sabato 5 ottobre 2024

[Recensione] "Sei tutto per me" di J. Lynn

Con estremo ritardo - perché oltre ad aver barato e ad aver scritto che ho letto e concluso questo libro nel mese di settembre quando non era vero, questa è stata anche una settimana alquanto infernale sotto certi punti di vista - arriva finalmente la recensione dell'ultimo libro della serie Wait for You della Armentrout. Il che significa che ora posso passare ad altro, anche se non so ancora cosa sia questo "altro".
 
 
Titolo: Sei tutto per me
Titolo originale: Fire in You
Serie: Wait for You #6
Autrice: J. Lynn
Data di uscita: 6 luglio 2017
Data di uscita originale: 28 novembre 2016
Pagine: 375 (copertina rigida)
Editore: Nord
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Trama: Ci sono volute poche ore perché il mondo di Jillian Lima andasse in frantumi, e sei lunghi anni prima che lei trovasse il coraggio di tornare a casa per gestire la palestra del padre. Jillian adesso è pronta ad affrontare qualunque ostacolo, tranne uno... Brock, il ragazzo cui aveva confessato il suo amore, per ottenere in cambio un secco rifiuto. Brock Mitchell ha fatto molta strada da quand'era un teppista di quartiere. Grazie al padre di Jillian, è diventato un campione di boxe, nonché lo scapolo più ricercato della città. E gli basta uno sguardo per capire che Jillian non è più la ragazzina insicura che aveva respinto: è diventata la donna dei suoi sogni, l'unica che lo faccia sentire completo. E anche Jillian, ogni volta che è con lui, ha l'impressione che ogni difficoltà scompaia e sente rinascere il seme della speranza. Tuttavia, non appena il passato bussa alla sua porta, Jillian capisce che è venuto il momento di combattere contro i suoi demoni. La relazione con Brock le darà la forza necessaria per chiudere i conti in sospeso una volta per tutte o sarà il tallone d'Achille che la distruggerà?
 
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TRIGGER WARNING: aborto spontaneo (di un personaggio secondario, evento passato e off-screen), sparatoria (passata), trauma.


Sulla carta questo ultimo romanzo della serie aveva tutte le possibilità di piacermi un pelo più degli altri - perché con l'angst della ragazza protagonista innamorata da tutta la vita del personaggio maschile che nemmeno la vede, io di solito ci vado a nozze. 

E in parte è stato così. 

Sapevamo già dai romanzi precedenti che Jillian è sempre stata innamorata di Brock sin da bambina, sin da quando lei aveva otto anni e suo padre ha accolto in casa un ragazzino problematico di quattordici anni per farlo diventare un campione di arti marziali miste. E ci sta che lui inizialmente non la vedesse neanche come un potenziale interesse amoroso, ma solo come una sorellina che lo seguiva ovunque: a quell'età - e anche qualche anno dopo più in là andando verso l'età adulta - sei anni di differenza non sono pochi. 

Ma, arrivata a vent'anni, Jillian era convinta che quella serata avrebbe rappresentato la svolta - che finalmente Brock l'avrebbe vista come una ragazza finalmente. Ovviamente non è andata così - anzi, è andata anche peggio perché Jillian finisce vittima di un'aggressione che le cambia la vita per sempre e manda in frantumi tutti i sogni e le speranze che aveva. 

E per i successivi sei anni Jillian chiude fuori dalla sua vita Brock - anzi, chiude tutto e tutti fuori dalla sua vita e si limita a sopravvivere senza vivere davvero. 

Pertanto, quando Brock fa di nuovo irruzione nella sua vita - e sembra determinato a restarci - Jillian tenta in tutti i modi di evitarlo o di ricadere nei vecchi sentimenti perché quella Jillian non esiste più. Ma Brock è tenace, determinato e testardo e stavolta sembrerebbe davvero provare gli stessi sentimenti di Jillian, ma Jillian non può permettersi questa speranza perché il dubbio che Brock la voglia solo per espiare il suo senso di colpa per quella notte è sempre lì come un tarlo. 


Come dicevo sopra, con questo tipo di angst che viene dai sentimenti non ricambiati io ci sguazzo. Esattamente come adoro avere quel nodo allo stomaco in seguito a scene in cui il protagonista maschile cerca di fare di tutto per convincere la ragazza che stavolta le cose sono diverse anche se lei cerca di evitarlo e di fare resistenza emotiva. Ammetto anche che Brock è alquanto affascinante. 

Però ci sono stati momenti in cui effettivamente pure io ho pensato che il suo interesse verso Jillian nascesse più dai sensi di colpa che da effettivi sentimenti maturati nel tempo. Soprattutto nei flashback vediamo un Brock andare a letto con qualsiasi ragazza gli si butti addosso, ma non è solo questo - ci sono proprio scene in cui ignora platealmente Jillian per stare con la ragazza di turno o con gli amici anche quando aveva promesso a Jillian che sarebbe stata una serata solo per loro, cambia sempre i loro piani in corsa e si aspetta che Jillian si adegui. Inoltre lui sa bene cosa Jillian provi per lui - lo sanno tutti - e lo stesso per me si comporta in modo a volte irrispettoso. Ci sta che sei anni siano tanti, soprattutto a fronte di un periodo in cui magari lei ne aveva 18/20 e lui 24/26, ma penso ci siano altri modi più gentili per costringersi a trattare come una sorellina una ragazza che ti muore dietro invece che sbatterle pubblicamente in faccia che scegli sempre qualcun altro al posto suo. 

E questo è il passato e va bene, ma proprio perché questo è il passato che ci è stato mostrato che sono stata portata a credere che la relazione che Brock intraprende da adulto con Jillian nasca dai sensi di colpa piuttosto che da un vero interesse. Nel passato non si vede nulla che mostri che Brock ha interesse per Jillian, ma che si stia trattenendo per rispetto al padre di lei e alla loro differenza di età - è anche vero che certi sentimenti nascono poi in seguito e che magari il fatto di essere stato sbattuto fuori dalla vita di Jillian per sei anni l'ha reso consapevole di alcune cose che forse volutamente voleva ignorare, ma diciamo che forse dalle premesse della storia mi sarei aspettata qualcosa di diverso. 

In ogni caso ho avuto l'angst che volevo nel presente e sono comunque contenta.

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