sabato 27 agosto 2016

[Recensione] "Arrow - Vendetta" di Oscar Balderrama & Lauren Certo

Sono venuta a conoscenza di questo libro quasi per caso - un giorno di giugno stavo spulciando alcuni dei blog che seguo e su Insaziabili Letture ho visto l'anteprima. 
Ovviamente ero già conquistata da questo libro a prescindere, ma ho letto comunque la trama e poi sono volata su Goodreads a leggere il resto e una recensione diceva che il libro era raccontato dal punto di vista dei villains delle prime due stagioni e ciao, venduto. Tutto di lui urlava prendimi
Cosa che, al primo ordine di mio padre su internet, ho fatto e ciao ciao al book-ban. 


Titolo: Arrow - Vendetta
Titolo originale:
Arrow - Vengeance
Autori: Oscar Balderrama & Lauren Certo
Data di uscita: 14 giugno 2016
Data di uscita originale: 31 marzo 2015
Pagine: 344 (copertina flessibile)
Editore: Mondadori

Collana: Oscar Fantastica

Trama: Starling City trabocca di criminali e uomini corrotti. Ripulire la città è la missione che si è dato il miliardario Oliver Queen, scomparso per anni e improvvisamente tornato per vestire i panni di Arrow. Riporterà l'ordine grazie alla sua straordinaria abilità di arciere. Ma qualcuno trama nell'ombra per preparare la sua caduta, e distruggere tutto ciò che gli è caro. E Oliver si ritrova inestricabilmente invischiato nelle oscure, pericolose macchinazioni di Slade Wilson e della confraternita di Blood…


Non sono una nerd così sfegatata da leggere anche i fumetti, ma a quanto pare la leggenda narra che il mio amore per questo mondo sia nato quando avevo solo cinque anni e già giocavo con Batman. 
Non leggo i fumetti, ma non mi perdo nessun film o serie televisiva targata Marvel e/o DC, quindi per me è stato impossibile resistere a questo libro. 

La cosa che più mi ha attratta in principio, come avevo scritto precedentemente nella mia wishlist, è il fatto che non sia narrato da Oliver e che quindi non ripercorra semplicemente il telefilm, quanto più che sia narrato dal punto di vista dei villains - tra cui il mio adorato Slade Wilson aka Deathstroke. 
Ho una cotta per Manu Bennett da quando l'ho visto interpretare Crisso in Spartacus e mi piaceva il personaggio di Slade, soprattutto nella prima stagione e in tutti i flashbacks di Oliver sull'isola di Lian Yu - senza di lui Oliver sarebbe morto in cinque secondi netti e mi piaceva la collaborazione prima e l'amicizia poi che si era creata tra di loro

Il libro non è scritto da due persone qualunque, non è una fan-fiction. 
Non è come il caso di On Fire: A Teen Wolf Novel di Nancy Holder che, se non ricordo male perché l'ho letto poco più di tre anni fa, si basa sul canon di Teen Wolf fino alla 1x05 ma poi prende la sua strada. 
Arrow - Vendetta è scritto da due persone che se ne intendono: Oscar è nel team di sceneggiatori di Arrow sin dall'episodio pilota, anche se ha cominciato a scrivere episodi solo nella terza stagione; Lauren invece ha partecipato alla creazione della web-series Arrow: Blood Rush, ha scritto un episodio di The Flash e con Kai Yu Wu scrive fumetti sul velocista scarlatto. 
Questo libro non è una fan-fiction, quanto più un tie-in. 

Proverò a scrivere questa recensione il più spoilers-free possibile, nel caso qualcuno tra voi non guardi Arrow perché non gli interessa o perché magari deve ancora iniziarla oppure sia indietro con le stagioni - ma temo che fallirò miseramente. 
Quindi se non avete visto Arrow ma volete farlo, forse è meglio se vi fermate qui. Idem se vi siete fermati alla seconda stagione, perché ci sono alcune cose che fanno riferimento ad eventi e persone nella terza e quarta stagione. 
Se non l'avete visto ma non ve ne frega niente degli spoilers, procedete pure. 
Se lo guardate e volete sapere cosa viene raccontato nel libro che nella serie non si è visto, cosa state facendo ancora qui a leggere le mie chiacchiere?
Ho dovuto farmi un ripasso - santa Wikipedia! - perché a maggio ho finito di guardare la quarta stagione e il libro si basa invece sugli eventi della seconda. Quindi sono passati un paio di anni e alcuni dettagli li avevo dimenticati. 

Se avete un minimo di familiarità con la serie televisiva Arrow, allora sapete le basi. 
Sapete che Oliver Queen è un miliardario di Starling City che venne dato per disperso e morto cinque anni prima di essere ritrovato su un'isola nel mare Cinese del Nord. 
Sapete anche quindi che ogni stagione segue due archi narrativi: quello che accade nel presente e quello che successe ad Oliver in quei cinque anni prima di essere ritrovato. 

Il libro comincia nel bel mezzo di un flashback che noi vediamo verso la fine della seconda stagione e la prima parte del libro è dedicata a Slade Wilson. 
Slade Wilson che era stato gravemente ferito, ragione per cui gli viene iniettato il Mirakuru nel tentativo di salvarlo - un siero creato dai giapponesi durante la seconda guerra mondiale con lo scopo di creare supersoldati che guarissero in fretta e fossero macchine assassine. (E scusate se in questo momento passo al "nemico" - leggi: Marvel - e intanto penso a Steve Rogers e Bucky Barnes.)
Ma Slade scopre le circostanze in cui è morta Shado, la sua amata, e con il Mirakuru che prende il sopravvento sul suo corpo e sulla sua mente - facendogli avere anche allucinazioni di Shado - il suo unico scopo diventa quello di vendicarsi di Oliver, ritenuto colpevole, portandogli via tutto ciò che ama. 
Il libro inizia qui, con un tentativo fallito di iniettare l'antidoto a Slade e la nave cargo che esplode e inizia ad affondare al largo di Lian Yu. 
Non trovando Oliver sull'isola, Slade decide che l'unica soluzione è tornare in Australia e sfruttare i contatti dell'ASIS - l'agenzia di servizi segreti di cui fa parte - per rintracciare il ragazzo. Al suo rientro però il Mirakuru sembra essere sparito dal suo sangue e Slade cerca di ricostruire un rapporto con il figlio e l'ex-moglie dopo che è stato via tre anni - ma resta ossessionato da Oliver e in seguito, in modo molto riluttante, si convince che il ragazzo è morto. Questo fino al momento in cui il mondo è scosso dalla notizia che Oliver Queen è ancora vivo - e allora il Mirakuru si risveglia nel suo sangue e l'unica cosa che interessa a Slade è la vendetta. 
La parte di Slade copre all'incirca due anni: parte da quello che per noi nella serie è un flashback verso la fine della seconda stagione, prosegue con la sua vita in Australia e termina con la notizia di Oliver a Starling City, tornando quindi di fatto al presente all'inizio dell'episodio pilota. La parte di Slade copre tutto quello che è accaduto prima dell'inizio vero e proprio della storia.

La seconda parte è dedicata a Isabel Rochev, che nella serie è stata quella meno approfondita dei tre villains. La sua parte inizia al presente, esattamente dove si è interrotta quella di Slade - ovvero con la notizia del ritrovamento di Oliver. 
Torniamo poi indietro di sei anni, con una Isabel tirocinante alla Queen Consolidated gestita da Robert, il padre di Oliver. Scopriamo il suo passato, vediamo la sua rabbia e il suo risentimento e la sua sete di vendetta verso la famiglia Queen - e ciò che questo la porterà a compiere. Ecco il perché dello shock alla notizia che Oliver è vivo. 
Chi vuol capire, capisca. 
E tutta la rabbia di cui Isabel credeva di essersi liberata affermandosi con una carriera di tutto rispetto, ecco che torna a galla ed ecco che poi le viene presentato un piano per annientare la famiglia Queen una volta per tutte. 
La parte di Isabel copre il presente della prima stagione e ne segue i primi mesi. 

La terza parte è dedicata invece a Sebastian Blood, appena eletto consigliere del distretto di The Glades - il posto dove è nato e cresciuto e considerato un inferno
Un flashback ci riporta a quindici anni prima, ad un Sebastian bambino trascurato e picchiato dai genitori che trova conforto e aiuto in padre Trigon, un prete che si occupa dell'orfanotrofio e che lo aiuta ad uscire da quella casa
Nel presente vediamo Sebastian avere tanti progetti per risanare The Glades, ma il tiepido interesse mostrato da Moira Queen e dal suo secondo marito Walter Steele viene rapidamente smorzato dalla notizia che Oliver è ancora vivo - e scommetto che siete stanchi di vedermelo scrivere, vi capisco. 
E quando nessuno si decide a fare qualcosa - non il consiglio, non il sindaco, non la famiglia Queen, non Malcolm Merlyn che pure è legato alla clinica medica di The Glades fondata dalla sua defunta moglie - allora la sua confraternita si mette in moto. 
Ma non è abbastanza e quando una catastrofe non gli farà vedere nessun'altra soluzione all'infuori di quella che aveva rifiutato in precedenza, il patto con il diavolo è firmato.
La parte di Sebastian copre l'intera prima stagione, dal ritrovamento di Oliver al tragico primo season finale. 

Sono tre parti che ci offrono una visuale più completa su questi villains, dopodiché continuare a chiamarli così è impossibile - li vediamo umani, li vediamo soffrire, li vediamo avere problemi che non sanno come risolvere. Non sono cattivi per scelta, ma sono cattivi nati dalle circostanze avverse delle loro vite. Ci dispiace per loro, addirittura. 
La serie televisiva è narrata dal punto di vista di Oliver, quindi è fin troppo facile mentre la si guarda stare dalla sua parte. Mentre si legge il libro è ancora così, ma comunque capisci perché questi tre personaggi ce l'hanno tanto con Oliver (Slade in particolare) e la famiglia Queen (Isabel e Sebastian). È qualcosa che non si può ignorare.  
Però non credo che sarei così tanto favorevole e accondiscendente se venisse scritto un libro sui retroscena di Damien Darhk e dell'H.I.V.E. - loro sì che erano cattivi cattivi.

In queste tre parti, Oliver compare solo di sfuggita e lo vediamo attraverso gli occhi di questi tre personaggi. Lo vediamo come un ragazzino viziato e ubriaco, lo vediamo come un combattente alleato prima e nemico poi, lo vediamo come un miliardario che ottiene quello che vuole perché ha soldi e potere.
Nella serie noi vediamo Oliver tentare di diventare una persona migliore e di riparare agli errori di suo padre, prima come Giustiziere e poi come Arrow e mentre noi vediamo tutto questo nella prima stagione, il libro con questi tre punti di vista ci offre tutto quello che stava accadendo nelle vite degli altri prima che li incontrassimo per la prima volta nella seconda stagione - con l'eccezione di Slade, ovviamente

Il quarto atto si chiama "Vendetta" ed è con questo che i piani dei nostri tre prendono il via e con essi cominciano gli eventi della seconda stagione, all'insaputa di Oliver che ancora brancola nel buio prima di mettere tutti i pezzi insieme. 
È come rivedersi la serie televisiva mentre si legge il libro: la descrizione delle scene riporta tutto alla mente in maniera vivida e anche le battute pronunciate dai personaggi sono le stesse. Questa volta però abbiamo di più e questo perché abbiamo una visione esclusiva sul "dietro le quinte" - nella serie, noi come Oliver mettiamo insieme gli indizi poco alla volta e restiamo sorpresi dalle rivelazioni che ne conseguono; qui invece assisitiamo alla nascita del piano, a quelle piccole mosse e a quelle decisioni che poi portano al crescendo finale e restiamo sorpresi comunque
E se prima provavamo empatia e comprensione nei confronti dei villains, man mano che leggiamo questo quarto atto torna a galla il risentimento che provavamo nei loro confronti vedendoli sullo schermo quando vediamo l'odio che li guida e la scelta cosciente di alcune delle loro azioni - anche adesso che sappiamo la loro storia resta comunque l'amaro in bocca nel vedere come si fanno consumare e accecare dall'avidità e dall'odio fino a diventare non più cattivi per caso, ma cattivi per scelta. Specialmente nel caso di Isabel, tutta la rabbia che provavo per lei non appena la vedevo è tornata più feroce che mai. 
E mentre nella serie siamo dalla parte degli eroi e ignoriamo i piani dei cattivi, qui siamo seduti nella tribuna opposta e vediamo i piani di Slade srotolarsi alla perfezione come aveva programmato ma ignoriamo cosa e quanto sappia Oliver e cosa intenda fare. 

Ogni personaggio ha una sua voce che si contraddistingue benissimo, esattamente come nel telefilm. Ed è scritto in maniera così bella che anche se hai visto la serie e sai come va a finire, questo punto di vista inusuale ti fa girare le pagine sempre più in fretta. 
Di fatto è il telefilm, ma allo stesso tempo è qualcosa di più perché lo completa e ti fornisce aspetti e dettagli che prima non avevi. 
Anche la percezione che normalmente abbiamo di Oliver cambia nella lettura di questo libro: nel telefilm lo vediamo spavaldo e lo vediamo anche insicuro quando sembra che non ci sia più speranza, ma è vedendolo attraverso gli occhi di Slade e Isabel e Sebastian che avviene la magia - magia che assomiglia più ad un calcio nello stomaco.
È nel leggere cose che loro sanno ma che Oliver ignora oppure che non crede loro ne siano a conoscenza, è nel leggere come loro sanno i suoi punti deboli e dove colpire per fare più male e come riescono a leggere il suo linguaggio del corpo oppure a vedere le emozioni sul suo viso che lo rende ancora più umano di quanto sappiamo che sia. 
Anche quando indossa i panni di Arrow e combatte contro di loro non possiamo fare a meno di vederlo come un ragazzo che non sa quello che fa e che nella maggior parte dei casi improvvisa i piani nel bel mezzo dell'azione. 

Ho letto una recensione su Goodreads di una ragazza che si lamentava che c'è troppo poco Oliver in questo libro e che le sarebbe piaciuto di più se fosse stato narrato dal suo punto di vista o comunque ci fosse stata anche la sua prospettiva
Ma che senso avrebbe avuto allora? 
Sarebbe stata solamente una riscrittura della seconda stagione e non avrebbe aggiunto niente a quello che sapevamo già - non sarebbe stato un tie-in, non avrebbe colmato quei vuoti sui quali si poteva eventualmente puntare il dito perché sappiamo già com'è andata la storia da punto di vista di Oliver
È proprio il fatto che sia raccontato da qualcuno che non è Oliver - e specialmente che sia raccontato dai villains di stagione - che aggiunge qualcosa a quello che abbiamo visto. È vero, per carità, mentre leggi ti fai davanti la stagione perché ci sono tante delle scene che abbiamo visto sullo schermo, ma aggiunge background ai personaggi e gli dà una propria dimensione che li svincola da quella puramente di "villain" che assumono nel corso di 23 episodi - dà loro una storia personale. 

Quindi no, non sono affatto d'accordo con quella ragazza e se ancora non si fosse capito, a me il libro è piaciuto davvero molto. 
E credo pure che questa sia la recensione più lunga che io abbia mai scritto. 
E niente, continuo ad amare Slade. 


"Ed esistono pochi modi per superare quel genere di esperienze. Ci sono persone che ne escono più forti e sopravvivono, altre che muoiono. E poi c'è una terza categoria: quelle che finiscono per rassegnarsi, che non lottano più, perché è più facile sopportare il dolore quando non conosci altro."

e ½

6 commenti:

  1. Aliceee ❤️❤️❤️ Eccomi! Aspettavo questa recensione perché si lo ammetto I love Oliver Queen! ❤️_❤️ Non mi perdo una puntata dei tf marvel e dc e ovviamente i film neanche a dirlo. L'unica pecca per quanto ai film per me è la scelta del flash cinematografico, avrei tanto voluto che ad interpretare Barry fosse lo stesso attore del tf! Tu che dici? Ah ...Pure io non leggo i fumetti, almeno per ora! Le tue parole hanno fatto aumentare a dismisura le mie aspettative per questo libro, entusiamo a mille e no adesso proprio non me lo posso perdere! ❤️

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    1. Sono d'accordo anche io.
      Più che altro.. avevo apprezzato Ezra Miller in Noi siamo infinito e forse non l'ho visto altrove e per questo probabilmente non sono nei panni per giudicare, ma non ce lo vedo troppo nei panni di Flash.
      Come in realtà continuo a non vedere Tom Holland nei panni di Spider-Man - tanto per passare alla Marvel un attimo - nonostante la pioggia di complimenti. Sarà che per me Andrew Garfield era perfetto nel ruolo.
      Quindi adoro Grant Gustin nei panni di Flash e se proprio non potevamo avere lui perché la storyline dei film DC prende una strada diversa da quella televisiva e non volevano "confondere le acque", allora forse avrei scelto qualcun altro rispetto a Ezra.
      D'altronde le differenze tra le strade scelte sono palesissime guardando Suicide Squad: evitando di fare spoilers, basta prendere in esame i personaggi di Amanda Waller e Floyd Lawton e pensare a quello che è successo in Arrow.
      La differenza la si vede anche in Supergirl - che però devo ancora iniziare a vedere: ad interpretare Superman non è Henry Cavill, ma è Tyler Hoechlin. E qui approvo, adoro Hoech.
      In ogni caso, dopo questo sproloquio immenso, se leggerai il libro poi fammi sapere! :)

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  2. Ciao Alice! <3 First af all, batti il cinque ragazza: a-do-ro Slade Wilson/ Manu Bennett!!!! :D Credo che la stagione di Arrow con lui sia la più figa in assoluto proprio per la sua presenza!
    Detto questo, devo assolutamente recuperare questo libro, e come mai non ne sapevo l'esistenza, prima di adesso???? >_<"

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    1. *ribatte il cinque*
      Guarda, pure io l'ho scoperto per caso: solo un blog ha riportato l'uscita e quindi è passato molto in sordina - per fortuna me ne sono accorta!
      E sì, tanto amore per Slade Wilson. ♥

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  3. Amicaaaaa!!! Questo è il mio post (le altre si sono allontanate da me spaventate quando ho iniziato ad urlare)!!! Io sono una super-mega fan sfegatata di Arrow (tipo admin e traduttrice della pagina ufficiale-ossessionata)e oltre ad amare il nostro Oliver Queen (sorry ma quello della serie tv è molto meglio di quello del fumetto che per me è un super anti-eroe) amo anche Slade Wilson. Lui è sicuramente uno dei cattivi migliori (anche se, devo ammettere, a me è piaciuto anche Darhk, adoravo il suo sarcasmo e darhk -LOL pun- humor). Appena il libro è uscito in America, ero un po' restia a comprarlo perché si sentiva poco la presenza del Team Arrow (l'OTA è la mia kriptonite) però poi ho fatto il ragionamento che anche tu hai scritto riguardo alla recensione che hai letto su Goodreads e l'ho comprato. Sono assolutamente d'accordo con la tua recensione, è sicuramente stato interessantissimo leggere del passato dei nostri cattivi, dei loro pensieri e del perché -quasi mai esplorato nella serie tv- delle loro azioni. Ora è molto più facile capirli e pensare che, in fondo, avevano anche loro un po' di ragione per quello che hanno fatto. Questo libro ce li ha resi più umani e mi ha fatto amare Slade ancora di più.
    Sopra, ho visto che stavate parlando anche di Flash! Sono d'accordo che Grant sia il perfetto Barry Allen (anche perché non si può parlare male del proprio futuro marito, no? xD) anche se sono molto curiosa di andare al cinema a vedere come se la cava il novellino! Voglio proprio vedere come hanno scritto sul grande schermo il suo personaggio!
    Baci amica arrowiana!
    -B

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    1. Amica -B! *-*
      Oh, sono contenta che anche a te sia piaciuto! *-*
      Damien Darhk l'avrei preso ripetutamente a mazzate sui denti, sarà anche che ho quasi sempre visto Neal McDonough interpretare personaggi ambigui - a parte in Medical Investigation di tre secoli fa e in Captain America: The First Avenger - ma anche in Suits mi fa salire un crimine non indifferente! xD
      Allora alla prossima apparizione del Flash cinematografico di Ezra Miller spettegoleremo insieme! xD
      Baci anche a te! :)

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