mercoledì 6 aprile 2016

From Book to Movie #3: Una Folle Passione

Come forse avrò ripetuto tante volte, non sono più la romanticona di un tempo. 
Adesso, spesso, nei romanzi cerco la fine amara - cerco il momento in cui due persone capiscono di non poter più stare insieme e se ne vanno ognuna per la sua strada. 

Non ce ne sono tanti di libri così. 

Come accaduto altre volte, ho saputo prima del film e poi del libro. 
Dal trailer mi ha ispirata subito, avevo già capito che non si sarebbe trattato di una storia tutta amore e zuccherini e quindi ho deciso che non potevo assolutamente perdermelo. 

Oggi si parla di.. Una folle passione    


Titolo: Una folle passione
Titolo originale: Serena
Autore: Ron Rash
Data di uscita: 30 ottobre 2014
Data di uscita originale: 1 agosto 2008
Pagine: 403 (copertina rigida)
Editore: Salani

Trama: Stati Uniti, 1929: George e Serena Pemberton, appena sposati, viaggiano da Boston alle montagne del North Carolina. Il loro è un sogno più che ambizioso: creare un’impresa destinata a diventare un impero, disboscando le montagne e lavorando il legname. Una nuova vita e una sfida che fin dall’inizio si rivela carica di difficoltà e imprevisti, ma i Pemberton eliminano chiunque possa intralciare la loro avanzata. Anno dopo anno l’impero cresce, mentre i boschi si diradano e la terra sfiorisce. E poco alla volta anche il patto che lega i Pemberton – un patto d’amore, di ambizione, di conquista – comincia a sfaldarsi, spingendo George e Serena verso una sconvolgente resa dei conti.


Devo ammettere che sono estremamente affascinata da una delle cover statunitensi perché rispecchia tutta la desolazione di sentimenti e la sete di potere che dominano il romanzo. 
Questa è una delle copertine del romanzo in lingua originale che, ahimè, non è in mio possesso. 
La mia copia è in italiano e porta in copertina gli attori che interpretano i due protagonisti - e come accadeva per Il lato positivo, sono ancora loro: Bradley Cooper e Jennifer Lawrence.  

Ricordo bene quando ho acquistato questo romanzo. 
Era la fine di febbraio dell'anno scorso ed ero andata a farmi controllare il mio primo tatuaggio a distanza di un mese dalla sua esecuzione. Non avevo voglia di tornare subito a casa e siccome lungo il viale della località di mare dove ha lo studio il mio tatuatore c'è una libreria aperta tutto l'anno, ovviamente non sono stata in grado di resistere. 
Sono uscita con Il giovane Holden in lingua originale e con questo romanzo. 

Come è accaduto per tanti altri, non sono riuscita a vedere il film al cinema e quindi mi sono "consolata" con il libro. 
Come è accaduto con tanti altri, il film l'avrei visto solo tanto tempo dopo. 

A dire il vero anche il libro l'ho letto tanto tempo dopo - l'ho comprato a febbraio e l'ho letto durante la scorsa estate mentre agonizzavo a causa del caldo davanti al ventilatore che comunque non aiutava granché
Il film, sempre approfittando di una serata senza telefilm, l'ho visto ieri sera dopo che me lo sono fatto regalare per Pasqua dai miei genitori. 
Ma prima parliamo del libro.  

Non avrei mai pensato di amarlo così tanto. 

I coniugi Pemberton hanno grandi ambizioni, vogliono radere al suolo le foreste del North Carolina ed essere a capo di un impero. Peccato che ci sia sempre chi gli vuole mettere i bastoni tra le ruote e chi cerca di ostacolarli. E quale ostacolo più grande se non le persone che vogliono tenere intatta la foresta per farne un parco protetto e il figlio che George ha avuto da un'altra donna? 

Serena è spietata in tutto quello che fa ed è così decisa ad ottenere quello che vuole, non importa chi o cosa calpesterà, che ad un certo punto l'ho persino etichettata come "sociopatica senza emozioni".

George è simile a lei, ma in maniera diversa.
Non è esattamente chiaro se abbia una coscienza o meno, ma sembra che sappia quando fermarsi - quando c'è un limite che non si può sorpassare.

Per Serena no, non esistono limiti.
George è così accecato dall'amore e dalla lussuria che prova per Serena che non vede la direzione pericolosa che ha intrapreso e, anche alla fine, crede fermamente che lei abbia un'anima e che provi delle emozioni che vadano oltre le sue ambizioni e la sua sete di potere.

E alla fine intuisci come andrà a finire e cosa sta per succedere, ma ancora George non lo vede - non lo capisce.
Troppe volte ha chuso gli occhi di fronte alla verità e lo fa ancora, anche nel momento finale.

C'è una sorta di poesia nell'epilogo, i personaggi non hanno nome ma tu capisci perfettamente chi sono e cosa sta succedendo. E tutta quella giustizia che è mancata per tutto il libro, finalmente arriva. 


"Then one morning she'd begun to feel her sorrow easing, like something jagged that had cut into her so long it had finally dulled its edges, worn itself down. [..] what made losing someone you loved bearable was not remembering but forgetting. Forgetting the small things first [..]. It amazed Rachel how much you could forget, and everything you forgot made that person less alive inside you until you could finally endure it. After more time passed you could let yourself remember, even want to remember. But even then what you felt those first days could return and remind you the grief that was still there, like old barbed wire embedded in a tree's heartwood."

È una storia di amore e vendetta, sentimenti che secondo me il film non è riuscito a catturare come avrebbe dovuto.


 Titolo: Una folle passione
Titolo originale: Serena
Genere: Drammatico, Romantico
Regista: Susanne Bier
Attori: Jennifer Lawrence, Bradley Cooper
Durata: 110 minuti
Uscita ITA: 30 ottobre 2014

Trama: George e Serena Pemberton sono una coppia di neosposi in viaggio da Boston ai monti del North Carolina dove hanno intenzione di stabilirsi e creare un impero nel commercio di legname. George conosce bene la zona per averci vissuto in precedenza e per aver generato un figlio illeggittimo con una donna del luogo, mentre Serena è nuova alle montagne, ma dimostra di adattarsi facilmente rivelandosi più forte di molti uomini e arrivando a salvare la vita al marito. I due sposi costruiscono il loro impero in un crescendo di violenza che li porta a eliminare tutti coloro che ostacolano il loro progetto. Il culmine arriva quando Serena scopre di non poter avere figli e decide di uccidere il figlio di George. La madre del piccolo ingaggia una lotta per salvarlo e quando Serena inizia a sospettare che il marito stia proteggendo la famiglia illeggittima, il loro matrimonio inizia ad andare a rotoli con conseguenze inimmaginabili. 


Non dirò che non mi è piaciuto, ma nemmeno che mi ha entusiasmata. 

Come ho scritto prima, ho adorato il romanzo e non pensavo che l'avrei amato così tanto. E proprio perché l'ho amato così tanto forse vedo così tanti difetti nel film. 

Il film è così leeeeeeento. 
È lento e non c'è quasi approfondimento dei personaggi e diamine, lo so che non si possono condensare 400 pagine di romanzo in neanche due ore, ma non si può essere nemmeno essere così superficiali. 

Intanto la figura di George ha più peso nel film che nel romanzo. 
Nel romanzo è Serena che porta i pantaloni, che non ha paura di sporcarsi le mani e che prende tutte le decisioni finanziarie e non che possono portare loro dei vantaggi. È lei che valuta terreni e legname e posizioni e luoghi di lavoro e per quanto il suo saper manipolare tutto questo si veda anche nel film, non ha un peso così incisivo come dovrebbe avere. 
George qui è molto più deciso di quanto sia nel libro dove sì, ha una personalità dominante da uomo d'affari, ma di fianco a Serena si capisce che è sempre un gradino più in basso. 
Un esempio lampante di questo è il fatto che nel libro sia Serena ad avere l'idea e ad insistere per portare gli affari in Brasile - pieno di foreste incontaminate dove potranno essere i padroni di tutto - e invece nel film è George che le sottopone l'idea non appena sposati. 

I modi di fare decisi e così poco consoni per una donna dell'epoca di Serena sono fonte di chiacchiere e commenti da parte di tutti i lavoratori; ci sono moltissimi inframezzi nel libro dove è presente solo una squadra di tagliatori come protagonista e dove noi lettori assistiamo alle loro giornate e scopriamo in cosa consiste il loro lavoro, scopriamo quanto sia duro e pericoloso e sentiamo tutte le loro opinioni sui coniugi Pemberton. 
Nel film sono presenti - e in misura assai ridotta - solo tre degli uomini che fanno parte della cerchia dei Pemberton: Campbell, Vaughn e Galloway. 
Galloway specialmente è quello che ha più rilevanza di tutti ed è interpretato benissimo da Rhys Ifans, inquietante al punto giusto. 

Il libro non solo è inframmezzato da capitoli dedicati a una squadra di tagliatori e alle loro difficoltà, ma è inframmezzato anche da capitoli dedicati solamente a Rachel e alla vita che deve affrontare da sola con un neonato. 
Nel film non viene affatto mostrato, ma quando Pemberton torna con Serena al seguito come sua moglie e alla stazione ci sono Rachel incinta e il padre di lei ad aspettarlo, nel libro in realtà il padre di Rachel sfida in combattimento George per l'onore della figlia - morendo poi a causa di una ferita da accoltellamento. 
Qui invece gli passano semplicemente davanti e li ignorano, fingendo che non ci siano. 
Nel libro seguiamo poi Rachel e le sue difficoltà a vivere improvvisamente da sola in una casa da gestire interamente sulle sue spalle e con un neonato, guardata e giudicata male da tutti perché si è fatta mettere incinta da un uomo che non aveva nessuna intenzione di sposarla. 
Rachel ha decisamente più spazio nel libro che nel film, dove viene solo mostrata nei momenti in Serena è più vulnerabile e facile preda della collera nel vedere il figlio che il marito ha avuto da un'altra. 

Per giuste ragioni di tempo tutti i momenti del libro in cui si discute di denaro, legname, corruzione e terreno vengono tagliati e tutti i campi lunghi filmati dalla regista non rendono abbastanza giustizia a quelle montagne e ai paesaggi del North Carolina che vengono così perfettamente descritti da Ron Rash e che sono parte integrante della struttura del romanzo

E ora veniamo a quello che è stato completamente stravolto: il finale. 
E non solo a venire stravolto è il finale, ma anche il carattere di Serena - e in parte, anche quello di George. 

George in realtà fa la fine che fa anche nel libro, ma in circostanze del tutto diverse che gli forniscono anche una sorta di redenzione e una sorta di scappatoia dai guai con la legge
Nel libro George rimane fino alla fine offuscato dalla visione che ha di Serena e nella conclusione si mostra un uomo debole, un uomo che Serena aveva cominciato a disprezzare perché non più capace di tenerle testa - e soprattutto di starle dietro. Nel libro George alla fine è sempre perennemente ubriaco per non vedere e non avere a che fare con quello che la moglie decide di fare "per la loro felicità".
Nel libro invece apre gli occhi sulla vera natura della moglie e compie forse l'unico atto possibile rimastogli per rimediare a tutte le sue mancanze precedenti. 

Serena è tutto un altro paio di maniche. 
La Serena del libro è una donna spietata, dura, calcolatrice e manipolatrice - nella mia recensione del libro su Goodreads l'estate scorsa l'ho paragonata ad una sociopatica senza sentimenti. 
Questa Serena cinematografica mostra quasi tutte le caratteristiche della Serena di carta, ma in maniera molto più sbiadita. 
E sebbene la passione che lega George e Serena la si possa definire "folle" in tutti e due i casi, qui assume un altro significato
La Serena del film verso il finale assume e incarna davvero tutti gli aspetti di una folle e la fine di Serena è tragica come quella di un melodramma che si rispetti. Ma non è per niente un atteggiamento da Serena - questa Serena non è più la sociopatica che non prova emozioni, anzi; questa è una "folle" che ha perso del tutto il lume della ragione. 
E non voglio spoilerare nel caso non abbiate letto il libro o visto il film, ma se in un caso è Serena la causa di quello che succede a George, nell'altro caso è quello che succede a George la causa di quello che succede poi a Serena. 

Criptico, vero

Ma non posso dire di più. 

Per carità, io adoro sia Bradley Cooper che Jennifer Lawrence e anche in questo caso dimostrano di avere una chimica fantastica quando fanno coppia sullo schermo, ma la colpa è da ricercare in chi ha voluto cambiare così tanto il finale - in chi ha voluto snaturare un romanzo che era perfetto così com'era nel mostrare quanto possa essere spietato l'essere umano. 
Invece Hollywood ha voluto mostrare il pentimento, ha voluto mostrare i rimorsi e il modo in cui i due protagonisti sono scesi a patti con le loro azioni. 

Inutile dire che, da cinica quale sono, evviva la crudezza del romanzo di Ron Rash - che è bravissimo sia nel descrivere luoghi e paesaggi, sia nel dipingere tutti i difetti peggiori che noi esseri umani possediamo come l'avidità, l'arrivismo e l'ambizione malsana che non ti fa guardare in faccia a nessuno.

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