosa di ciò che magari viene definito più "grave". L'ho iniziato a fine gennaio e sono andata avanti nei tempi morti che avevo al lavoro - non tanti - e quindi ci ho messo parecchio a leggerlo, dando poi il colpo di coda finale quando sono rimasta a casa perché chi sostituivo è rientrata. Ci ho messo mesi, ma ciò non toglie che sia una lettura potente - che merita attenzione e riflessione. 


Evelyn di Jane Austen

Letto a maggio. 
 
Questo è uno degli scritti giovanili di Jane Austen, molto breve ma lasciato incompiuto - ma due diversi e possibili finali sono stati scritti da due nipoti della Austen. Come al solito la Austen prende in giro la sua società contemporanea e i suoi usi e costumi e Frederick, il nostro protagonista, è un personaggio decisamente sopra le righe - così come sono tutti gli altri comprimari. Evelyn si presenta quasi come una storia dalle connotazioni surreali, una pantomima, una presa in giro ai massimi livelli di tutto ciò che la Austen ha sempre criticato e di cui si è sempre presa gioco. Ogni personaggio è così portato all'estremo che quasi non si riesce a credere a cosa si stia leggendo ed è naturale non prendere per vera e reale ogni singola parola e ogni singola situazione che vengono messe in scena. In quanto ai finali, ho preferito quello scritto dal nipote James Edward Austen piuttosto che quello scritto dalla nipote Anna Lefroy - l'ho trovato più in linea con il materiale originale.
 
 
Twilight: La graphic novel, Vol. 1 & 2 di Stephenie Meyer & Young Kim
 
Letti a maggio.
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Nel lontano 2006, Twilight è stato uno dei pochi romanzi che hanno segnato la mia adolescenza e che mi hanno fatto tornare quella voglia di leggere che credevo ormai spenta - quindi sì, rappresenterà una relazione tossica e avrà tante altre cose sbagliate sotto tanti altri aspetti, ma per me significherà sempre davvero molto e sarò sempre #TeamEdward. Detto questo, è comunque passata una vita sia da quando ho letto il romanzo e sia da quando ho visto il film, quindi è stato bello ritornare ad immergermi in questo mondo e i disegni dell'illustratrice sono davvero bellissimi e rappresentano i personaggi esattamente come sono descritti nei libri. Si possono vedere anche le scene che poi sono state cambiate nel film, ma essendo ovviamente una trasposizione che predilige il disegno al dialogo qui è ancora più evidente come quello tra Bella ed Edward sia un instalove. Ma in fondo ci interessa? Certo che no! E mi ha fatto pure desiderare che poi anche gli altri romanzi fossero stati trasformati in graphic novel - ma immagino che adattare Breaking Dawn sarebbe stato un incubo. 

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Di solito non aggiungo postille a questo genere di post, ma volevo solo informarvi che non sono stata mangiata viva dalla mia libreria - anzi, non ho nemmeno iniziato a sistemarla. Il giorno in cui avrei dovuto cominciare a farlo - il giorno in cui è andato online il mio ultimo post lunedì scorso - sono stata svegliata da una chiamata di lavoro: tre giorni sono diventati una settimana (eterna e con delle ore da recuperare e, se non siete pratici del sistema scolastico, non vi tedierò con una spiegazione sul perché) e oggi comincio un'altra settimana in un'altra scuola e poi si vedrà. Insomma, ci sono e sono viva, ma non ho (avuto) tempo per leggere cose che non fossero storie a se stanti, novelle o graphic novel.

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