Ultimamente mi sono appassionata ai book tag, anche se mi rendo conto che alcuni ci metto una vita a farli perché mi devo davvero concentrare per pensare al libro più adatto per rispondere alla domanda.
Questo finora è l'unico che è praticamente completo - probabilmente una o due risposte le tirerò fuori dal cilindro mentre scrivo - e quindi oggi vi beccate il "Coffee Book Tag".
Il "Coffee Book Tag" l'avevo già visto su un paio di blog, ma mi sono convinta a farlo quando l'ho visto da Leryn di Libera tra i libri.
Pronti? Cominciamo!
1) Caffè nero: nomina una serie con cui hai faticato ad approcciarti, ma che ha i fan più sfegatati.
Ultimamente ho visto riapparire questa serie su alcuni blog.
Si tratta di Wicked Lovely di Melissa Marr e io, infilati chissà dove in casa, ho i primi due volumi.
Ricordo di aver comprato il primo appena uscito - per la collana Lain della Fazi nel 2008 - e ho anche il secondo ma, se devo essere sincera, non ricordo nemmeno se l'ho letto oppure no.
Ricordo di aver letto il primo, ma se ripenso ora alla trama è proprio una tabula rasa.
Consultando Goodreads vedo che sono cinque libri e svariate novelle e companion, ma non credo proprio che riprenderei in mano questa serie sulle fate.
Erano fate, almeno?
2) Mocha alla menta: un libro che diventa più popolare durante l'inverno o le festività.
Quanto è scontato dire Harry Potter di J.K. Rowling?
Anche se in realtà mi viene in mente l'estate perché ricordo di aver regalato questo libro ad una compagna di classe per il suo compleanno in giugno, Harry Potter per me è sinonimo di inverno.
Un po' per le atmosfere del castello di Hogwarts e le uscite del trio - di nascosto e non - ad Hogsmeade e il tè nella capanna di Hagrid e il Natale con i maglioni dai colori improbabili di Molly Weasley, Harry Potter è sinonimo di inverno perché ricordo benissimo il primo film uscito nel dicembre del 2001. Se non ricordo male, probabilmente era il 9 dicembre e poi Il Signore degli Anelli - La compagnia dell'anello sarebbe uscito il 16 gennaio 2002. Per certe cose ho una memoria incredibile, al massimo avrò invertito i numeri 9 e 16.
3) Cioccolata calda: il tuo libro preferito per bambini.
Nessuna esitazione qua: non può che essere Fra Pierino e il suo ciuchino di Juan Muñoz Martín.
Onestamente la storia non me la ricordo benissimo, ma c'è un capitolo che io e mia madre - sì, avete capito bene: io e mia madre - quando lo leggiamo a voce alta non riusciamo ad andare avanti perché piangiamo dal ridere e non siamo in grado di smettere.
Il libro è ambientato in questo convento in Spagna ed è proprio Fra Pierino a movimentare la vita di tutti i frati con il suo arrivo e i suoi pasticci. Non ricordo bene la dinamica, ma ad un certo punto tutti i frati - sotto lo sguardo sconcertato di San Francesco - entrano, chiudono la porta, si inginocchiano, si fanno il segno della croce e scappano correndo su per le scale della torre. Finché un frate non dimentica la porta aperta ed ecco che tutti i segni della croce vanno a farsi benedire - battuta! - perché si scopre che sono inseguiti da tre caprette inferocite.
Così forse non rende, ma io ogni volta piango dal ridere - e mia madre con me.
4) Espresso doppio: un libro che ti ha tenuta incollata alle pagine dall'inizio alla fine.
Primo di una trilogia scritta da Blake Crouch, I misteri di Wayward Pines è uno di quei romanzi da cardiopalma.
Anche lui fa parte come House of Cards di Michael Dobbs di quei libri che ho comprato in attesa di vedere la serie televisiva. La carissima Sperling & Kupfer ha fatto passare più di un anno prima di pubblicare i due volumi successivi e quando l'ha fatto, li ha pubblicati con la scritta "Wayward Pines" che presenta il font usato nella serie televisiva e ha quindi poi ristampato anche il primo - facendo una bella serie di tre libri tutti uguali.
Chi è fissato con le cover può immaginare la mia irritazione nell'avere un libro diverso, ma mi consolo dicendo che io perlomeno ho la prima "copia originale" e che quindi posso dire di non essere arrivata ai libri dopo aver visto la serie televisiva - cosa che peraltro non ho ancora fatto.
Comunque, sclero a parte, ho fatto l'errore di farlo leggere prima a mia madre e quando è toccato a me, praticamente non ci stavo più dentro dall'ansia: è vero che è alquanto "solitario" perché praticamente c'è solo Ethan alle prese con se stesso e con quello che lo circonda, ma ha un ritmo frenetico e ti mette addosso la voglia di girare le pagine il più in fretta possibile perché tu vivi in simbiosi con Ethan e ogni cosa che prova o che non sa, sei lì con lui a provarla e a tentare di scoprirla. E io tormentavo mia madre, ma per fortuna lei è stoica e non mi ha detto nulla, se non di andare avanti a leggere. La mia recensione in inglese la trovate QUI.
Il terzo e ultimo volume devo ancora leggerlo perché inavvertitamente mi sono spoilerata il finale tempo fa e adesso sto lasciando passare i mesi sperando di dimenticare - sono sulla buona strada.
5) Starbucks: un libro che vedi ovunque.
In qualsiasi libreria o supermercato io entri, la serie After di Anna Todd è in bella mostra.
Volete che vi confidi un segreto?
Questa serie è in bella mostra anche in camera mia.
Cioè, tecnicamente non è in bella mostra perché è nascosta dietro due pile di.. aspettate che li conto, due pile di otto libri ciascuna.
Lo so, lo so.
C'è chi la odia e chi le darebbe fuoco e io sono una pazza ad avere tutti i libri senza averne letto ancora manco uno, ma mi sono voluta togliere lo sfizio per farmi una mia opinione personale e quindi me la farò.
Non so ancora quando, ma prima o poi me la farò e a dispetto dei temi che tratta, i suoi libri non sono tra quelli che mi fanno l'occhiolino al momento.
6) Caffettiera Hipster: consiglia un libro di un autore sconosciuto.
Allora, io non so se Nickolas Butler sia un autore sconosciuto o meno, ma il suo Shotgun Lovesongs non lo trovavo mai in libreria quando lo chiedevo e così me lo sono comprata online.
Mi attirava per il titolo, mi attirava per la copertina, mi attirava per la trama con quattro amici che si sono allontanati una volta diventati adulti e uno di questi che è un musicista e io amo i libri che contemplano anche la musica.
Gli ho smaniato dietro per un sacco di tempo e non si è rivelato esattamente quello che mi aspettavo, ma non posso neanche dire di esserne rimasta delusa. Non è uno di quei libri che forse ti cambia la vita, ma nel leggere la vita di un piccolo paese dove si conoscono tutti ti si smuove qualcosa dentro che non sapevi di avere. Tanto per citare me stessa: "Questo libro è stato un po' come una vecchia canzone, una di quelle che saprai sempre a memoria - una di quelle che ti ricorderà davvero "casa", non importa dove sia ora il tuo posto nel mondo."
La mia recensione (inglese e italiana sotto) potete leggerla QUI.
7) Ops, ho ricevuto un Decaffeinato per sbaglio: un libro da cui ti aspettavi di più.
Probabilmente in molti mi lincerete perché si tratta di un classico, ma che fatica arrivare in fondo a La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne!
L'ho letto probabilmente nella primavera o nell'estate del 2013 e onestamente non so cosa mi aspettassi, ma ricordo che l'inizio è lento e noioso in maniera straziante.
Ricordo che ho fatto davvero fatica a leggerlo perché tornavo sempre sulla stessa riga in quanto non avevo capito una frase o non avevo capito di che cosa si stesse parlando.
Dopo ingrana e l'ho letto in maniera più fluida, ma l'inizio - tutti quei discorsi sulle navi e i permessi marittimi e la Marina e che altro ne so - no, seriamente, un proiettile in un ginocchio sarebbe stato meglio. Probabilmente ho visto troppo - non è vero - Person of Interest nella mia vita con John Reese che spara a tutti nelle ginocchia.
Non so cosa mi aspettassi, ma mi aspettavo di più di quello che effettivamente ho letto e adesso non pretendete chissà che cosa che sono passati tre anni - ho una memoria buona, ma non così tanto.
8) La miscela perfetta: un libro o una serie che sia stato/a dolce/amaro, ma alla fine pienamente soddisfacente.
E si tratta di lui, di This Song Will Save Your Life di Leila Sales - uscito quest'anno per DeAgostini con il titolo Resta fino all'ultima canzone.
I finali dolce-amari sono la mia passione e questo libro non fa eccezione.
Adoro che non sia la relazione con Charm il punto focale della storia di Elise, quanto più la sua crescita personale e la sua realizzazione come persona - con i suoi difetti e con i suoi pregi, con le sue passioni e finalmente conscia che in fondo di Charm non aveva davvero bisogno per riuscire ad essere la ragazza che in fondo è sempre stata.
Sono questi i romanzi che mi danno soddisfazione e insieme a questo avrei potuto citare anche The Silver Linings Playbook di Matthew Quick oppure God Hates Us All del fittizio Hank Moody - nel quale c'è tipo la citazione della vita e magari ve la metto dopo. Avrei potuto citare anche Paper Towns di John Green presente anche nel tag della settimana scorsa oppure Looking For Alaska sempre di John Green.
Cliccando sui titoli arriverete alle recensioni, alcune in inglese e altre no.
E sì, il libro di Leila Sales ne ha due: la mia recensione originale su Goodreads dell'anno scorso al titolo inglese e quella sul blog al titolo italiano.
E ora la citazione che vi dicevo prima e avrei forse potuto linkarvi un post particolare, ma si trova sul mio blog personale e onestamente non me la sono sentita.
Come sempre vi chiedo scusa per i monologhi e come sempre non taggo nessuno e vi lascio liberi di decidere se farlo o meno.
Se lo fate però ricordatevi di passare poi a lasciare il link per permettermi di sbirciare le vostre risposte! :)
Si tratta di Wicked Lovely di Melissa Marr e io, infilati chissà dove in casa, ho i primi due volumi.
Ricordo di aver comprato il primo appena uscito - per la collana Lain della Fazi nel 2008 - e ho anche il secondo ma, se devo essere sincera, non ricordo nemmeno se l'ho letto oppure no.
Ricordo di aver letto il primo, ma se ripenso ora alla trama è proprio una tabula rasa.
Consultando Goodreads vedo che sono cinque libri e svariate novelle e companion, ma non credo proprio che riprenderei in mano questa serie sulle fate.
Erano fate, almeno?
2) Mocha alla menta: un libro che diventa più popolare durante l'inverno o le festività.
Quanto è scontato dire Harry Potter di J.K. Rowling?
Anche se in realtà mi viene in mente l'estate perché ricordo di aver regalato questo libro ad una compagna di classe per il suo compleanno in giugno, Harry Potter per me è sinonimo di inverno.
Un po' per le atmosfere del castello di Hogwarts e le uscite del trio - di nascosto e non - ad Hogsmeade e il tè nella capanna di Hagrid e il Natale con i maglioni dai colori improbabili di Molly Weasley, Harry Potter è sinonimo di inverno perché ricordo benissimo il primo film uscito nel dicembre del 2001. Se non ricordo male, probabilmente era il 9 dicembre e poi Il Signore degli Anelli - La compagnia dell'anello sarebbe uscito il 16 gennaio 2002. Per certe cose ho una memoria incredibile, al massimo avrò invertito i numeri 9 e 16.
3) Cioccolata calda: il tuo libro preferito per bambini.
Nessuna esitazione qua: non può che essere Fra Pierino e il suo ciuchino di Juan Muñoz Martín.
Onestamente la storia non me la ricordo benissimo, ma c'è un capitolo che io e mia madre - sì, avete capito bene: io e mia madre - quando lo leggiamo a voce alta non riusciamo ad andare avanti perché piangiamo dal ridere e non siamo in grado di smettere.
Il libro è ambientato in questo convento in Spagna ed è proprio Fra Pierino a movimentare la vita di tutti i frati con il suo arrivo e i suoi pasticci. Non ricordo bene la dinamica, ma ad un certo punto tutti i frati - sotto lo sguardo sconcertato di San Francesco - entrano, chiudono la porta, si inginocchiano, si fanno il segno della croce e scappano correndo su per le scale della torre. Finché un frate non dimentica la porta aperta ed ecco che tutti i segni della croce vanno a farsi benedire - battuta! - perché si scopre che sono inseguiti da tre caprette inferocite.
Così forse non rende, ma io ogni volta piango dal ridere - e mia madre con me.
4) Espresso doppio: un libro che ti ha tenuta incollata alle pagine dall'inizio alla fine.
Primo di una trilogia scritta da Blake Crouch, I misteri di Wayward Pines è uno di quei romanzi da cardiopalma.
Anche lui fa parte come House of Cards di Michael Dobbs di quei libri che ho comprato in attesa di vedere la serie televisiva. La carissima Sperling & Kupfer ha fatto passare più di un anno prima di pubblicare i due volumi successivi e quando l'ha fatto, li ha pubblicati con la scritta "Wayward Pines" che presenta il font usato nella serie televisiva e ha quindi poi ristampato anche il primo - facendo una bella serie di tre libri tutti uguali.
Chi è fissato con le cover può immaginare la mia irritazione nell'avere un libro diverso, ma mi consolo dicendo che io perlomeno ho la prima "copia originale" e che quindi posso dire di non essere arrivata ai libri dopo aver visto la serie televisiva - cosa che peraltro non ho ancora fatto.
Comunque, sclero a parte, ho fatto l'errore di farlo leggere prima a mia madre e quando è toccato a me, praticamente non ci stavo più dentro dall'ansia: è vero che è alquanto "solitario" perché praticamente c'è solo Ethan alle prese con se stesso e con quello che lo circonda, ma ha un ritmo frenetico e ti mette addosso la voglia di girare le pagine il più in fretta possibile perché tu vivi in simbiosi con Ethan e ogni cosa che prova o che non sa, sei lì con lui a provarla e a tentare di scoprirla. E io tormentavo mia madre, ma per fortuna lei è stoica e non mi ha detto nulla, se non di andare avanti a leggere. La mia recensione in inglese la trovate QUI.
Il terzo e ultimo volume devo ancora leggerlo perché inavvertitamente mi sono spoilerata il finale tempo fa e adesso sto lasciando passare i mesi sperando di dimenticare - sono sulla buona strada.
5) Starbucks: un libro che vedi ovunque.
In qualsiasi libreria o supermercato io entri, la serie After di Anna Todd è in bella mostra.
Volete che vi confidi un segreto?
Questa serie è in bella mostra anche in camera mia.
Cioè, tecnicamente non è in bella mostra perché è nascosta dietro due pile di.. aspettate che li conto, due pile di otto libri ciascuna.
Lo so, lo so.
C'è chi la odia e chi le darebbe fuoco e io sono una pazza ad avere tutti i libri senza averne letto ancora manco uno, ma mi sono voluta togliere lo sfizio per farmi una mia opinione personale e quindi me la farò.
Non so ancora quando, ma prima o poi me la farò e a dispetto dei temi che tratta, i suoi libri non sono tra quelli che mi fanno l'occhiolino al momento.
6) Caffettiera Hipster: consiglia un libro di un autore sconosciuto.
Allora, io non so se Nickolas Butler sia un autore sconosciuto o meno, ma il suo Shotgun Lovesongs non lo trovavo mai in libreria quando lo chiedevo e così me lo sono comprata online.
Mi attirava per il titolo, mi attirava per la copertina, mi attirava per la trama con quattro amici che si sono allontanati una volta diventati adulti e uno di questi che è un musicista e io amo i libri che contemplano anche la musica.
Gli ho smaniato dietro per un sacco di tempo e non si è rivelato esattamente quello che mi aspettavo, ma non posso neanche dire di esserne rimasta delusa. Non è uno di quei libri che forse ti cambia la vita, ma nel leggere la vita di un piccolo paese dove si conoscono tutti ti si smuove qualcosa dentro che non sapevi di avere. Tanto per citare me stessa: "Questo libro è stato un po' come una vecchia canzone, una di quelle che saprai sempre a memoria - una di quelle che ti ricorderà davvero "casa", non importa dove sia ora il tuo posto nel mondo."
La mia recensione (inglese e italiana sotto) potete leggerla QUI.
7) Ops, ho ricevuto un Decaffeinato per sbaglio: un libro da cui ti aspettavi di più.
Probabilmente in molti mi lincerete perché si tratta di un classico, ma che fatica arrivare in fondo a La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne!
L'ho letto probabilmente nella primavera o nell'estate del 2013 e onestamente non so cosa mi aspettassi, ma ricordo che l'inizio è lento e noioso in maniera straziante.
Ricordo che ho fatto davvero fatica a leggerlo perché tornavo sempre sulla stessa riga in quanto non avevo capito una frase o non avevo capito di che cosa si stesse parlando.
Dopo ingrana e l'ho letto in maniera più fluida, ma l'inizio - tutti quei discorsi sulle navi e i permessi marittimi e la Marina e che altro ne so - no, seriamente, un proiettile in un ginocchio sarebbe stato meglio. Probabilmente ho visto troppo - non è vero - Person of Interest nella mia vita con John Reese che spara a tutti nelle ginocchia.
Non so cosa mi aspettassi, ma mi aspettavo di più di quello che effettivamente ho letto e adesso non pretendete chissà che cosa che sono passati tre anni - ho una memoria buona, ma non così tanto.
8) La miscela perfetta: un libro o una serie che sia stato/a dolce/amaro, ma alla fine pienamente soddisfacente.
E si tratta di lui, di This Song Will Save Your Life di Leila Sales - uscito quest'anno per DeAgostini con il titolo Resta fino all'ultima canzone.
I finali dolce-amari sono la mia passione e questo libro non fa eccezione.
Adoro che non sia la relazione con Charm il punto focale della storia di Elise, quanto più la sua crescita personale e la sua realizzazione come persona - con i suoi difetti e con i suoi pregi, con le sue passioni e finalmente conscia che in fondo di Charm non aveva davvero bisogno per riuscire ad essere la ragazza che in fondo è sempre stata.
Sono questi i romanzi che mi danno soddisfazione e insieme a questo avrei potuto citare anche The Silver Linings Playbook di Matthew Quick oppure God Hates Us All del fittizio Hank Moody - nel quale c'è tipo la citazione della vita e magari ve la metto dopo. Avrei potuto citare anche Paper Towns di John Green presente anche nel tag della settimana scorsa oppure Looking For Alaska sempre di John Green.
Cliccando sui titoli arriverete alle recensioni, alcune in inglese e altre no.
E sì, il libro di Leila Sales ne ha due: la mia recensione originale su Goodreads dell'anno scorso al titolo inglese e quella sul blog al titolo italiano.
E ora la citazione che vi dicevo prima e avrei forse potuto linkarvi un post particolare, ma si trova sul mio blog personale e onestamente non me la sono sentita.
"So," she asks. "How do you like me now?"
"Same as it ever was," I say. "You look like the woman I love."
She smiles weakly. "You know why love stories have happy endings?" I shake my head. "Because they end too early," she continues. "They always end right at the kiss. You never have to see all the bullshit that comes later. You know, life."
(Hank Moody - God Hates Us All)
Come sempre vi chiedo scusa per i monologhi e come sempre non taggo nessuno e vi lascio liberi di decidere se farlo o meno.
Se lo fate però ricordatevi di passare poi a lasciare il link per permettermi di sbirciare le vostre risposte! :)
Ciao Alice e buon weekend che bello domani è sabato *giubilo* xD sai che resta fino all'ultima camzone me lo sono perso? grazie a te lo recupero assolutamente *_*
RispondiEliminaBuon weekend anche a te e lieta di averti fatto conoscere il libro di Leila Sales - non te ne pentirai! :)
EliminaCiao, ero passata per il Coffee Book Tag, poi ho visto la Wishlist e non ho resistito XD
RispondiEliminaDa piccola ho comprato tanti tanti libri del Battello a Vapore: mi piacevano moltissimo e collezionavo anche quelli delle Ragazzine (altra casa editrice).
Qualunque cosa per salvare un cane era molto commuovente e lo stesso dicasi per un romanzo ambientato in una casa di riposo in cui i vecchietti si occupavano di una neonata di nome Dorotea.
Non ricordo più il titolo, sarà l'età che avanza XD
Un salutone
Leryn
Oddio, ma infatti anche io ne ho un sacco di quelli del Battello a Vapore - la maggior parte li ho messi via in uno scatolone, ma qualcuno l'ho tenuto a portata di lettura. Quello citato sopra e un altro che si chiama In attesa della prossima estate.
EliminaStesso discorso per quelli delle Ragazzine - mia madre disapprovava perché secondo lei ero troppo piccola, ma io me ne infischiavo e Georgia Nicolson della Rennison fa ancora bella mostra di sé sullo scaffale! xD
Della serie della Marr mi avevano prestato il primo libro, poi però non avevo continuato la serie! Non mi ricordo nemmeno perché in realtà xD
RispondiEliminaAd oggi non riesco più a trovare i libri ahahahah
Meno male che non sono l'unica a non ricordare nulla di quella serie! xD
EliminaMi sarò ripetuta molte volte che devo leggere La Lettera Scarlatta, tanto per scoprire un altro classico, ma non ho ancora adesso nè il tempo nè la voglia XD
RispondiEliminaMi sa che poi richiede un tipo particolare di umore per essere in grado di affrontare la lettura! xD
EliminaEccomi che carino...tra l'altro ho visto che ieri nella fretta ho saltato anche un punto ahahah E comunque hai ragione anche After effettivamente si vede ovunque ^_^
RispondiEliminaCiaoooo
Davvero? Non mi ero accorta che nel tuo mancasse un punto! >.<
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