mercoledì 31 luglio 2019

WWW.. Wednesday! #153

Ultimo WWW Wednesday di luglio - e anche letteralmente ultimo giorno di luglio - e fa così caldo che persino l'idea di stare al computer è una vera sofferenza.  

Ma ehi, ho anche un recap mensile che dovrebbe andare online domani e quello mica si scrive da solo - purtroppo. 


WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)


Il primo libro che ho finito questa settimana è stato Quinn: The Short Stories, Volume 1 di Kevin Scott Olson, inviatomi dal suo autore. Di queste brevi otto storie ho scoperto che in realtà ne conoscevo già cinque, lette nel corso degli anni da quando conosco questo autore ma sono stata contenta di rileggerle e di scoprire quelle nuove - e il BRT arriverà venerdì. 
Praticamente in un giorno solo - una ventina di pagine il lunedì e il resto ieri - ho letto anche The Fall di James Preller. Questo è un libro che parla di bullismo e suicidio e non so ancora che voto dargli - voglio ragionarci bene e la recensione la scriverò in questi giorni. Se va bene, la leggerete lunedì - ma vi avviso: potrebbe essere un po' personale. 



What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)

 
Non credo riuscirò ad iniziare oggi 100 Days of Sunlight di Abbie Emmons - ci metto ore a scrivere una recensione e poi lavoro dalle 14 alle 21. Probabilmente lo inizierò domani. 



What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)

 
Proseguirò con un'altra eARC di NetGalley, questa in uscita il 3 settembre - We Are Lost and Found di Helene Dunbar
Poi vorrei alternare con un cartaceo sul mio comodino prima di darmi alle altre eARC, ma devo ancora decidere quale.  

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Sperando che io nel frattempo non mi sia sciolta, raccontatemi com'è stata la vostra settimana di letture - se non siete ancora andati in vacanza. Scrivetemelo nei commenti oppure lasciatemi il link dei vostri post e quando avrò un momento - e un computer - passerò a ricambiare la visita!

lunedì 29 luglio 2019

Chi ben comincia... #25 | "The Fall" di James Preller

Mi sembra incredibile che questa rubrica manchi da marzo - così come mi sembra incredibile che questa settimana segni la fine di luglio e l'inizio di agosto e che io sia ancora senza computer. 

Ah no, questo mi sembra già meno incredibile.  


Comunque il libro è inedito in Italia e l'incipit è tradotto da me medesima.  

Chi ben comincia... è una rubrica ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri. Ad ogni appuntamento viene presentato l'incipit di un libro - già letto, in lettura o da leggere - in modo da aiutarci a capire se il libro merita la nostra attenzione.

1.Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
2. Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
3. Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
4.Aspettate i commenti



Due settimane prima che Morgan Mallen si gettasse dalla torre idrica, io potrei aver scritto un messaggio sulla sua pagina sui social media che diceva, "Muori e basta! Muori! Muori! A nessuno frega qualcosa di te in ogni caso!"
   (Sto solo dicendo che potrei essere stato io.)
   E dico "potrei" perché il messaggio era anonimo. Irrintracciabile. Nessuno sa chi ha detto quella cosa orribile. Era questo il bello dell'accordo. Nessuno sapeva esattamente chi avesse detto cosa, ad eccezione di Athena immagino. Il resto di noi inviava messaggi dall'ombra tramite il network e li lasciavamo correre selvaggi come lupi nella foresta. 
   Nessuno era responsabile. 
   Non so per certo chi ha scritto quel messaggio. Le dita di chi hanno premuto i tasti? Chi ha pronunciato tali crudeli e irripetibili parole? Mi chiedo, Potrei essere stato io? 
   No, quello non era proprio da me. 

(James Preller - The Fall)

mercoledì 24 luglio 2019

WWW.. Wednesday! #152

Lo so che ormai sarete stanchi di questi (non) aggiornamenti, ma suvvia - assecondatemi
 
Io ci provo a non lamentarmi, ma se poi io dopo una settimana di silenzio sabato mattina chiamo il tecnico ma lui è impegnato con un cliente in quel momento e mi viene detto che mi richiamerà e io da sabato mattina sto ancora aspettando quella telefonata, avrò oppure no il diritto di lamentarmi almeno un po'? VERO?!

E niente, in tutto questo odio terribilmente il caldo e l'afa e l'umidità. 


WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)

 
Ho finito Piccola vipera di Mariachiara Cabrini, che mi è stato omaggiato dalla sua autrice - la storia di due adolescenti testardi, arroganti, ambiziosi e con un ego enorme determinati a sfondare nel mondo della musica e nonostante questi loro aspetti che non sempre permettono al lettore di entrare in empatia, lo stile di Mariachiara mi piace e ho proseguito volentieri la lettura. Recensione QUI.
Sempre in tema di libri che mi sono stati donati dai loro autori, ieri ho letto Baltic Dance di Kevin Scott Olson - una storia lunga appena 45 pagine e comunque carica di azione e adrenalina. Il mio pensiero un po' più articolato arriverà sempre in quel famoso BRT che vi prometto da un po'. 



What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)

 
Non lo sto leggendo adesso - proprio in questo momento - ma oggi oppure al massimo domani inizierò Quinn: The Short Stories, Volume 1 sempre di Kevin Scott Olson, in cui sono contenute la novella che ho letto ieri e di cui avete appena letto sopra e altre due che ho letto negli anni precedenti mentre le altre sono nuove per me. 
 
 
 
What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)
 
 
Il primo che vedete è il libro che ho ordinato il mese scorso, ma che non vi ho fatto vedere nel recap perché non era ancora arrivato - The Fall di James Preller, un libro sul bullismo e sul suicidio. Si sa che a me piacciono le cose allegre. 
Poi leggerò qualcosa di un po' più leggero, 100 Days of Sunlight di Abbie Emmons  - un'eARC che mi è stata approvata da NetGalley. 

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Direi che per oggi mi sono già lamentata abbastanza, quindi lascio la parola a voi - e potete anche non limitarvi ai libri della settimana dal momento che io scrivo a ruota libera. Date sfogo nei commenti e appena mi sarà possibile vengo a ricambiare la visita!

martedì 23 luglio 2019

[Recensione] "Piccola vipera" di Mariachiara Cabrini

Fa caldo - e io odio il caldo. C'erano stati giorni piacevoli durante le scorse settimane, giorni in cui l'afa e l'umidità non ti schiacciavano a terra con la voglia di trasformarti improvvisamente nella Sirenetta per vivere nella vasca da bagno. 

E intanto devo lavorare, sono fiacca e ci ho messo un'intera settimana per riuscire a leggere questo libro perché ero troppo stanca e/o non avevo tempo.  


Un sentito grazie all'autrice per la copia del libro. 


Titolo: Piccola vipera
Autrice: Mariachiara Cabrini
Data di uscita: 14 giugno 2019
Editore: self-publishing
Link Amazon: https://amzn.to/2Xg6YCt

Trama: Fin da piccola Roxanne ha avuto un unico sogno: diventare una cantante famosa. Ora è una giovane donna sicura di sé, impulsiva e temeraria che ha fondato persino una rock band per raggiungere lo scopo, ma tutto cambia quando incontra in un negozio di musica gli occhi verdi di Jessie. Di solo un anno più grande di lei, anche lui condivide il suo stesso sogno e lo insegue con altrettanta tenacia. I due sono così simili che finire per innamorarsi è inevitabile per entrambi. Quando cantano insieme creano una magia unica e sono convinti di essere inarrestabili. Ma la dura realtà li metterà davanti ad un bivio, Jessie compirà una scelta di cui si pentirà amaramente, e Roxanne ne pagherà le conseguenze. Una delusione d’amore a diciassette anni non dovrebbe fare così male, ma Roxy non è come tutte le altre ragazze della sua età. Quel dolore la plasmerà e la spronerà ancora di più a raggiungere i suoi obbiettivi, ma anche Jessie non è tipo da arrendersi e quando desidera qualcosa è disposto a tutto pur di ottenerla. Negli anni le loro strade si incroceranno più e più volte, ma sapranno finalmente mettere da parte orgoglio e ambizione per amore?



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Non è la prima volta che leggo un libro di Mariachiara - credo sia la quarta. 
E ogni volta so che mi troverò di fronte ad un libro scritto bene e scorrevole - e che io avrei letto molto più in fretta se la VitaVera non sgomitasse così tanto per avere la mia attenzione.  

È la prima volta però che ho fatto a pugni con i suoi protagonisti. 


All'inizio del romanzo Roxanne ha diciasettenne anni e sa bene che direzione prenderà la sua vita: chiunque può tentare di mettersi in mezzo, ma comunque lei realizzerà il suo sogno di diventare una cantante famosa vincitrice di svariati Grammy Awards. 
E nel suo negozio di musica preferito incontra Jessie - e l'armonia e la sintonia delle loro voci e dei loro gusti musicali è innegabile fin dal primo momento. Roxanne incontra per la prima volta qualcuno che non solo la capisce a livello caratteriale e musicale, ma che è anche forse più determinato di lei nel volersi fare un nome nel mondo della musica. 
Scoprono di essere simili, forse uguali e amano l'uno dell'altro proprio quei tratti caratteriali che sono visti come enormi difetti da parte di chi li conosce. 

Ma ambizione e voglia di arrivare possono veramente andare d'accordo con l'amore, specialmente quando si è adolescenti? 


Non vi mentirò: Roxanne e Jessie sono così sicuri di sé e delle proprie capacità, delle proprie voci e del proprio talento che vi risulteranno arroganti e con un ego spropositato. E io non sono riuscita ad entrare mai del tutto in empatia con loro, salvo in alcuni momenti. 
E forse è vero quando dicono che gli adulti tendono a dimenticare com'era avere gli ormoni a mille quando si era adolescenti e il trasporto emotivo che si provava per qualcuno - sono disposta a riconoscere che fino a quel momento Roxanne aveva incontrato solo ragazzi che mal sopportavano la sua dedizione e la sua ambizione e che Jessie sia stato l'unico a tenerle testa e viceversa, ma l'instalove è qualcosa che non mando giù. 

Questo però è più che altro un libro d'amore per la musica: ci sono tanti versi di canzoni - più conosciute e non - che sono il modo in cui Roxanne e Jessie comunicano all'altro (e a noi) i loro sentimenti e si vive il desiderio di Roxanne di farcela e arrivare in cima. Ma niente è rose e fiori: ci sono sono rivalità, tradimenti, pugnalate alle spalle, strategie, compromessi, ma è un mondo che Roxanne vuole a tutti i costi. 

È vero che ho fatto a pugni con Roxanne e Jessie e che mi hanno fatto alzare gli occhi al cielo più volte, ma Piccola vipera è un libro che ho letto comunque volentieri perché lo stile di Mariachiara ti porta a voler sapere come andrà a finire la storia - anche con due personaggi che forse vorrete strozzare ad un certo punto o anche più volte. 
E sono andata avanti anche perché, nonostante l'instalove occupi forse il primo 15% del libro, poi è tutto amore per la musica e tenacia e ambizione e testardaggine - ed ero curiosa di vedere se Roxanne e Jessie sarebbero maturati abbastanza da farsi perdonare almeno un po' l'inizio. Ma ehi, loro non sono il tipo da chiedere scusa a nessuno per ciò che sono.

Davvero, se riuscirete a non farvi scoraggiare dai caratteri difficili di Roxanne e Jessie, questa è una lettura adatta alla stagione estiva che volerà in un attimo. 
E poi nonna Ruby ruba veramente la scena ogni volta che compare.  

venerdì 19 luglio 2019

Singing the Book #9

Visto che la metà del mese è passata - anche se da poco - forse avevate timore che per questo mese la rubrica sarebbe saltata. Giammai

È vero che sto per finire gli abbinamenti, ma non è questo il giorno (semi-cit.).

Singing the Book è una rubrica inventata da me a cadenza assolutamente casuale nella quale vi mostro (e racconto) libri il cui titolo è lo stesso - o con qualche piccola variante - di canzoni che amo oppure ho amato e che potrebbero o non potrebbero c'entrare affatto con la trama.

Siamo al nono appuntamento del Singing the Book e oggi parliamo di libri di cui non so assolutamente niente perché li ho incrociati per caso e che non sono (più o meno) intenzionata a leggere

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Tightrope di Simon Mawer / Tightrope di Paul Freeman

Quando mi arrivano le email con le promozioni e i libri in sconto di BookDepository, vado sempre a controllare se la divinità dei prezzi stracciati ha deciso finalmente di regalarmi una gioia. Non succede quasi mai, ma io comunque mi guardo tutte le pagine dei libri YA e Fiction e scopro sempre libri che non conosco. È stato il caso di Tightrope di Simon Mawer - non ricordo neanche se su BookDepository l'ho visto con questa cover o meno - e scopro ora che si tratta di un romanzo di spionaggio storico ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. Ed è anche il secondo di una serie. Ma quello che me l'ha fatto notare è stato in realtà il suo titolo perché è lo stesso di una canzone che ho scoperto davvero tantissimi anni fa guardando la serie televisiva Make It or Break It - mi sa che era ancora nella prima stagione addirittura - e che mi piace ancora, nonostante io l'ascolti solo quando arriva il suo turno nella chiavetta che ascolto in macchina. E direi che a prima vista - ma anche a seconda e terza - libro e canzone non hanno nulla in comune. 




Fear of Dying di Erica Jong / The Only Way dei Fear and Wonder feat. Trevor Wentworth

Per questo libro vale lo stesso discorso di quello sopra: l'ho visto guardando le offerte su BookDepository.  Di Fear of Dying di Erica Jong ho letto ieri per la prima volta la trama e sebbene per alcuni aspetti potrebbe anche interessarmi - anche per il fatto che viene etichettato come femminista - non lo sento comunque nelle mie corde. Eppure ogni volta che mi cadeva l'occhio su di lui sentivo una pulce nell'orecchio, fino a quando mi sono resa conto che il suo titolo suonava nella mia testa con la voce di Trevor Wentworth. Questo perché la canzone abbinata a questo libro è quella che mi ha fatto riscoprire gli Our Last Night dopo tanti anni durante i quali avevo smesso di ascoltarli e che me li ha fatti amare di nuovo - da quando è comparsa nella mia home di YouTube tre anni fa e ho ricordato che Trevor era lo screamer degli OLN. E il verso "the fear of dying alone" è proprio quello in cui Trevor comincia lo screamo in questa canzone - canzone che amo nella sua interezza, comunque. Chissà se libro e canzone potrebbero avere aspetti in comune. 




Underdogs di Chris Bonnello / Underdog degli You Me At Six

Underdogs di Chris Bonnello è una scoperta recente, l'ho visto su NetGalley forse un mese fa mentre spulciavo i titoli disponibili per essere richiesti - ma io non ho fatto richiesta, anche se effettivamente questo distopico aveva abbastanza carte in regola per piacermi solo che avevo troppe eARC da leggere e, se avessero accettato la mia richiesta, non volevo impelagarmi in un'altra ansia visto il poco tempo a disposizione. E poi ci sono gli You Me At Six - quando mai non ci sono gli You Me At Six in un Singing the Book. E Underdog poi appartiene al mio album preferito della loro discografia, Hold Me Down del 2010 - e insomma, Underdog in particolare una volta che mi entra in testa non se ne va per tutto il giorno. E niente, magari un giorno deciderò di leggere il libro, ma sono già abbastanza sicura che lui e la canzone non hanno nulla in comune. 




Paper Ghosts di Julia Heaberlin / Paper Ghost dei Courrier

Tre anni fa lessi Gli occhi neri di Susan e rimasi sorpresa quando l'autrice iniziò a seguirmi su Instagram in seguito alla mia recensione. Di suo non credo sia stato più tradotto e pubblicato nulla in italiano, ma su Instagram vedo quando ha pronto un nuovo libro. Ed è stato proprio qualche settimana fa che mi sono accorta del suo libro Paper Ghosts, un altro thriller come l'altro che lessi suo e il titolo mi ha subito fatto venire in mente una canzone che mi piace tantissimo. Non ricordo nemmeno che anno era quando ho scoperto i Courrier, ma so che è stato grazie a The Vampire Diaries - che mi ha sempre donato gioie musicali. La canzone con cui li ho scoperti (e amati) è stata Between e a ruota ho scoperto e amato Paper Ghost e Right As Rain. Il libro un giorno potrei anche leggerlo, ma anche in questo caso mi sento piuttosto sicura di affermare che lui e la canzone sono lontani anni luce. 



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Eccoci alla fine del nono appuntamento! 
Conoscevate qualche canzone oppure vi ho fatto scoprire qualcosa di vostro gradimento?
Ci vediamo il prossimo mese, ma voi nel frattempo non dimenticatevi di commentare! 

mercoledì 17 luglio 2019

WWW.. Wednesday! #151

Chi era vicinissima a portarsi a casa un nuovo computer lo scorso weekend? 
La sottoscritta. 
Chi è tornata a casa senza computer? 
Sempre la sottoscritta. 

E niente, dall'hard-disk del mio povero ASUS il tecnico ha recuperato forse il 90% di quello che avevo salvato nella mia cartella personale (ma non è comunque detto), ma tutto ciò contenuto nei documenti sembra essere andato perso. Sabato pomeriggio stava facendo un ulteriore tentativo e nel mentre nessuno dei due si è accorto che nella scheda tecnica del computer nuovo non veniva menzionato il lettore CD/DVD, tanto eravamo presi ad assicurarci che ci fosse il tastierino numerico a lato. 

E così ora mi ha anche dovuto ordinare il masterizzatore esterno e io intanto aspetto accanto al telefono. 

Ma nel frattempo lavoro anche e leggo (poco). 


WWW Wednesday è una rubrica settimanale ideata da Should be Reading in cui vi mostro le mie letture passate, presenti e future.



What did you just finish reading? (Cos'hai appena finito di leggere?)

 
Ho finito di leggere That Night di Cyn Balog, un mystery YA piuttosto piacevole ma devo ammettere che non so ancora esattamente che elementi deve avere un libro appartenente al genere per essere in grado di ottenere un voto bello alto. In ogni caso è stata una lettura che mi ha intrattenuta. Recensione QUI
Ho poi letto - in tempo record considerando la mia vita attuale - Un maledetto per sempre di Bianca Marconero e che dire? L'ho amato e ora ovviamente aspetto che esca il cartaceo. Recensione QUI



What are you currently reading? (Che cosa stai leggendo in questo momento?)

 
Ieri non sono riuscita a leggere nemmeno una parola ma lunedì, prima che mi si scaricasse il tablet, avevo letto circa un 20% di Piccola vipera di Mariachiara Cabrini e i due protagonisti mi stanno estremamente sulle scatole, ma l'autrice scrive comunque davvero bene e nonostante gli occhi al cielo lo sto leggendo volentieri. 



What do you think you'll read next? (Che cosa pensi di leggere dopo?)

 
Prima di dedicarmi ad altro genere - ho due libri sul comodino che non vedo l'ora di leggere e ho ancora cinque eARC su NetGalley - ho prima questi due libri che mi sono stati mandati da un autore di cui ho già letto altro: Baltic Dance di Kevin Scott Olson è una nuova storia breve sul suo protagonista Michael Quinn e Quinn: The Short Stories, Volume 1 è una raccolta delle novelle - tra cui quella appena menzionata, la prima in assoluto che io abbia mai letto e che avevo vinto su Goodreads diversi anni fa e un'altra ancora che mi era stata omaggiata nel corso del tempo. 

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Che dire? Questa è la fine di un altro appuntamento e da una parte sono sconvolta se penso che abbiamo già passato la metà di luglio. 
Le vostre letture come sono andate? Sono state belle o mediocri? 
Scrivetemi tutto nei commenti oppure lasciatemi il link del vostro post e passerò a ricambiare la visita appena possibile!

lunedì 15 luglio 2019

[Recensione] "Un maledetto per sempre" di Bianca Marconero

Io sono stata una di quelle lettrici soddisfatte del finale di Un maledetto lieto fine
Ma ci sono personaggi che restano, che non se ne vanno - che hanno ancora altro da dire e che vogliono essere ascoltati. 

Quindi, anche se sono stata soddisfatta del finale del libro precedente, ho comunque accolto con gioia la notizia che Bianca ci avrebbe regalato altri capitoli dedicati ad Agnese e Brando. 

E oggi è il giorno. Il giorno in cui tutti voi potete leggere finalmente come va a finire - se quel lieto fine e quel sempre sono veramente maledetti o meno. 


Io nel frattempo ho avuto l'occasione di leggerlo in anteprima - grazie mille Bianca, ho quasi fatto tardi al lavoro quel giorno ma ne è valsa la pena - e l'ho finito ieri, quindi se volete sapere se l'ho amato o meno non vi resta che leggere la mia recensione senza spoiler. E poi filate a leggere il libro vero e proprio. 


Titolo: Un maledetto per sempre
Autore: Bianca Marconero
Formato: ebook su Amazon Kindle
Formato: cartaceo su Amazon
Pagine: 342
ISBN: 978-88-99088-04-0
Prezzo e-book: € 2,99
Prezzo cartaceo: € 14,90
Data d’uscita: 15/07/2019

Sinossi: Cosa sei disposto a fare per la persona che ami?
Cosa sei disposto a fare per ritornare a casa?

Brando e Agnese si sono lasciati. Sono trascorsi tre anni dalla loro separazione. I ricordi sono i loro compagni silenziosi ma entrambi cercano di ricostruire le proprie vite. Brando, dopo le vicende accadute a Montréal, desidera una felicità di base, fatta di amicizia, lavoro e affetti. Mentre consolida il successo della sua band, gli Urban Knights, desidera innamorarsi di nuovo. Quando incontra Penny, una giovane fotografa, si convince di aver trovato la persona che può aggiustare
il suo cuore spezzato.

Agnese vive a Milano e ha un unico obiettivo: proteggere la persona più importante della sua vita. Affronta le difficoltà a testa alta, in fuga dal padre, il senatore Goffredo Altavilla e in lotta continua con Lucio, divenuto ora l’avvocato del senatore.
 
Dopo una serie di appuntamenti mancati con il destino, Brando ritrova Agnese e scopre l'esistenza di Jacopo. L'incontro fornirà l'occasione per ripartire un'altra volta o sarà l'ennesima caduta verso un finale sbagliato? In che direzione va il "per sempre", quando i segreti del passato diventano troppo ingombranti, quando l'amore deve essere gridato da un palco, quando la fiamma brucia ancora, pronta a divampare, per l’ultima volta?

Capitolo conclusivo della storia di Brando e Agnese, protagonisti di "Un maledetto lieto fine".

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Come parlarvi di questo libro che è un'autentica corsa sulle montagne russe? 

Riprendiamo esattamente da dove ci siamo lasciati con Un maledetto lieto fine - anzi, lo facciamo tre giorni dopo.
Tre giorni durante i quali Brando e Agnese hanno dovuto metabolizzare l'essersi rivisti dopo tanto tempo - e dopo aver attraversato l'inferno. Ma quell'inferno non è ancora finito perché Agnese è sempre in movimento, sempre in fuga da un passato che non vuole lasciarle vivere la sua vita e che vuole portarle via la cosa più preziosa che ha - un passato che ha le sembianze di suo padre e di Lucio Barberini. 
E Brando resta sempre un passo indietro.


È una storia di malintesi, di segreti, di tempistiche sbagliate, di ritardi, di colpi di testa, di fughe e inseguimenti, di cuori che sanguinano e mani che si cercano. 

Agnese appare al mondo sempre come quella fredda e distaccata, quella che ha un sasso al posto del cuore. Ma Agnese è una che combatte, deve farlo se vuole proteggere Jacopo e avere un minimo di equilibrio - deve sembrare insensibile anche a costo di non essere capita e fraintesa, anche a costo di mettersi tutti contro. 

Brando ha superato il periodo oscuro che ha visto l'apice a Montreal, ma non ha mai superato Agnese: è ancora lei quella che sogna, quella che cerca, quella che aspetta. E ora che l'ha ritrovata non vuole che finisca come l'altra volta. 

Non lo negherò: avrei voluto prendere a testate tutti e due in più di un'occasione - specialmente quando è chiaro che ancora non hanno capito come parlarsi e fidarsi l'uno dell'altro, nonostante l'inferno passato e gli errori commessi che non vorrebbero ripetere. 

Brando poi a volte è un tontolone assurdo, ma avrei sempre voluto abbracciarlo - o dirgli di svegliarsi prendendolo a schiaffi. Non parliamo poi di quando parla a sproposito senza prima collegare il cervello alla bocca. 

Jacopo l'ho trovato assolutamente adorabile, Pier è l'unico con un cervello che funziona qua in mezzo e lui mi ha anche fatta penare un sacco nelle scene con Giamaica e per quello che veniva accennato di loro quando non erano direttamente in scena. Bianca, non è che ci regali un libro anche su di loro, vero? 


È la storia di un amore viscerale, crudo, violento nel senso migliore del termine - quello che ti attorciglia lo stomaco, quello che senti in ogni parte del corpo. 
Avevo già trovato parti di me in Brando e Agnese a febbraio, ma mi sono riscoperta a trovarci ancora di più - come se ancora una volta Bianca avesse scavato nella mia vita e avesse riportato alla luce le cose più scomode rendendole però più belle e poetiche. 

Agnese mi piace tanto e provo tanta stima per lei e per le sue scelte difficili, per il suo essere in grado di capire chi le sta di fronte e (ma non sempre) evitare di cadere in trappola. È una ragazza che sa manipolare le persone, ma non lo fa con cattiveria. 

Lucio, per cui non ho mai provato simpatia, è un personaggio che alla fine ho compreso - non perdonato per tutto quello che fa, ma compreso e Bianca è riuscita a dare sfumature umane anche a lui che sembra il diavolo. 

E Brando... i capitoli di Brando sono quelli in cui il mio cuore ha sofferto di più e quelli in cui forse ho ritrovato di più me stessa o parte della persona che sono stata - il modo in cui vede l'amore, il modo in cui non ha mai lasciato andare, il modo in cui non ha mai dimenticato, il modo in cui è ancora fermo nello stesso punto dopo tanti anni. C'è una frase in particolare di Pier che mi resterà per sempre impressa.

Agnese e Brando sono cresciuti, sono maturati restando un po' gli stessi di prima ma comunque in qualche modo sconosciuti ora perché molto ignorano degli anni vissuti l'una lontano dall'altro. Riconoscono nell'altro pezzi di vita e di passato che fanno male, ma di cui hanno comunque bisogno.
La loro è la storia di un amore che consuma, ma che allo stesso tempo rende più forti - è la storia di un amore che ha le sue ragioni e i suoi torti, di un amore che molto spesso non comunica nella stessa lingua dell'altro e per questo ci mette molto di più a farsi ascoltare e comprendere. 

Parole che si scontrano contro silenzi, canzoni che si scontrano contro disegni.
Ma, come con i Lego di Jacopo, è possibile ricostruire qualcosa di bellissimo ripescandolo dalle macerie di un passato che non vuole restare sepolto, un mattoncino alla volta? 


Se avete amato Un maledetto lieto fine, allora amerete anche Un maledetto per sempre.
Il capitolo prima dell'epilogo arriverà al punto di uccidervi, ma sarà proprio l'epilogo a darvi il colpo di grazia - e con quelle ultime frasi che per me sono la pura perfezione. 

Bianca ancora una volta vi saprà prendere il cuore e farvelo a pezzetti, restituendovelo sotto forma di una storia e di personaggi che non potrete mai dimenticare. 



PS: ovviamente un ringraziamento va anche a Federica perché, senza di lei, leggere Bianca non sarebbe lo stesso. Perché noi siamo le disagiate ansiose che sclerano e commentano in chat e giuro che stavolta pensavo che avrebbe finito di leggere prima lei visto i ritmi di vita che ho io e invece lei aveva già previsto tutto.

giovedì 11 luglio 2019

[Recensione] "That Night" di Cyn Balog

Quando ieri avete letto il WWW Wednesday, il libro protagonista della recensione di oggi era segnato come in lettura ma in realtà l'avevo poi finito nella notte di martedì - insomma, dovevo sapere e poi c'è Bianca Marconero che mi aspetta. 

Quindi, senza ulteriori indugi...


Titolo: That Night
Autrice: Cyn Balog
Data di uscita: 4 giugno 2019
Pagine: 298 (Kindle Edition)
Editore: Sourcebooks Fire
Link Amazon: https://amzn.to/2F4uRqz

Trama [tradotta da me]: Certi segreti è meglio che restino sepolti...

È passato un anno da quando Declan, il ragazzo di Hailey, è morto e Hailey è lontanissima dallo stare bene. Ha perso quasi tutti i suoi amici, i suoi voti stanno precipitando e praticamente vive nel letto avvolta nelle coperte. Tutti dicono che la morte di Declan sia stata un suicidio—dopotutto la pistola di suo padre è stata trovata vicino al suo corpo—ma Hailey sa che il Declan felice e sicuro di sé che lei conosceva non l'avrebbe mai fatto. Ne è sicura. Il problema è che non riesce a ricordare niente dal giorno che è morto.

Kane, il fratellastro di Declan e migliore amico di Hailey, pensa che tutti dovrebbero andare avanti con le loro vite—perché rivivere quel dolore? Ma quando Hailey vede una strana foto accompagnata da una messaggio minatorio tra le cose appartenute a Declan, si convince di avere la prova che dietro c'è molto di più. Hailey comincia a cercare risposte e si getta nei ricordi che il suo subconscio ha cercato di farle dimenticare...e più a fondo scava, più ricorda.

Ma la verità che porta alla luce sarà più pericolosa e più devastante di quanto potesse immaginare.

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Ho un rapporto strano con i mystery YA: da una parte non trovo verosimili quelli che vedono protagonisti adolescenti che si mettono ad investigare omicidi - ficcare il naso e mettersi nei guai sì, risolvere delitti... meh - e dall'altra mi aspetto sempre una vena creepy e inquietante che raramente trovo. 

Insomma, devo ancora capire esattamente che requisiti un mystery YA deve avere per farmi dare un voto stellare. 


Hailey Ward e Kane Weeks sono amici da sempre e abitano da sempre l'uno di fronte all'altro. Kane vive da solo con il padre e Hailey ha due genitori che si attaccano alla giugulare ogni giorno alla minima sciocchezza - motivo per il quale è quasi sempre a casa di Kane. E poi arriva l'adolescenza: Kane diventa bello e super-popolare, Hailey resta se stessa e pur frequentando compagnie diverse che raramente si incrociano - con tanta invidia da parte di Luisa, la migliore amica di Hailey a momenti alterni, per il fatto che Hailey vive di fronte a Kane - con tutti che parlano di sesso, Hailey e Kane sono la prima volta l'uno dell'altra e finiranno per non parlarne mai più. 

La vita va avanti e durante l'estate il padre di Kane torna a casa sposato con una donna conosciuta online, la quale ha un figlio di un anno più grande di Kane e Hailey - Declan. 

Declan è qualcuno che Hailey non ha mai visto: è gentile, calmo, paziente, un po' nerd e dopo l'incidente che ha ucciso suo padre ha trovato conforto nella religione. Hailey non ci mette molto ad innamorarsi di lui e ci vorrà un po' prima che diventino una coppia ufficiale, ma quando succede Hailey è la persona più felice del mondo - e anche un po' la più invidiata da Luisa perché i ragazzi Weeks sono tutti "suoi", sebbene Luisa sia riuscita finalmente a mettersi con Kane. 

Ma il giorno di San Valentino - il primo che avrebbero passato come coppia - Declan non si presenta a scuola e al ritorno a casa Hailey scopre la scioccante notizia: Declan si è sparato nel capanno degli attrezzi. 
La vita di Hailey va in pezzi e va in pezzi soprattutto la sua mente - anche un anno dopo la tragedia i mesi precedenti a quell'evento sono un buco nero di mancati ricordi.

E quando la madre di Declan le consegna parte delle sue cose, il ritrovamento di una foto sfocata con il messaggio "QUESTO FINISCE ADESSO" la convince che Declan non si sarebbe mai suicidato - e per lui, fedele ai suoi principi religiosi, sarebbe stato un peccato terribile per il quale non esiste redenzione. 

Ma come recuperare i ricordi di quei mesi e di ciò che ha portato alla morte di Declan? 


That Night è narrato tra passato e presente. 

Si apre con un "NOW" in cui Hailey si rivolge al lettore e poi passa a raccontare la storia: alterniamo l'ultimo anno di scuola di Hailey dal giorno del primo anniversario della morte di Declan agli eventi cominciati due anni prima quando si sono conosciuti per la prima volta - facendo quindi un conto alla rovescia. 

Mi aspettavo che il ritrovamento di quella foto conferisse una vena più creepy alla storia, invece si tratta di un dettaglio che tornerà sì più avanti ma che non incute poi chissà quale timore. 

È un romanzo che si legge davvero in fretta grazie ai suoi brevi capitoli e al ritmo che tiene alta la curiosità del lettore - e si è portati a voler sapere di più davanti allo snodarsi della storia tra Hailey e Declan e a quella di chi li circonda. 

I personaggi sono tutti moralmente grigi e anche quelli che sembrano solo buoni o solo cattivi hanno sfumature che finiscono per sorprendere il lettore. Per come vi ho presentato Kane all'inizio sareste forse portati ad odiarlo, ma lui è uno di quelli che più mi ha sorpresa proprio perché le sfumature vengono fuori poco alla volta. 

I personaggi di questo romanzo sono adolescenti lasciati allo sbando dai genitori che proprio non si accorgono di cosa combinano i loro figli sotto il loro naso: adolescenti che escono di notte e dormono fuori, adolescenti che mentono e mantengono segreti anche di enorme portata. 

È solo Hailey a raccontarci la storia e ovviamente non possiamo ritenerla un narratore affidabile, non solo a causa della sua perdita di memoria ma soprattutto perché è accecata dall'amore. 

È una storia di amore ed egoismo, di insicurezze, di ciò che non conosciamo di chi ci sta accanto, di ciò che siamo disposti a fare per chi amiamo - una storia in cui ti chiedi chi sia quello che ha veramente dei problemi di salute mentale. 
Una storia di come il primo amore è davvero quello che resta e che segna una persona nel bene e nel male, di come vogliamo sentirci speciale, di come vogliamo il per sempre, di come l'ambiente famigliare influenzi anche il modo in cui gli adolescenti vedono e vivono baci e sesso.

Non mi ci sono addentrata con teorie o ipotesi, ho solo seguito il flusso - a posteriori forse il risultato è un po' prevedibile, ma non avendo voluto formulare complotti di sorta in qualche modo il finale mi ha sorpresa. Soprattutto il "NOW" conclusivo. 
In realtà più ci penso e più mi chiedo come siano andate esattamente le cose, quale parte sia successa davvero e quale invece no - ecco, e forse quello è parte dell'aspetto psicologico creepy che cerco. 

That Night si fa leggere in fretta, non è nulla di indimenticabile al cardiopalma ma offre comunque una piacevole distrazione.