Ed eccoci al secondo appuntamento del mese con questa rubrica, che già vi avevo anticipato la settimana scorsa.
Protagonisti di questa puntata un libro che ho acquistato a luglio in libreria e i restanti due libri in inglese che facevano parte del mio ordine su Amazon.
Protagonisti di questa puntata un libro che ho acquistato a luglio in libreria e i restanti due libri in inglese che facevano parte del mio ordine su Amazon.
Some (New) Books Are (Here) è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale vi mostro le mie nuove entrate in materia librosa, perché sono arrivate in casa mia e via di questo passo.
Iniziamo con il secondo libro che avevo preso a luglio grazie ad uno sconto alla Mondadori, gentile cortesia del programma Happy Friday della Vodafone.
Si tratta di L'evidenza delle cose non viste di Antonio Monda - e la Mondadori sarà la mia rovina con questa collana e queste dannate cover così belle.
L'ho notato per caso su un giornale che stava leggendo mia madre e sebbene il tema non sia esattamente uno dei miei preferiti - se un po' mi conoscete, sapete bene che odio l'infedeltà in tutte le sue forme e la detesto anche nei libri - ma questo romanzo ha qualcosa che dalla trama mi ha subito colpita.
Ma in realtà è tutta colpa della cover - a cui la mia foto orrenda (il giorno che l'ho fatta non c'era luce) non rende affatto giustizia.
Le due entrate in inglese di settembre sono due libri a cui facevo il filo da un po' - e che ho provato a farmi regalare lo scorso Natale e compleanno, ma senza successo.
Il primo è Aristotle and Dante discover the secrets of the Universe di Benjamin Alire Sáenz - di cui ho sempre sentito soltanto meraviglie.
Il secondo è invece London Belongs to Us di Sarra Manning, che avevo scoperto in una recensione di Lily sul suo blog Lily's Bookmark. E quando l'ho acquistato costava su Amazon solo 3,19€ - potevo forse lasciarlo?
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Fine di questo appuntamento e non so quando ci rivedremo con questa rubrica perché non prevedo nuove entrate a breve - a meno che qualcuno non si senta così generoso da farmi un regalo, ma non credo.
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