venerdì 4 dicembre 2020

[Recensione] "Rules for Being a Girl" di Candace Bushnell & Katie Cotugno

Oggi facciamo un piccolo salto indietro nel tempo e parliamo dell'ultimo libro che ho letto a novembre - e che penso finirò per prendere cartaceo nonostante qualche difetto.
 
 
Titolo: Rules for Being a Girl
Autrici: Candace Bushnell & Katie Cotugno
Data di uscita: 7 aprile 2020
Durata: 6H 3Min (Storytel Edition)
Editore: Balzer + Bray
Link Amazon: https://amzn.to/2UCYDtO

Trama [tradotta da me]: Comincia prima ancora che tu possa ricordare: impari le regole per essere una ragazza. . . .

Marin è sempre stata brava nel seguire le implicite linee guida. Studentessa brillante ed editor del giornale scolastico, Marin sogna di entrare alla Brown University. Il suo futuro sembra luminoso―e il suo giovane, carismatico insegnante di inglese, Mr. Beckett, è sempre disponibile per incoraggiare il suo talento nella scrittura e per discutere di libri con lei.

Ma quando “Bex” si prende troppe libertà e ci prova con Marin, lei è scioccata e inorridita. L'ha in qualche modo provocato e gli ha fatto credere che fosse disposta a starci? È stata colpa sua?

Quando Marin trova il coraggio di dire all'amministrazione cosa è successo, nessuno le crede. È costretta a vedere Bex in classe ogni giorno. Con la differenza che adesso lui ha del rancore nei suoi confronti.

Ma Marin non ha intenzione di abbassare la testa. Usa il giornale scolastico per controbattere e fonda un club del libro femminista a scuola. Trova alleati nelle persone più inaspettate, come il “puttaniere” Gray Kendall, che lei ha sempre giudicato un giocatore di lacrosse
senza cervello come tutti gli altri. Mentre le cose si fanno più intense a scuola e nella sua vita privata, Marin deve capire come riprendersi il potere che le è stato tolto e scrivere le sue di regole. 

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TRIGGER WARNING: molestie, diffamazione, bullismo, gaslighting (manipolazione psicologica). 


Remember, girls. Put a little color on your face. Shave your legs. Don't wear too much makeup. Don't wear short skirts. Don't distract the boys by having a body. Don't be one of those girls who can't eat pizza. You're getting the milkshake, too? Whoa. Have you gained weight? Don't get so skinny your curves disappear. Don't get so curvy you aren't skinny. Don't take up too much space. Be funny but don't hog the spotlight. Be smart, but you have a lot to learn. Don't be a doormat, but God, don't be bossy. Be chill. Be easygoing. Act like one of the guys. Don't actually act like one of the guys. Be a feminist. Support the sisterhood. Don't be easy. Don't give it up. Don't be a prude. Don't be cold. Don't put him in the friend zone. Don't act desperate. Don't let things go too far. Don't give him the wrong idea. Don't blame him for trying. Don't walk alone at night. But calm down! Don't worry so much. You can do anything! You can be whatever you want to be! Just don't forget to smile!  
Remember, girl: it's the best time in the history of the world to be you. You can do anything! You can do everything! You can be whatever you want to be!
Just as long as you follow the rules.
 
 
Uno forse pensa che bisognerebbe evitare i libri che ci fanno inacidire il sangue - invece io li vado proprio a cercare. 


Marin è all'ultimo anno di liceo, un passo più vicino a quello che è il suo sogno di sempre: la Brown University, la stessa frequentata dalla sua amata nonna che ora comincia a perdere la memoria e ha giorni nei quali non la riconosce. 
 
Marin vuole diventare giornalista e quale modo migliore per fare pratica se non lavorare al giornale scolastico insieme alla sua migliore amica Chloe e sotto la supervisione di Mr. Beckett - Bex - il giovane insegnante di inglese amato da tutti?
Bex è amato perché non fa mai lezioni noiose, trova sempre il modo di stimolare i suoi studenti ed è sempre pronto a parlare di libri e a dare suggerimenti su come migliorare la propria scrittura - e per Marin non esiste tempo speso meglio che quello passato nella classe del giornale scolastico insieme a Bex. 

Le cose cambiano un pomeriggio del primo semestre: prima un passaggio in macchina una volta che Marin si ritrova a piedi e poi una seconda volta, che però finisce in maniera molto diversa dalla prima. 
Marin fa un passo indietro, scioccata: è stata per caso lei ad istigarlo? No, certo che no. Ne è sicura, anche se lui dice che si è trattato solo di un fraintendimento. 

Eppure Marin è scossa e non riesce a smettere di pensarci, qualcosa nella sua fiducia in Bex si è spezzata e a spiazzarla ancora di più è la reazione di Chloe - il fatto che anche la sua migliore amica le dica che è stato un malinteso da nulla e che per questo non deve rovinare la vita a Bex, la porta prima a dubitare di se stessa, di quello che è successo davvero e delle sue azioni e poi ad arrabbiarsi. 

E comincia prima con "Le regole per essere una ragazza" sul giornale scolastico, che fa rumore e suscita dissenso tra l'amministrazione e gli studenti. Non tra tutti però, perché una professoressa la prende sotto la sua ala e alcuni degli studenti che le avevano fatto i complimenti per l'articolo si uniscono al suo club del libro. 
E ora che Marin ha aperto gli occhi, non riesce più a chiuderli e a non vedere più tutto il sessismo, la misoginia e le ingiustizie sociali che esistono a scuola - a partire dal dress code, secondo il quale le ragazze si devono quasi coprire da capo a piedi per non distrarre i ragazzi con il loro corpo mentre i ragazzi possono fare un po' quello che gli pare nel classico "due pesi, due misure". 

Il fatto che Gray Kendall si unisca al club la lascia perplessa e sospettosa, ma sorprendentemente sarà proprio Gray la persona con la quale Marin deciderà di confidarsi per poi prendere coraggio e denunciare Bex. 
Però nessuno le crede - non solo deve continuare a vedere Bex tutti i giorni, ma i suoi compagni di classe la sfottono e dicono che è stata lei a provarci visto il modo in cui cercava sempre di fare conversazione con lui, Chloe non le parla più e Bex è bravissimo a manipolare tutti attorno a Marin. 

Quando però il futuro di Marin si trova appeso ad un filo, lei non ci sta più a subire passivamente e decide di reagire - anche a costo di infrangere tutte le regole a cui una ragazza deve sottostare per essere considerata "brava". 


Come detto sopra, questo libro mi ha fatto inacidire il sangue. 

Personalmente non ho mai avuto una cotta per un insegnante - i miei, sin dalle medie, sono sempre stati tutti quanti "in là" con l'età e non è stata solo questione di estetica, ma anche una questione intellettuale. Ci sono stati professori che ho stimato più di altri, ma nulla di più. Io non ho mai avuto una cotta, però credo sia possibile - una mia compagna di classe del liceo ce l'aveva. O almeno così io e le altre sospettavamo.
Una delle mie migliori amiche insegna alle medie e, ai raduni (pre-Covid) per le assegnazioni delle cattedre, ha sempre visto gente della nostra età che va anche ad insegnare alle superiori e in quel caso, con un gap di anni di differenza così ridotto, posso davvero credere che uno studente possa prendersi una cotta per un suo insegnante. Ma è come reagisce l'insegnante che poi fa la differenza. 

Bex è un predatore e un manipolatore, usa il suo fascino per ammaliare le studentesse e se poi va male, cerca di convincerle che lo volevano entrambi oppure che è stato un malinteso e che tutto può tornare come prima. 
Ma non può tornare tutto come prima e Marin fa presto ad accorgersene, da come lui la riprende più spesso in classe, da come valuta i suoi compiti, da come dice che sta diventando aggressiva e insolente. 

E Bex non è il solo: il suo ragazzo Jacob le dà dell'isterica e persino il preside le dice più volte di non reagire in maniera emotiva - perché è questo che diventiamo noi ragazze se reagiamo quando non veniamo credute: isteriche, emotive, troppo sensibili. Tutti sminuiscono ciò che Marin accusa Bex di aver fatto e tutti danno la colpa a lei - perché vuoi mai farti mancare un po' di victim blaming?

Marin si è ritrovata in una posizione difficile, in cui non era facile scegliere cosa fare. Si ritrova spesso a dire che sta bene, che va tutto bene, imbottiglia tutti i sentimenti e le emozioni fino a quando non esplode - e anche questo per gli altri non va bene perché non è così che si comporta una ragazza. 

In questo libro è mancato però qualcosa: non vediamo spesso gli attacchi a cui Marin è sottoposta e quindi, di conseguenza, non proviamo lo stesso livello di stress emotivo che ci viene detto provi lei in quel momento. Ci sarebbero volute più scene ambientate a scuola e invece il tempo passa un po' in fretta - ma d'altronde anche il libro è breve (rispetto ai soliti standard) e per questo, per quanto di supporto sia stato Gray, non ho fatto in tempo ad affezionarmi a lui o a tifare per una possibile love story. 
Manca un po' di diversità e anche la questione del femminismo intersezionale viene solo accennata quando a Marin viene fatto notare che spesso, quando si parla di femminismo, si tende a prendere in considerazione solo la voce di donne bianche. 

Mi sono piaciuti tanto i genitori di Marin, sempre di supporto e presenti, pronti a scendere in battaglia al suo fianco senza però toglierle il potere decisionale. 
Ho detestato la sua migliore amica Chloe - su cui tra l'altro avevo ragione in merito all'idea che mi ero fatta quasi fin da subito - e sarà perché io porto rancore a vita, ma col cavolo che avrei fatto come ha fatto Marin alla fine. 
In realtà io li avrei mandati tutti al diavolo, ma perché - come dice mia madre - io sono sempre drastica e draconiana. 

Pur sorvolando su alcuni aspetti che avrebbero reso la storia ancora più intensa e il suo messaggio ancora più forte, questo libro si fa ascoltare/leggere davvero in fretta perché cattura l'attenzione e mantiene vivo l'interesse - e mi è anche piaciuta tantissimo la voce e l'interpretazione che Julia Whelan ha dato a Marin. 
Ammetto che all'inizio ero titubante perché avevo letto la trama di un libro di Katie Cotugno anni fa che mi aveva fatto immediatamente rizzare i capelli sulla nuca - 99 Days - ma sono contenta di averlo ascoltato perché, per farmi inacidire il sangue, vuole dire che ha saputo coinvolgermi emotivamente ed era proprio quello che volevo. 

2 commenti:

  1. Mi fa piacere che ci siano libri come questo che affrontano questa tematica, ma non sono sicura che riuscirei a leggerlo senza farmi venire troppo il sangue amaro >_<
    Però sono contenta che ti abbia coinvolto, e che ti stia lasciando definitivamente alle spalle la slump :D

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    1. Eh, i livelli di acidità in certi casi salgono a dismisura. u.u

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