Cosa posso dire che non ho già detto nella colonna a destra?
Mi chiamo Alice, laureata nell'ormai lontano marzo 2012 in Tecnologo della Comunicazione Audivisiva e Multimediale con una tesi intitolata "Orgoglio e Pregiudizio tra romanzo e cinema" - sì, perché libri e cinema/serie televisive sono da sempre la mia passione.
Ma i libri restano sempre il mio primo amore perché ho avuto anche la fortuna di avere due genitori amanti della lettura e non ricordo un momento in cui io non avessi un libro per le mani.
Leggevo anche mentre pranzavo una volta tornata a casa da scuola e anche dopo nonostante i compiti da fare e ai richiami di mia madre, io rispondevo con un "ancora cinque minuti" che puntualmente si trasformava in un "aspetta che arrivo in fondo al capitolo" - che ci volete fare, proprio non ce la facevo a posare i libri.
Come ho scritto diverse volte sul mio blog personale, ho avuto un periodo in cui ho smesso di leggere a causa dello studio ma poi mi ci sono riavvicinata grazie al secondo romanzo di Silvio Muccino e Carla Vangelista - Rivoluzione n.9.
Non ho la pretesa di definirmi una lettrice onnivora perché non è così.
Non sono particolarmente amante dei fantasy perché non riesco ad "entrare" nel loro mondo e ho superato da anni la mia ossessione per i vampiri - anche se, ad essere sincera, ho Life and Death di Stephenie Meyer sulla mia lista di TBR perché suvvia, Twilight è pur sempre Twilight anche se con il sesso dei protagonisti invertito.
Ma restando sempre in ambito "fantasy" - anche se le etichette proprio non mi piacciono - sarò anche uscita dalla fase vampirica ormai da 7/8 anni, ma gli shapeshifters mi piacciono ancora.
La verità è che a volte non so nemmeno io cosa cerco in un libro.
Mi piacciono i libri che parlano di vita vera, di quelli che sono così reali da far male quando li leggi e da soffrire con i protagonisti fino alla fine.
E non sempre voglio il lieto fine, anzi.
Ammetto che però, ahi ahi, i libri romantici ancora li leggo - non posso farne a meno.
E avrò anche quasi 27 anni, ma datemi Young Adult o New Adult e io sarò felice come una bambina - perché in fondo, chi ne vuole sapere di crescere?
I miei autori preferiti sono Matthew Quick e Nick Hornby, ho amato alla follia la trilogia di House of Cards di Michael Dobbs e i libri di Richard Castle sono tutti ordinati perfettamente su uno scaffale.
La questione dei romanzi distopici è più o meno la stessa di quella fatta con i fantasy: spesso non riesco ad entrare nel loro modo di vedere le cose.
Ma se c'è una trilogia distopica che ho amato e che non riuscivo a mettere giù, questa è Wayward Pines di Blake Crouch: non ricordo altri libri che mi abbiano mai provocato un'ansia del genere.
Ci sono molti "classici" della letteratura che ancora devo leggere, ma giusto per restare in tema con il discorso sopra, un classico distopico che mi sono sentita quasi in "dovere" di leggere - uno di quei romanzi che sai di dover leggere almeno una volta nella vita - e che non pensavo mi sarebbe piaciuto così tanto è 1984 di George Orwell.
Sono fermamente convinta che i libri possano dare risposte a domande che a volte non sapevi neanche di avere ed è per questo che io cerco sempre romanzi che parlino di amicizie finite e bullismo - chi mi segue sul blog personale, sa bene perché.
Un'altra cosa da sapere su di me è che leggo i libri anche in lingua originale.
La mia esperienza di inglese al liceo è stata pessima a dire poco e così la lingua l'ho imparata/continuo ad impararla in questo modo: leggendo, leggendo, leggendo.
Era spaventoso all'inizio perché credevo che non avrei capito assolutamente nulla, ma invece mi sono accorta di sapere molto più di quanto credessi.
E se non conoscevo una parola, prima di cercarne il significato provavo a vedere se dal contesto capissi lo stesso e poi ho adottato un altro trucco: non cercarne la traduzione in italiano ma bensì un sinonimo nella sua lingua.
E ora le mie letture inglesi filano lisce come l'olio.
Fortuna che sembrava non avessi nulla da dire, eh?
Qui sul blog troverete recensioni di quello che ho letto e di quello che leggo al momento non appena avrò concluso il romanzo.
Troverete recensioni comunque farcite di cose personali perché sono incapace di scrivere qualcosa senza infilarci qualcosa di mio.
Troverete recensioni di libri che magari non sono ancora stati tradotti in Italia - di Matthew Quick, per esempio, ne sono stati tradotti solo due - e specificherò sempre in che lingua li ho letti e prometto che non farò spoiler di nessun tipo.
Troverete anche, molto probabilmente, liste infinite di altrettante pile infinite di libri che ho in programma di leggere - libri che un po' stanno sugli scaffali, un po' nell'armadio e un po' sotto il letto perché, davvero, non so più dove metterli.
Alla prossima!