venerdì 27 maggio 2022

[Recensione] "Dentro l'acqua" di Paula Hawkins

Per fortuna che anche questa settimana è finita, ma se da una parte spererei di lavorare tutto giugno per guadagnare soldi e non farmi poi anche la stagione al mare a luglio e agosto, dall'altra quasi spero che dopo venerdì prossimo - ultimo giorno di scuola - non mi rinnovino il contratto.
 
 
Titolo: Dentro l'acqua
Titolo originale: Into the Water
Autrice: Paula Hawkins
Data di uscita: 2 maggio 2017
Durata: 11H 7Min (Audible Edition)
Editore: Piemme
Link Amazon: https://amzn.to/3lvkDnU

Trama: Quando il corpo di sua sorella Nel viene trovato in fondo al fiume di Beckford, nel nord dell'Inghilterra, Julia Abbott è costretta a fare ciò che non avrebbe mai voluto: mettere di nuovo piede nella soffocante cittadina della loro adolescenza, un luogo da cui i suoi ricordi, spezzati, confusi, a volte ambigui, l'hanno sempre tenuta lontana. Ma adesso che Nel è morta, è il momento di tornare. Di tutte le cose che Julia sa, o pensa di sapere, di sua sorella, ce n'è solo una di cui è certa davvero: Nel non si sarebbe mai buttata. Era ossessionata da quel fiume, e da tutte le donne che, negli anni, vi hanno trovato la fine - donne "scomode", difficili, come lei -, ma mai e poi mai le avrebbe seguite. Allora qual è il segreto che l'ha trascinata con sé dentro l'acqua? E perché Julia, adesso, ha così tanta paura di essere lì, nei luoghi del suo passato? La verità, sfuggente come l'acqua, è difficile da scoprire a Beckford: è sepolta sul fondo del fiume, negli sguardi bassi dei suoi abitanti, nelle loro vite intrecciate in cui nulla è come sembra.
 
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Il fiume a Beckford ha sempre avuto una pessima reputazione, specialmente un punto particolare di esso che viene chiamato "lo stagno delle annegate" - leggenda vuole che in tempi oscuri molte donne ritenute streghe siano state annegate lì per vedere se "galleggiavano" e altre donne, in tempi più recenti, hanno trovato sempre lì la loro fine tramite suicidio. Erano tutte donne scomode, difficili, che in qualche modo mal si adattavano alla tranquillità e al bigottismo di Beckford. 

Julia ha sempre odiato quel fiume, ha sempre odiato il vecchio mulino in risiedevano e passavano le vacanze - odiava come sembrava tutto muoversi e ondeggiare al ritmo del fiume sottostante. Sua sorella Nel invece, di quattro anni più grande, l'aveva sempre trovato affascinante: era affascinata dall'acqua, dalle sue profondità, dalle leggende che lo circondavano - era soprattutto ossessionata dalle donne che avevano trovato la loro morte in quel freddo buio. 
 
Julia aveva anche un altro motivo per odiare Beckford e il suo fiume, qualcosa accaduto quando era solo una ragazzina e che aveva segnato una profonda spaccatura tra lei e sua sorella Nel - tanto che avevano smesso di parlarsi da anni. O meglio, Nel ci provava anche a chiamarla, ma Julia non rispondeva mai al telefono - ciò non toglie che, dopo lo shock della notizia della sua morte, la sua convinzione che Nel non si sarebbe mai buttata non ha mai vacillato. 

Julia deve quindi fare ritorno a Beckford per occuparsi di Lena, la sua nipote adolescente, già provata dal suicidio della sua migliore amica avvenuto solo pochi mesi prima in quello stesso fiume. 

Sono tanti i segreti a Beckford, tanti i segreti mormorati dalle persone e custoditi dalle acque del suo fiume... segreti che qualcuno vorrebbe restassero tali. 


Sebbene io ormai conosca La ragazza del treno perché ne ho visto il film, questo è di fatto il primo libro della Hawkins che leggo. E non è andata male, ma forse ci sono troppe persone a cui dare retta perché è narrato da una coralità di voci veramente ampia - fin troppe e sono quasi tutte persone che disprezzerete per un motivo o per un altro, ad un certo punto. 

Abbiamo Julia, che si muove in maniera pacata tra passato e presente e non smette mai di rivolgersi direttamente a Nel nella sua testa e abbiamo Lena, divorata da rabbia e sensi di colpa, restia a confidarsi con una zia sconosciuta che non ha mai voluto ascoltare sua madre. Abbiamo l'ispettore Sean Townsend, suo padre Patrick, anche loro toccati da una tragedia anni prima quando la madre di Sean ha trovato la sua fine nel fiume; abbiamo Helen, la moglie di Sean e preside del liceo frequentato da Lena e Mark Henderson, uno dei suoi professori. Abbiamo Erin Morgan, sergente spedita a Beckford per "punizione" e infine Nickie Sage, la sensitiva che tutti in paese considerano una truffatrice ma che invece forse dovrebbero ascoltare con più attenzione. 

È un po' caotico all'inizio riuscire a distinguere tutte le voci, ma poi ci si abitua. Tutti i personaggi nascondono qualcosa, tutti sono colpevoli di qualcosa e tutti sono collegati gli uni agli altri in qualche modo. 
Non è uno di quei thriller mozzafiato, uno di quelli per cui perderci il sonno - non si arriva mai ad un tale livello di tensione - però si è sempre curiosi di andare alla prossima pagina per scoprire un altro segreto. Non ci sono grossi plot-twist e alcune cose sono prevedibili, forse proprio per come sono descritti certi personaggi e per alcuni atteggiamenti che l'autrice decide di fare avere loro - attenzione però che c'è una scena forte che mi ha fatta molto soffrire e che mi ha portata a detestare un personaggio con tutte le mie forze. 

Inoltre secondo me non tutte le sottotrame aperte vengono chiuse, in particolare quella della sorella di Nickie e un'altra legata a Lena - ci sono anche alcune scene/esperienze vissute da Julia che a volte non si se siano accadute davvero o meno, se fossero frutto della sua immaginazione oppure se fossero reali. 

È stata una lettura che mi ha piacevolmente intrattenuta, ma non uno di quei thriller che ricordi con il fiato mozzo anche mesi o anni dopo - la Hawkins scivola piano, come la corrente del fiume, nell'intimità famigliare fatta di incomprensioni, chiarimenti, ferite e affetto nonostante tutto. 
 

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